“TOTI VA ARRESTATO, POTREBBE AGIRE DI NUOVO ALLE PROSSIME ELEZIONI" - L'ORDINANZA CON CUI IL GIP HA CHIESTO I DOMICILIARI PER IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA PARLA ESPLICITAMENTE DEL RISCHIO DI REITERAZIONE DI "ALTRI GRAVI REATI" IN VISTA DEL VOTO. LA PROCURA: NESSUNA INCHIESTA A OROLOGERIA, LA NOSTRA RICHIESTA È DI CINQUE MESI FA". E PERCHÉ È PASSATO TUTTO QUESTO TEMPO PER LA MISURA CAUTELARE? – IL RITRATTO DEL BRACCIO DESTRO DI TOTI, MATTEO COZZANI, ANCHE LUI AI DOMICILIARI: L’EX SINDACO DI PORTO VENERE È ACCUSATO DI AVER “AGEVOLATO” UN CLAN DI COSA NOSTRA
MEME SULL ARRESTO DI GIOVANNI TOTI
CORRUZIONE: GIP, 'TOTI HA MESSO FUNZIONE A DISPOSIZIONE
(ANSA) - "In occasione e in concomitanza delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite" in 18 mesi dal 2021 al 2022 "Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione e i propri poteri per favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori". Lo scrive il Gip di Genova nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del governatore della Liguria e di altri indagati per corruzione.
CORRUZIONE: PIACENTE, NON È UN'INCHIESTA AD OROLOGERIA
(ANSA) - Nessuna inchiesta a orologeria visto che "la nostra richiesta è di cinque mesi fa, precisamente del 27 dicembre". E' quanto detto dal procuratore Nicola Piacente ai cronisti a palazzo di Giustizia. "L'ordinanza è arrivata solo nella giornata di ieri ed eseguita quindi questa mattina", ha concluso.
CORRUZIONE: ORDINANZA, 'TOTI VA ARRESTATO, POTREBBE AGIRE ANCORA IN PROSSIME ELEZIONI'
(Adnkronos) - Nei confronti del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione, paiono ricorrere le esigenze cautelari per "il pericolo attuale e concreto che l'indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri". Lo scrive il gip di Genova Paola Faggiani nell'inchiesta che ha causato un vero terremoto nella politica ligure. "Tali esigenze cautelari sono desumibili, essenzialmente, dalle modalità stesse della condotta dalle quali traspare una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo" si legge nel provvedimento di oltre 650 pagine.
MATTEO COZZANI - GIOVANNI TOTI
PROCURA LA SPEZIA DISPONE ARRESTI DOMICILIARI PER COZZANI
(ANSA) - La procura della Spezia ha emesso una decina di ordinanze di custodie cautelari nei confronti del capo di gabinetto del governatore Toti Matteo Cozzani per quella che potrebbe essere considerata l'inchiesta 'madre' che ha dato il via, con la trasmissione degli atti, all'inchiesta genovese che ha portato ai domiciliari il governatore, all'arresto dell'ex presidente dell'authority portuale Signorini e dello stesso Cozzani. Le ordinanze sono state eseguite dalla Gdf della Spezia. Disposto anche un decreto di sequestro preventivo per reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione e turbata libertà degli incanti.
Oltre che per Matteo Cozzani, arrestato stamani dalla Gdf di Genova nell'ambito dell'indagine sulla corruzione elettorale, l'autorità giudiziaria spezzina ha disposto gli arresti domiciliari per il fratello Filippo, quest'ultimo titolare di alcune aziende di famiglia, gli arresti domiciliari per Raffaele e Mirco Paletti, imprenditori vicini a Matteo Cozzani, amministratori del Grand Hotel di Portovenere, coinvolti per aver dato e promesso utilità a quest'ultimo in cambio di agevolazioni fornite dall'ex sindaco in favore delle loro società.
Disposta una misura interdittiva del divieto temporaneo dall'esercizio delle attività imprenditoriali e professionali svolte per altri 6 imprenditori, a vario titolo coinvolti. Dei sei uno è il presidente di Confindustria Nautica, oltre che rappresentante legale della società 'I saloni nautici srl', uno è il direttore commerciale del Salone Nautico, due sono imprenditori genovesi attivi nel settore pubblicitario, uno è il rappresentante legale di una società partecipata dal Comune di Lerici e contestualmente presidente del comitato delle Borgate del Palio del Golfo della Spezia, uno è membro del cda della società di trasporto pubblico partecipata dal Comune della Spezia, rappresentante legale di una società partecipata dalla Camera di commercio della Spezia e vice capo di gabinetto del sindaco di La Spezia.
ARRESTO COZZANI SPEZIA, AGEVOLÒ IMPRENDITORI IN CAMBIO DI FAVORI
(ANSA) - Le indagini che hanno portato agli arresti domiciliari per Matteo Cozzani, ex sindaco di Portovenere e capo di gabinetto del governatore Toti, svolte in coordinamento con procedimento collegato della Procura della Repubblica di Genova e condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno riguardato fatti avvenuti nel periodo compreso tra il 2022 ed il 2024, quando l'ex sindaco, forte della sua carica nel Comune di Portovenere e del suo ruolo in Regione, avrebbe agevolato in vario modo gli imprenditori coinvolti in cambio di favori consistiti nel far sì che i medesimi commissionassero lavori o forniture alle imprese della sua famiglia, rappresentate dal fratello Filippo Cozzani ma gestite, di fatto, anche da lui.
Alcuni degli imprenditori coinvolti, in cambio dei suoi favori, avrebbero inoltre effettuato finanziamenti per il partito politico di cui Matteo Cozzani era esponente, nonché offerto in numerose occasioni ospitalità alberghiera gratuita a lui e ad altre persone da lui indicate. La Guardia di finanza spezzina ha eseguito anche il sequestro preventivo di circa 215 mila euro, considerati profitto dei reati commessi, e il sequestro di due immobili nel Comune di Portovenere.
CORRUZIONE, COZZANI PUNTO CONTATTO TRA INDAGINI SPEZIA E GENOVA
(ANSA) - E' Matteo Cozzani il punto di contatto tra l'inchiesta spezzina e quella genovese. La procura della Spezia infatti ha trasmesso, per competenza, atti specifici sulla posizione dell'ex sindaco di Portovenere e attuale capo di gabinetto del governatore Giovanni Toti.
A Cozzani, per il quale sia la procura della Spezia che quella di Genova hanno disposto gli arresti domiciliari, la procura spezzina imputa fatti avvenuti tra il 2022 e il 2024: tra gli altri episodi contestati le 'condotte' dell'ex sindaco per agevolare la realizzazione di uno stabilimento balneare sull'isola di Palmaria da parte degli imprenditori milanesi coinvolti nell'indagine e il bando di gara per la concessione dell'immobile ex scuola Ravecca di Portovenere adiacente al Grand Hotel di proprietà dei fratelli Paletti, con l'inserimento nel bando di un requisito restrittivo che solo loro potevano soddisfare. Sono stati contestati anche episodi di abuso e falso.
COZZANI, L’ASCESA NEL SEGNO DELL’ARANCIONE: DA SINDACO DI PORTO VENERE A BRACCIO DESTRO DEL GOVERNATORE LIGURE
Estratto dell’articolo di Emanuele Rossi per www.lastampa.it
In un certo senso Matteo Cozzani era “totiano” quando Giovanni Toti ancora si affacciava di bianco vestito da villa Paradiso con Silvio Berlusconi, e alla Liguria manco ci pensava. Nel 2013 l’allora giovanissimo (28 anni) laureando in ingegneria diventava sindaco di Porto Venere, dopo avere lasciato il Pdl e Forza Italia, con una lista civica, approfittando delle divisioni del Pd renziano.
Il simbolo? Scritta blu su sfondo arancione. L’idea piacque all’amico Giacomo Raul Giampedrone che pochi mesi dopo vinse ad Ameglia con lo stesso schema (e gli stessi colori). E da lui l’arancio diventò il colore portafortuna di Toti da presidente della Regione […]
Giovane politico brillante, sportivo […] e bon vivant (auto sportive e fidanzamento con una quasi miss Padania), così lo descrivono gli articoli dell’epoca: praticamente da sempre impegnato in politica, ma come lavoro anche nelle società di famiglia, la sua “Comart” (fondata nel 2014) e la “Segnalvara” (del padre), attive nel mercato pubblicitario e dei servizi.
Cozzani da sindaco di Porto Venere si fa notare nel suo primo mandato perché incarna quella rivoluzione del centrodestra ligure slegata dai vecchi big forzisti locali, molto cara a Toti. E lo fa in un pezzo di Liguria che storicamente guardava a sinistra. […] diventa il partner della Regione nel discusso progetto del Masterplan della Palmaria, l’isola che Toti avrebbe voluto trasformare nella “Capri della Liguria” e che verrà poi sdemanializzata passando in gran parte proprio al Comune di Porto Venere. Nel 2018 la conferma: Cozzani vince le elezioni comunali col 66%.
La trasformazione […] a factotum politico del Presidente avviene a cavallo delle elezioni regionali del 2020, quando Cozzani, che aveva seguito l’avventura totiana di “Cambiamo!” facendo parte del comitato promotore, diventa il coordinatore politico della lista Toti. In quella veste è sempre lui a rispondere per le rime a Ferruccio Sansa nella campagna elettorale, in più occasioni.
Strategia che evidentemente si rivela efficace visto che la lista del presidente diventa il primo partito in Liguria: Cozzani trasloca - restando sindaco - al quarto piano del palazzo di Piazza De Ferrari, a pochi metri da Toti, nell’inedito ruolo di Capo di gabinetto. […]
Nel ruolo di “chief of staff” all’americana Cozzani segue come un’ombra Toti e non rilascia mai un’intervista né una dichiarazione. Nel suo Comune però l’opposizione contesta il doppio ruolo e lui si difende: «Sono incarichi di lavoro e non politici, quelli in Regione, per cui non sarei nemmeno tenuto ad informare il consiglio. Ritengo strumentale questa richiesta. Svolgo un incarico tecnico amministrativo e non di natura politica, a Genova. Detto questo, ci sono obblighi di trasparenza, per cui c’è un decreto regolarmente pubblicato, tanto che i giornali ne hanno scritto. E non c’è alcun tipo di incompatibilità fra i due incarichi», sostiene. Il compenso? «Il mio stipendio – dichiara – ammonta a 65 mila euro lordi l’anno. Continuo anche a fare l’imprenditore, perché sono una persona che comunque per campare deve lavorare: in quanto al mio impegno da sindaco, non ha perso qualità. Al contrario. È assurdo chiedermi di ridurre l’indennità di 670 euro al mese, una cifra ridicola».
Operativo, silenzioso sulla scena pubblica ma onnipresente in Regione. Soprattutto quando c’è da affiancare il governatore nella materia più importante […]: la sanità. C’è lui alle riunioni con i direttori generali e con Alisa, gestisce in prima persona tanti tavoli con le categorie sanitarie. E anche per questo il suo nome inizia a circolare come possibile rimpiazzo di Toti quando c’è da lasciare l’assessorato, dopo il flop delle politiche del 2022 per Noi moderati. Alla fine la scelta cadrà su un tecnico come Angelo Gratarola. Ma per Cozzani non è certo una bocciatura: per Toti è una sicurezza e intanto nel 2023 lascia il Comune di Porto Venere, che rimane al centrodestra […]