elena aubry

“HO INIZIATO NEL 1994. IN SEGUITO AL PRIMO FURTO HO SVILUPPATO UNA DIPENDENZA. NON SONO RIUSCITO PIÙ A FERMARMI…” – IL TRAFUGATORE SERIALE CHE HA RUBATO LE CENERI DI ELENA AUBRY È ACCUSATO DI RICETTAZIONE DI 358 IMMAGINI DI DONNE MORTE – NELLA SUA CAMERA DA LETTO È STATO TROVATO UN DIARIO CON I DATI DELLE DECEDUTE E LA DATA IN CUI HA RUBATO LE FOTOCERAMICHE: “LE PIÙ BELLE LE TENEVO ESPOSTE, CON LE CORNICI. PER ME ERANO SACRE. ALTRE LE NASCONDEVO PER..."

elena aubry

Adelaide Pierucci per "il Messaggero"

 

Il primo colpo di fulmine al Verano, 27 anni fa, era il 1994. Vede la foto di una ragazza fissata su una lapide e la ruba. Perché lo abbia fatto non lo sa spiegare, ma è certo che da quel momento il brivido di circondarsi di ceramiche con volti di giovani ragazze morte lo ha continuato ad attrarre come una droga.

 

Marco C., l'ex elettricista di Portonaccio, divenuto noto alle cronache per aver rubato le ceneri di Elena Aubry recuperate dai carabinieri dopo settimane di ricerche, rischia di dover scontare con un secondo procedimento penale la sua mania di collezionare fotoceramiche di defunte, specie se belle. 

LE CENERI DI ELENA AUBRY TRAFUGATE

 

Il pm Laura Condemi, che gli ha già contestato la sottrazione di cadavere per il furto dell'urna della motociclista morta sull'Ostiense, gli imputa ora, nel filone di indagine relativo alle foto, il reato di ricettazione di 358 immagini, tutte di donne, morte giovani, e particolarmente avvenenti.

 

LA VICENDA

 Per il magistrato il necrofilo ruba-fotografie, infatti, non sempre avrebbe agito direttamente ossia smurando le immagini da lapidi e tombe, ma si sarebbe attivato anche comprando le fotoceramiche, frutto di due reati collaterali commessi da altri, il furto e la violazione di sepolcro. 

 

Il necrofilo dopo la chiusura dell'indagine per la ricettazione delle foto cimiteriali, rischia di finire a processo considerato che una perizia lo ha ritenuto sano di mente, escludendo incapacità processuali. La ricostruzione che lui stesso ha fatto della mania lugubre durante la perizia psichiatrica, infatti, è sembrata lucida e coerente. 

elena aubry 8

 

«Ho iniziato nel 1994», ha raccontato l'uomo, «prendendo, per motivi che non so precisare, una foto da una lapide del Verano. In seguito al primo furto ho sviluppato una vera e propria dipendenza. Non sono riuscito più a fermarmi...». «Le più belle - ha sottolineato l'indagato - le tenevo esposte, con le cornici. Per me erano sacre. Altre le nascondevo per non farne vedere troppe». 

elena aubry 4

 

I FURTI 

La camera da letto trasformata in camposanto. E su un diario gli appunti dei nuovi acquisti con il giorno del nuovo accaparramento e i dati delle decedute. È così che i carabinieri scoprono anche il giorno del furto delle ceneri di Elena. Il 4 marzo 2020, all'indomani del lockdown: «4.3.20 Presa Elena Aubry Nata 28.10.1992 Morta 6.5.2018», annota il necrofilo nel suo diario. 

 

elena aubry 1

Il successivo aggiornamento è del 5 maggio 2020, alla riapertura del Verano, il giorno in cui Graziella Viviano la madre di Elena si accorge della sparizione delle ceneri della figlia. 'Presa Licia Perla'', morta nel 65 a trent' anni. E, stessa data, 'Presa Alberta Mostacci, 'nata 14.5.1939 morta 22.9.1970'', a 31 anni. 

 

L'elenco è lungo, lunghissimo, da brivido. Nell'ultima contestazione il pm conteggia «358 fotografie di donne riprodotte su fotoceramica per lapidi ma anche porzioni di lapidi cimiteriali tra cui quelle di Anna Frezza, Isabella Borsari, Iolanda Braconi», e tante altre ancora. L'indagato, difeso dall'avvocato Daniele Bocciolini, sarà presto interrogato.

elena aubryelena aubry 2elena aubry 7elena aubry e la madreelena aubryelena aubryelena aubry 6elena aubry 77elena aubry 5graziella viviano elena aubryELENA AUBRY CON LA MAMMA GRAZIELLAelena aubry 3

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…