gabriele marchesi ilaria salis

IL TRIBUNALE DI MILANO NEGA L’ESTRADIZIONE IN UNGHERIA DI GABRIELE MARCHESI, IL 23ENNE DI MILANO ACCUSATO DI AVER AGGREDITO DUE NEONAZISTI A BUDAPEST POCO PIÙ DI UN ANNO FA INSIEME A ILARIA SALIS, CHE INTANTO MARCISCE IN UNA GALERA UNGHERESE – PER I GIUDICI ITALIANI RISCHIEREBBE DI ESSERE SOTTOPOSTO A “TRATTAMENTI INUMANI E DEGRADANTI” NELLE CARCERI UNGHERESI – IL GIUDICE CHE OGGI HA RESPINTO L'ISTANZA PER GLI ARRESTI DOMICILIARI DELLA SALIS: “13 MESI DI CARCERE NON SONO POI TANTI”

1 – CASO SALIS, GABRIELE MARCHESI TORNA LIBERO: NIENTE ESTRADIZIONE IN UNGHERIA, REVOCATI ANCHE I DOMICILIARI

Estratto dell’articolo di Federico Berni per www.corriere.it

 

GABRIELE MARCHESI

Nel giorno del diniego di Budapest alla richiesta di arresti domiciliari avanzata da Ilaria Salis, il tribunale di Milano nega l’estradizione in Ungheria di Gabriele Marchesi. Torna a piede libero il 23enne di Milano raggiunto nei mesi scorsi da mandato d'arresto europeo con l'accusa di aver aggredito due neonazisti a Budapest poco più di un anno fa, in concorso con l'insegnante 39enne di Monza.

 

Così hanno deciso i giudici della terza sezione penale della Corte d'Appello di Milano. Nelle motivazioni del provvedimento, la Corte ha sottolineato il «rischio di trattamenti inumani e degrdanati» a cui rischierebbe di essere sottoposto nelle carceri ungheresi.

 

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE

A chiedere, fin dall'inizio della vicenda giudiziaria, che fosse negato il trasferimento nelle carceri magiare di Marchesi, è stato lo stesso sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser, che all’udienza celebrata giovedì 28 marzo ha ribadito la contrarietà della procura generale, richiamandosi anche alla «violazione del principio di proporzionalità», visto che il giovane (così come Ilaria Salis) rischierebbe fino a 24 anni di reclusione per un’aggressione che ha provocato «pochi giorni di prognosi» alla vittima.

 

Marchesi, che ha trascorso 129 giorni agli arresti domiciliari, ha assistito in aula alla decisione, di fianco al suo difensore, l’avvocato Mauro Straini. Il 23enne è accusato di aver partecipato agli scontri di febbraio 2023 a Budapest con i neonazisti europei alla vigilia del «Tag der Ehre», raduno di estremisti neri.

 

GABRIELE MARCHESI

Marchesi era accusato con Ilaria Salis di lesioni aggravate potenzialmente letali che sarebbero state commesse a Budapest il 10 febbraio del 2023, su due «hammerskin» in occasione delle manifestazioni neonaziste del «Giorno dell'Onore».

 

La decisione della Corte d'Appello di Milano su Marchesi è arrivata proprio nel giorno in cui in Ungheria sono stati negati i domiciliari a Ilaria Salis, che resterà in carcere. Il giudice del tribunale di Budapest Jozsef Sos mercoledì ha respinto la richiesta presentata dalla difesa dell’insegnante italiana perché la ritiene ancora pericolosa, le «severe accuse» sono rimaste immutate e «tredici mesi di carcere non sono esagerati».

 

2 - PG MILANO, L'UNGHERIA SI È ALLONTANATA DALLO SPIRITO EUROPEO

GABRIELE MARCHESI

(ANSA) - "Non so se questa decisione crei un caso diplomatico, io faccio il magistrato, non esistono casi uguali ed è nella natura delle cose, non è uno schiaffo all'Ungheria, è la constatazione che l'Ungheria si è allontanata dallo spirito che ha animato lo sviluppo europeo verso un comune sistema giudiziario". Così il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser ha commentato coi cronisti la decisione della Corte d'Appello che ha accolto la sua richiesta, così come quella del legale Mauro Straini, di non consegnare Gabriele Marchesi, coindagato di Ilaria Salis, alle autorità ungheresi.

 

Cuno Tarfusser

I giudici, oltre ad evidenziare il rischio che in un carcere ungherese Marchesi possa essere sottoposto a trattamenti inumani e a violazioni dei suoi diritti fondamentali, hanno messo in luce che il mandato d'arresto europeo non rispettava il principio di proporzionalità, come segnalato da Tarfusser.

 

"Non siamo noi in Italia a poter insegnare come si trattano i detenuti in realtà - ha comunque voluto precisare il pg - ma qua va detto che la pena non era proporzionata rispetto al fatto contestato, a me bastava la non proporzionalità, ma la Corte ha argomentato con tutta una serie di motivi, ha accolto un po' quello che ho detto io, un po' quello che ha detto la difesa. C'è da dire che Marchesi - ha concluso - rischiava tra i 2 e i 24 anni, una finestra abbastanza larga".

 

3 - GIUDICE UNGHERESE, '13 MESI DI CARCERE NON SONO POI TANTI' ++

ROBERTO E ILARIA SALIS

(ANSA) - Il giudice ungherese Jozsef Sós, nella motivazione dell'ordinanza con la quale ha respinto oggi a Budapest l'istanza per gli arresti domiciliari di Ilaria Salis presentata dalla difesa, ha detto che una detenzione cautelare di 13 mesi (l'attivista è in carcere dal febbraio 2023) "non è tanto lunga vista la gravità dei reati, stabiliti dalla Procura", e che "il pericolo di fuga sussiste sempre", per cui è necessaria la custodia in carcere.

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE LE CATENE AI PIEDI DI ILARIA SALIS ILARIA SALIS IN TRIBUNALE ilaria salis 2ilaria salis 3ilaria salis 1ILARIA SALIS IN TRIBUNALE ilaria salis 4ilaria salis 5GABRIELE MARCHESI

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME