pietro labriola tim

TIM VA DI SCORPORO PER PROVARE A FERMARE KKR - IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA DATO MANDATO AL NUOVO AD PIETRO LABRIOLA DI “ESPLORARE POSSIBILI OPZIONI STRATEGICHE MIRATE A MASSIMIZZARE LA CREAZIONE DI VALORE”. TRADOTTO: VIA ALLA SCISSIONE TRA RETE E SERVIZI, CON LA PRIMA SOCIETÀ CHE SI PAPPERÀ SPARKLE, TELSY E LA MAGGIOR PARTE DEI DIPENDENTI (E DEL DEBITO), CON L’APPOGGIO DI CDP. NETCO SARÀ QUELLA CHE LABRIOLA CHIAMA “NEW TIM”: SERVIZI, CLOUD, TIMVISION, OLIVETTI E INWIT

Francesco Spini per “La Stampa”

 

pietro labriola

Avanti verso la scissione di Tim: da una parte la rete, dall'altra i servizi. Il consiglio di amministrazione, al termine di una riunione fiume di 6 ore, all'unanimità dà mandato al nuovo amministratore delegato Pietro Labriola di «esplorare possibili opzioni strategiche mirate a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti».

 

logo telecom italia tim

E questo, si sottolinea nella nota di Telecom, «con specifico riferimento agli asset infrastrutturali del gruppo, anche attraverso soluzioni che comportino il superamento dell'integrazione verticale». Un linguaggio tecnico che sottintende la separazione della rete dai servizi. Ed è questo il punto centrale delle linee guida del piano che Labriola, alla prima riunione dopo la sua nomina come ad, presenta al consiglio in vista dell'approvazione definitiva del 2 marzo.

 

kkr

Una strategia che Labriola sviluppa su due filoni. Da un lato il manager di fronte a un consiglio che lo tempesta di domande evidenzia come «sia necessario intraprendere un percorso di trasformazione delle offerte e dei servizi alle persone e alle famiglie e sviluppare i servizi alle imprese» nell'ambito del cloud (la nuvola informatica), l'Internet delle cose, la cybersicurezza «facendo leva sulle competenze e sul diffuso patrimonio tecnologico del gruppo».

 

PIETRO LABRIOLA

E pure sul «controllo dei costi e dei risultati operativi». Dall'altro il manager pone l'accento sull'«importanza di assicurare all'infrastruttura di rete una prospettiva industriale di crescita, che si stabile e duratura nell'interesse di tutti gli stakeholder».

 

tim cambia logo

La strada appare dunque tracciata verso le due Telecom. La NetCo con la rete, Sparkle e Telsy. E la ServiceCo - nei fatti quella che Labriola chiama la «New Tim», la nuova Telecom - con i servizi, il cloud, TimVision, Olivetti, le quotate Inwit, Tim Brasil.

 

Sarà la società di rete a caricarsi il maggior numero di dipendenti (si dice fino a 30 mila dei 43 mila totali in Italia) e del debito, visto che con un ebitda stimabile nei pressi di 4 miliardi può sostenerne ben oltre la metà. Un piano che nasce con l'appoggio dei due principali azionisti. Della Cdp (9,81%), che è interessata allo sviluppo dell'infrastruttura da mettere a fattor comune con Open Fiber (di cui ha il 60%) per creare la rete unica.

henry kravis

 

E di Vivendi (23,75%), concentrata sul futuro dei servizi e nel valorizzare il proprio investimento. Una concordia tra soci destinata a durare almeno finché non si parlerà delle valutazioni delle due entità in fieri. Il primo effetto del piano a cui lavora Labriola sarà quello di rendere assai complicata la possibile Opa a 50,5 centesimi (contro i 41 centesimi a cui Tim scambia in Borsa) del fondo americano Kkr, che in mente ha un progetto di separazione del tutto analogo a quello esaminato ieri dalla società.

 

PIETRO LABRIOLA

 La risposta del cda alla manifestazione di interesse, però, tarda ad arrivare. Il comitato ad hoc, spiegano da Tim, «sta continuando il lavoro» con gli advisor anche per comprare l'interesse del fondo «con le prospettive del gruppo e con le alternative strategiche destinate ad esser considerate nel quadro del piano». -

TIMVISION 2Pietro Labriola DI TIMhenry kravis 1luigi gubitosi PIETRO LABRIOLAsparkle

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...