domenico arcuri con la mascherina calata sotto il naso

TI DISCONOSCO, MASCHERINA - 2500 TONNELLATE DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE COMPRATI DA ARCURI FINISCONO AL MACERO: SI TRATTA DELLE MASCHERINE DISTRIBUITE A SCUOLE, UFFICI PUBBLICI E TRIBUNALI E RIMANDATE INDIETRO PERCHÉ DI SCARSA QUALITÀ. LO STOCCAGGIO CI COSTA 300MILA EURO AL MESE, LO SMALTIMENTO 700MILA. EPPURE POTREBBERO ESSERE RICICLATE…

Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

DOMENICO ARCURI E LA MASCHERINA CONSUMATA

 

I primi a volerci vedere chiaro sono i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia a Milano, ma la questione non è mica solo meneghina. E neppure lombarda. È una di quelle cose nazionali che ti lasciano con l'amaro in bocca: ma-come-non-si-poteva-fare-altrimenti?

 

«Quando viene stipulato un contratto basato su un presupposto che si sa essere sbagliato, lo si inficia», dice Riccardo Truppo, esponente del partito di Giorgia Meloni (appunto), ma anche avvocato, cioè uno che non si fa intortare facilmente quando di mezzo ci sono procedure, codici e cavilli burocratici.

 

Per capire Truppo occorre fare un piccolo salto indietro, a metà marzo. È allora che il generale Francesco Figliuolo, il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, apre un bando per smaltire (leggi: bruciare) più di 200 milioni di mascherine che ci sono rimaste sul groppone.

 

mascherine abbandonate 10

E qui, di salto, ne è necessario un altro, questa volta pure più in là nel tempo: tocca andare indietro sempre a marzo, ma di due anni fa. In quel drammatico inizio pandemia in cui manca tutto, a cominciare dalle mascherine. Il predecessore di Figliuolo, Domenico Arcuri, nominato dall'allora premier grillino Giuseppe Conte, compra quante più scorte riesce. Spesso dalla Cina. Ne servono nelle scuole, negli uffici pubblici, nei tribunali. Ovunque.

 

Non si può far troppe pulci, siamo in mezzo alla crisi e alla fine arriva quel che arriva: vagonate di prodotti di bassa qualità che da un lato suscitano commenti divertiti (qualcuno li definisce "a mutanda") e dall'altro fanno pure imbufalire chi deve indossarli perché un conto è la scomodità, un altro la protezione (non sono certo quello di cui si ha bisogno in un'epoca simile).

DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

 

MAGISTRATURA

Quelle mascherine le scandaglia anche la magistratura (Arcuri, oggi, rischia il processo per abuso d'ufficio, ma non per peculato o corruzione, reati su cui la settimana scorsa è stata chiesta l'archiviazione), epperò il risultato è che il governo, nel 2020, le distribuisce (specie negli istituti scolastici e alle Regione), ma molti pacchi tornano indietro. E sono ancora lì, nei depositi. Si accumulano gli scatoloni.

 

FORNITORI DI MASCHERINE ALL ITALIA - APPALTI DEL COMMISSARIO DOMENICO ARCURI

Uno, due, centinaia. Per un totale, ad aprile del 2021, di qualcosa come 218 milioni di mascherine che pesano, complessivamente, 2.500 tonnellate. Non è manco quello, il problema. Il problema è che lo stoccaggio ci costa 313mila euro al mese. E allora (veniamo ai giorni nostri), Figliuolo capisce che è ora di sbarazzarsene: d'altronde adesso non c'è più penuria, chiunque può trovare le Ffp2 in farmacia, ci siamo persino vaccinati in massa e lo stato d'emergenza, da neanche una settimana, è andato in pensione.

 

Tuttavia anche lo smaltimento dei rifiuti ha un costo: a Roma fioccano i preventivi, il migliore è quello di A2a (società partecipata del Comune di Milano, motivo per cui Truppo e i suoi sono in prima linea a puntare il dito) che si aggiudica un affidamento per la cifra di 698mila euro più Iva.

mascherine abbandonate 11

 

INSODDISFAZIONE

Tutti contenti? Neanche per sogno perché "il presupposto di tutto questo è che non si possa fare altro", specifica Fdi, invece un'alternativa ci sarebbe. Se ne è occupata, di recente, anche la trasmissione televisiva Le iene: la soluzione più congrua sarebbe quella di immettere le mascherine della prima ondata nel settore del riciclo dove non bisognerebbe manco pagare, ma (al contrario) essere pagati.

mascherine non a norma sequestrate

 

Il materiale di cui sono fatte può servire a produrre plastica derivata. «Sembra assurdo», commenta Truppo, «far pagare ai cittadini italiani un servizio quando potrebbero addirittura guadagnarci. È sempre meglio prevenire che curare». Così Fratelli d'Italia non si limita alla polemica, ma deposita, al Comune di Milano, un'interrogazione a risposta immediata: «Voglio capire», chiosa Truppo, «se almeno il sindaco (Beppe Sala, Pd: ndr) intenda intervenire, dando magari ad A2a delle indicazioni in merito».

DOMENICO ARCURI MASCHERINE

 

Il documento è una paginetta che riassume, in buona sostanza, quanto detto fino a qui. Va aggiunto che l'idea del recupero non è una novità assoluta e gli addetti ai lavori la conoscono bene: è già nei piani, ma, secondo alcune stime riportate dalla testata Il Post, vale appena l'8% di quelle 2.500 tonnellate di cui sopra e lo si otterrà «presso gli impianti di termovalorizzazione del gruppo» A2a. Significa che le mascherine dell'emergenza verranno bruciate per creare energia. Il che è già qualcosa. Eppure, per Fd'I, è ancora poco. «Potrebbero essere vendute a quasi il doppio di quanto paghiamo», specifica il partito, «tutto questo ci sembra scorretto. La strada maestra, come sempre, è quella della prevenzione e, perché no, di un richiamo a quell'etica che oramai sembra del tutto dimenticata»

DOMENICO ARCURI MASCHERINAmascherine abbandonate 1mascherine ffp2 arcuri vs regione marche

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO