ashli babbitt -3

CHI SOFFIA SUL COMPLOTTO PRIMA O POI FA ER BOTTO - SI CHIAMA ASHLI BABBITT, LA DONNA UCCISA DA UN COLPO DA ARMA DA FUOCO AL PETTO, DURANTE L’ASSEDIO AL CONGRESSO: 35ENNE DI SAN DIEGO, VETERANA DELL’AIR FORCE, SOSTENITRICE DI TRUMP E DELLE TEORIE COSPIRATIVE DEGLI SVALVOLATI DEL GRUPPO "QANON" – IL GIORNO PRIMA DELLA MORTE SCRIVEVA SUI SOCIAL: “LA TEMPESTA È QUA E SI ABBATTERÀ SU WASHINGTON IN MENO DI 24 ORE….” - VIDEO

Andrea Marinelli per "www.corriere.it"

 

ashli babbitt 4

Nell’assedio al Congresso hanno perso la vita 4 persone, almeno 6 sono state ricoverate in ospedale e 52 sono state arrestate, secondo i dati diffusi dalla polizia di Washington, che ha rinvenuto 5 armi da fuoco e due esplosivi fra i manifestanti. Tre delle vittime — due uomini e una donna — sarebbero decedute in seguito a non meglio precisate «emergenze mediche», dopo essere state trasportate da Capitol Hill negli ospedali cittadini, ma le loro identità non sono state ancore rese pubbliche, a differenza di quella della donna morta in seguito a un colpo da arma da fuoco al petto: si tratta di Ashli Elizabeth Babbitt, 35 anni, una veterana dell’Air Force e decisa sostenitrice di Trump e delle teorie cospirative di QAnon, identificata dal marito Aaron alla rete televisiva californiana Kusi.

 

La donna era residente a San Diego, dove aveva servito per 14 anni nell’esercito e poi aveva aperto un negozio — Fowlers Pool Service and Supply — insieme al marito, che non era andato a Washington insieme a lei. «Davvero non so perché abbia deciso di fare ciò», ha detto la suocera alla rete televisiva Fox 5 Dc, confermane l’identità. «Era una donna meravigliosa, con un grande cuore e una mente forte», ha dichiarato al San Diego Union-Tribune l’ex marito Timothy McEntee, con cui aveva servito nell’Air Force ed era stata sposata dal 2005 fino a maggio 2019. «Amava l’America con tutto il cuore».

 

ashli babbitt 6

In serata, il capo della polizia di Washington Robert Contee ha confermato l’identità della donna, affermando che è in corso un’indagine per accertare cosa sia avvenuto nei corridoi di Capitol Hill. Fra i feriti, ha aggiunto Contee, ci sono anche 15 agenti, uno dei quali ricoverato in condizioni serie dopo essere stato colpito da un proiettile al volto. La polizia di Washington è in contatto con i familiari di Babbitt, come ha rivelato a Nbc 7 il cognato della donna, Justin Jackson.

 

ashli babbitt 5

«Ashli era leale e aveva una grande passione per i suoi ideali, amava il Paese ed era onorata di aver servito nelle nostre forze armate», ha spiegato Jackson alla rete affiliata di Nbc a San Diego. «Pregate per la sua famiglia e rispettate la sua privacy in questo momento». Secondo i media americani, Babbitt sarebbe stata colpita attorno alle 15 davanti alla Camera, quando i ribelli hanno rotto i vetri della porta — dietro la quale erano barricati i deputati — e hanno provato a introdursi all’interno: nei video si sente un colpo di pistola e si vede poi una donna a terra, avvolta in una bandiera trumpiana blu con lo slogan Make America Great Again.

 

A sparare, probabilmente, è stato uno dagli agenti di sicurezza armati che difendevano il parlamento e che si notano fra i manifestanti con i fucili puntati. «Una donna è stata appena colpita al collo mentre era vicino a me», ha scritto Taylor Hansen su Twitter, dove si definisce giornalista indipendente e attivista antiabortista, pubblicando due video della donna a terra. Dalle immagini si vede Babbitt perdere molto sangue, ma ancora cosciente: la donna è morta dopo il trasporto in ospedale.

ashli babbitt 7

 

Sul suo account Twitter, Babbitt citava spesso le teorie di QAnon, il movimento che ritiene i democratici parte di una setta satanica di pedofili contro cui si batte Donald Trump: anche il 5 gennaio, il giorno prima della sua morte, la donna avvertiva che era arrivato il giorno «della tempesta», il momento della resa dei conti fra il presidente e i suoi rivali. «Nulla ci fermerà», scriveva. «Possono provarci quanto vogliono, ma la tempesta è qua e si abbatterà su Washington in meno di 24 ore. Dal buio alla luce!».

ashli babbitt 2ashli babbitt 1ashli babbitt uccisa durante l invasione del congresso da parte dei supporter di trump

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...