san marino dmitry medvedev sergei lavrov vladimir putin patriarca kirill

IL TITANO DÀ UNA MANO (AI RUSSI) – SAN MARINO ERA UNA PACCHIA PER GLI ALTI DIRIGENTI DI MOSCA: IL PATRIARCA KIRILL, LA MOGLIE DELL’EX PRIMO MINISTRO MEDVEDEV, GIORNALISTI E OLIGARCHI POTEVANO VIAGGIARE SU LUSSUOSI JET PRIVATI CHE PARTIVANO DAGLI HANGAR DELLA “SKYLINE AVIATION”, PICCOLA SOCIETÀ A 10 MINUTI DA RIMINI, ORA FINITA NELLE NUOVE SANZIONI AMERICANE CONTRO PUTIN – DIETRO CI SAREBBE LA GRANDE BANCA RUSSA VTB, GUIDATA DA ANDREJ KOSTIN – POCHE TASSE, VACCINO SPUTNIK E TANTA RISERVATEZZA: L’ASSE TRA LA RUSSIA E LA REPUBBLICA DURA DA ANNI, ED È CULMINATO CON LA VISITA DI LAVROV DEL 2019…

Mario Gerevini per “L’Economia – Corriere della Sera”

 

Nailya Asker-Zade

Il patriarca Kirill, la moglie dell'ex primo ministro Medvedev, la conduttrice della tv di Stato Nailya Asker-Zade e altri dirigenti russi di altissimo livello hanno viaggiato con lussuosi jet privati che partivano dagli hangar di una piccola e apparentemente insignificante società di San Marino.

 

La sconosciuta Skyline Aviation, sede in via Consiglio dei Sessanta 99 (10 minuti dalla Rocca, 20 da Rimini), con il suo Gulfstream G450 da 40 milioni e i suoi 3 Bombardier è finita a sorpresa nel mirino del dipartimento del Tesoro americano che dà la caccia ai patrimoni degli oligarchi più vicini al Cremlino.

 

dmitri medvedev vladimir putin

Poche burocratiche righe ufficiali affogate tra centinaia di nomi nel lungo dossier del 2 giugno che sancisce una nuova «stretta» di Biden sui russi. Al di là degli effetti pratici limitati (il provvedimento del Tesoro di Washington colpisce beni e transazioni solo sul territorio americano) il messaggio è chiaro: colpiamo a 360 gradi.

 

Sullo sfondo si intravede una storia ancora poco nitida nella quale il ruolo di Skyline sarebbe quello di una società di copertura, in mezzo alla Romagna, della grande banca pubblica russa Vtb, da vent' anni feudo incontrastato di un putiniano di ferro (e per questo plurisanzionato), Andrej Kostin.

aeroporto rimini san marino

 

Il rapporto Usa

Gli americani hanno inserito nella lista nera Skyline Aviation per i suoi voli in Crimea e in Ucraina identificando in particolare un aeromobile con sigla T7-OKY. La società sammarinese, oltre a gestirlo, avrebbe anche un interesse nella proprietà.

 

Uno schema proprietario in base al quale jet controllati da Vtb Bank sono finiti a società offshore del capo dello staff dell'amministratore delegato Kostin. E sarebbe proprio questo collaboratore strettissimo di Kostin, di cui non viene fatto il nome, a gestire ancora i jet privati attraverso Skyline. Kostin e Vtb sono già stati colpiti dalle sanzioni e ora tocca alla collegata Skyline e all'aereo T7-OKY, evidentemente considerati beni riconducibili, seppure indirettamente, a loro.

skyline aviation

 

Proviamo a capirci di più. Innanzitutto: perché a Mosca nel 2016 decidono di creare una compagnia aerea privata proprio nel microstato? Poche tasse, pratiche rapide e una certa anacronistica riservatezza (i soci delle aziende sammarinesi non sono pubblici) aiutano, soprattutto se la diplomazia ha seminato.

 

L'asse con la Russia si era fatto molto stretto negli ultimi anni, culminando con la visita nel 2019 del ministro degli esteri Sergej Lavrov, atterrato con un aereo di Stato a Rimini il 20 marzo e ripartito il mattino del 21 marzo dopo i festeggiamenti in Romagna dei suoi 69 anni. Dalla Russia è poi arrivato Sputnik che ha vaccinato gran parte dei 33 mila sammarinesi.

 

La licenza della Rocca

SERGEJ LAVROV A SAN MARINO

L'aggressione all'Ucraina ha rotto la luna di miele con Putin. San Marino, rinunciando come la Svizzera alla sua storica neutralità, ha appoggiato le sanzioni finendo nella lista nera di Mosca. E nell'organigramma della rete diplomatica è stato cancellato Vladimir Lisin, l'industriale dell'acciaio moscovita, dal 2002 console onorario di San Marino in Russia.

 

La Skyline aveva ricevuto sei anni fa dall'Autorità per l'aviazione civile di San Marino il Coa (certificato di operatore aereo) cioè la licenza per tutto il mondo al trasporto aereo non di linea di passeggeri, con il prefisso nazionale di registrazione «T7».

 

il patriarca kirill 1

La sede è allo stesso domicilio dell'Autorità per l'aviazione di San Marino. Skyline risulta però oggi in liquidazione con licenza sospesa. L'uomo che l'ha gestita per anni, Oleg Gurov, un russo di 54 anni, dallo scorso novembre è il liquidatore. Non è chiaro che fine abbiano fatto nel frattempo i cinque aerei: un Bombardier Global Express (45 milioni di dollari, 950 km/h, 11mila km di autonomia, fino a 19 passeggeri), altri due business jet della stessa famiglia, ma con prestazioni leggermente inferiori e il Gulfstream G450 da 40 milioni che può trasportare da 14 a 19 passeggeri a oltre 900 km/h per oltre 6mila km.

 

I viaggi del patriarca

skyline aviation

Su questo lussuoso jet con «targa» T7-ZZZ ha viaggiato più volte il patriarca di Mosca Kirill. Così raccontavano le inchieste condotte negli anni scorsi dal blogger russo Alexei Navalny , in carcere dal 2021, e da altri siti russi di informazione libera, secondo i quali i registri di viaggio venivano manipolati.

 

Ma incrociando i tracciati dei voli con i movimenti ufficiali di vari esponenti della nomenclatura russa, è stato appurato, per esempio, che il Gulfstream T7-ZZZ il 25 agosto 2017 era a Kurgan, a pochi metri da Kirill, quando l'arcivescovo ortodosso arrivò nella città della Russia siberiana per una sua visita ufficiale. Non sarebbe stato l'unico volo del patriarca sul lussuoso jet.

putin san marino

 

Secondo la Chiesa ortodossa i responsabili di questi servizi sono mecenati privati. Secondo altre fonti, lo stesso aeromobile è stato utilizzato anche dall'ex capo di stato maggiore del Cremlino Sergey Ivanov, dal vice primo ministro Yuri Trutnev, dal fiduciario di Putin, Nikolai Tsukanov e da diversi alti funzionari.

 

Sui Bombardier della compagnia sammarinese Skyline hanno viaggiato, invece, Svetlana Medvedeva, moglie dell'ex primo ministro Dmitry Medvedev e la giornalista televisiva Nailya Asker-Zade che da anni avrebbe una relazione con il numero uno di Vtb Bank, Kostin. Servizi privati offerti con il denaro della banca pubblica? In realtà non è chiaro di chi sia Skyline anche se per gli americani c'è un collegamento con Vtb.

skyline aviation

 

Però il liquidatore Oleg Gurov risulta essere direttore anche di un'altra compagnia, la russa Business Aero che utilizzava veivoli di proprietà della Vtb. E chi è uno dei due azionisti della Business Aero? Alexander Vorontsov, capo dello staff di Kostin. Tra l'altro Skyline e Business Aero utilizzano lo stesso server di posta. Quindi Skyline anche se non ha un rapporto diretto, trasparente e ufficiale con Vtb è direttamente collegata a una società russa del capo dello staff di Kostin. E con i suoi aerei ha scarrozzato per anni a 7mila euro all'ora i fortunati appartenenti al cerchio magico del potere del Cremlino, e dintorni.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…