rupert murdoch fox disney

TOPOLINO TIRA LO SCIACQUONE E SCARICA LO SQUALO – LA DISNEY, CHE UN ANNO FA HA COMPRATO PER 71 MILIARDI DI DOLLARI L’ASSET INTRATTENIMENTO DELLA "20TH CENTURY FOX", FA SCOMPARIRE DAL NOME LA “FOX” – A CAPITANARE LA SCELTA IL CEO BOB IGER, DI FEDE DEMOCRATICA, CHE NON VUOLE CHE LA SOCIETÀ POSSA IN NESSUN MODO ESSERE AFFIANCATA ALLA TRUMPIANA “FOX NEWS” RIMASTA NELLE MANI DI MURDOCH

Anna Guaita per "Il Messaggero"

 

walt disney fox 4

Quanto è importante un nome? Tanto, tantissimo, quando quel nome ha immediati echi politici e il potere di creare polemiche e divisioni. Non può essere che questo il ragionamento che ha spinto i dirigenti della Disney - e in particolare il Ceo Bob Iger, di fede democratica - a recidere il nome Fox dallo storico marchio 20th Century Fox.

 

murdoch min 1

La grande società di intrattenimento creata da Walt Disney nel 1920, mamma di personaggi mitici come Topolino, creatrice di cartoni animati che hanno fatto gioire numerose generazioni di bambini e ideatrice dei leggendari parchi di divertimento per tutte le famiglie, ha comprato quasi un anno fa gli asset intrattenimento della 20th Century Fox, per 71 miliardi di dollari.

 

walt disney fox 3

Dall' acquisto rimaneva però esclusa la parte legata all' informazione, quella che fa capo alla Fox News, rimasta nelle mani dell' imprenditore Rupert Murdoch. Senonché, anche per una azienda delle dimensioni della Disney, la realtà contemporanea può diventare problematica quando si vuole restare apolitici, ma nei propri marchi compare il nome Fox, che echeggia il nome dei canali di notizie di Murdoch.

 

walt disney fox 2

Le Fox News, le più viste in America, sono oggi legate a doppio filo alla politica conservatrice, e al presidente Donald Trump, del quale spesso sposano acriticamente anche le posizioni più sconcertanti, ad esempio che i cambiamenti climatici non siano reali e che siano una invenzione dei cinesi.

 

mickey murdoch

La Disney ha in questi ultimissimi giorni cominciato a cancellare il nome Fox dal marchio della 20th Century Fox, e da quello della società cinematografica d' arte, sua sorella, Fox Searchlight Pictures. Adesso le due società cinematografiche si chiameranno semplicemente 20th Century Studios e Searchlight Pictures.

 

Due film esordiranno a giorni con questi nuovi marchi: Downhill con Julia Louis-Dreyfus e Will Farrell debutterà al festival Sundance questo mese, mentre il mese prossimo sugli schermi d' America arriverà Il Richiamo della Foresta, con Harrison Ford. Comincia una nuova era per Hollywood, e tramonta un' era che risale al 1935, quando la Twentieth Century Pictures si fuse con la Fox Film Corporation per dar vita alla 20th Century Fox.

walt disney fox 1

 

LA STORIA La Fox Film Corporation esisteva dal 1915, ed aveva lanciato grandi star dell' anteguerra, come l' enfant prodige Shirley Temple. La 20th Century Pictures era nata nel 1933, per iniziativa del leggendario produttore Darryl Zanuck.

 

Insieme, i due marchi creavano uno studio che doveva segnare la storia di Hollywood, conquistare Oscar, lanciare grandi attori, e produrre alcuni dei più grandi successi della nostra epoca, come Alien, Titanic, Il Pianeta delle Scimmie, Avatar, Die Hard. Nel 1985, lo studio venne comprato dalla News Corporation di proprietà dell' australiano Rupert Murdoch. Nel 2017 la Disney cercò di comprare la parte intrattenimento, offrendo 52 miliardi di dollari.

william fox fondatore della 20th century fox

 

Un' offerta della rivale Comcast bloccò quel negoziato, che infine si concluse nel marzo dell' anno scorso, quando la Disney mise sul tavolo 71,3 miliardi di dollari. Con quella cifra si aggiudicava la parte cinematografica e televisiva di intrattenimento, ma non il braccio delle news. E qui è probabilmente caduto l' asino.

 

jerry hall e rupert murdoch 4

LO SCHIERAMENTO Il nome Fox oggi negli Usa ha un innegabile peso politico, con forte schieramento a destra. E non solo. Proprio in questi giorni è uscito il film Bombshell, che ricostruisce il torbido scandalo delle molestie sessuali che dominavano negli anni Novanta e Duemila nelle redazioni della Fox news, e che portarono all' allontanamento di due famosissimi nomi, Roger Ailes, direttore della Fox News e Bill O' Reilly, popolare giornalista di destra.

 

DISNEY E 21TH CENTURY FOX

Insomma, due fattori che alla Disney, il marchio dell' intrattenimento familiare, non vanno giù: questioni morali e politiche hanno evidentemente avuto la meglio sull' eco storica del nome. Ed ecco l' amputazione. Una scelta che per molti appassionati del cinema è dolorosa, poiché il nome Fox ha fatto parte della storia culturale e dell' intrattenimento americana.

 

21ST CENTURY FOX

Ma appunto, ora diventa storia, non è più una parte attiva, produttiva. Rimane nei titoli di apertura dei film del passato. Quelli la Disney non può cancellarli.

DISNEY E 21TH CENTURY FOXharry e bob iger 1harry bob iger meghan markle beyonce bob igerTWENTY CENTURY FOX

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…