L’EX CAMPIONE ITALIANO DEI PESI MASSIMI, FABIO TUIACH, CAPEGGIA IL COMITATO PER “RICONQUISTARE” TRIESTE E TOGLIERLA DALLE MANI DI BULLI E TEPPISTI - GANG DI SERBI E KOSOVARI SPADRONEGGIANO SULLE SPIAGGE DELLA CITTÀ

fabio tuiach  fabio tuiach

Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”

 

Al ventesimo minuto della telefonata Fabio Tuiach ripesca un pezzo del suo passato: «Da bambino ero timido e insicuro, subivo il comportamento dei bulli. Poi a 16 anni sono andato in palestra di pugilato e con mia grande sorpresa mi sono accorto che picchiavo più degli altri. Così le cose sono cambiate... Oggi questi teppistelli mi fanno ridere, non riesco proprio ad avere paura dei bulli».

 

fabio tuiach 3fabio tuiach 3

Un quintale scarso per un metro e novanta di altezza, Fabio dice di sé: «Ho 35 anni, due bambini e un terzo in arrivo. Fino all’altra settimana ero campione d’Italia dei pesi massimi. Poi ho perso ai punti rimettendoci il titolo, con un verdetto secondo me non giusto ma fa niente... fa parte dello sport».

 

Della vita, invece, fanno parte gli spacconi di quartiere, i ragazzetti un po’ vandali, attaccabrighe e prepotenti che lui non vorrebbe vedere mai sulla stessa strada dei suoi due bambini, una femmina di otto anni («dolce e tenera», dice) e un maschio di 11. «Ecco. È per loro che domenica vado a riprendermi i Topolini. Vediamo se qualcuno viene a fare l’aggressivo con me...».

fabio tuiach fabio tuiach

 

Un po’ di chiarimenti. Fabio è un pugile professionista cresciuto a pane e pugni nella sua città natale, Trieste. Topolini è il nome di uno stabilimento balneare attrezzato e gratuito sul lungomare della frazione di Barcola e domenica sarà «il giorno dell’occupazione», per dirla con le sue parole: decine e decine di famiglie, la sua in testa, passeranno la giornata intera sul lungomare di Barcola.

 

E infine: i bulli che non spaventano il nostro pugile dovrebbero essere giovani kosovari, ragazzi che vivono in città e che avrebbero fatto dei Topolini una sorta di territorio off-limits per i coetanei triestini. Avrebbero. Perché di prove provate non ce ne sono. Niente denunce, nessuna inchiesta su episodi specifici né dichiarazioni di testimoni sulle presunte angherie subite dai ragazzetti triestini.

 

rissa tra gang a triesterissa tra gang a trieste

Che in città ci siano bande organizzate di adolescenti pronti allo scontro fra loro è provato da una recente rissa che qualcuno ha documentato scattando foto da un telefonino e che quindi, con tutta probabilità, porterà a nomi e cognomi da iscrivere nel registro degli indagati. Uno sguardo di troppo verso una ragazza, pare. Una lite fra un gruppetto di kosovari e uno di serbi, un pugno in faccia e qualche minaccia... Ma i legami fra quegli adolescenti rissosi e i gruppi di ragazzi che vivono i loro pomeriggi fra gli spogliatoi dei Topolini, sono tutti da verificare.

 

«I nostri ragazzini non vanno più ai Topolini perché lì ci sono quelli che li trattano male» si è convinto Fabio Tuiach prima di lanciare via facebook l’idea di «riprendersi i Bagni e la Barcola» con l’occupazione simbolica di domenica prossima.

trieste   stabilimento dei topolini trieste stabilimento dei topolini

 

«Dicono che siano kosovari ma poco importa da dove vengano. Io non li ho mai visti con i miei occhi ma quello che si dice in giro è che molestano le ragazze e picchiano i ragazzi, li buttano in acqua, quel posto è diventato il loro territorio. La mia proposta è riprenderselo con una bella giornata di mare da passare con le nostre famiglie. Vedo che è piaciuta, mi ha scritto tutta Trieste, credo che domenica saremo migliaia».

 

E se arriva qualche ragazzino bellicoso? «Beh, io non credo che davanti a noi adulti arriverà qualcuno che vuole fare a pugni, e poi l’ho detto e lo ripeto: sarò lì con la signora Tuiach e i miei bambini, niente razzismo e niente bandiere. Sarà un segnale per la nostra città, servirà per ritrovarci e non per accendere gli animi».

trieste   stabilimento dei topolinitrieste stabilimento dei topolini

 

Una sfida pacifica, almeno nelle intenzioni. Così giura anche Mauro Vascotto, presidente di Spiz, associazione di promozione sociale che domenica, ai Topolini, arriverà con guanti da lavoro, pagliette d’acciaio, bicarbonato... e cioè il necessario per provare a ripulire le scritte dei vandali dagli scogli, dalle docce, dalle pareti dello stabilimento balneare. Spiz si è organizzata in autonomia e non segue l’invito del pugile, ma come lui premette che «non c’è una questione anti-kosovara», che semmai «si tratta di una giornata contro le prepotenze». Sperando che i prepotenti stiano lontani.

 

 

rissa tra gang a trieste  rissa tra gang a trieste

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?