francesco greco truffa servizi a pagamento

LA MAXI TRUFFA DEI SERVIZI A PAGAMENTO PER CELLULARI: MIGLIAIA I RAGGIRATI, 11 INDAGATI. TRA LORO ANCHE LUIGI SACCA’, FIGLIO DELL’EX DG RAI - LA FINANZA NELLA SEDE LEGALE DI WIND-TRE - IL PROCURATORE GRECO: “ANCHE IO VITTIMA DELLA FRODE”. A LUI E AGLI ALTRI IGNARI CONSUMATORI VENIVANO ADDEBITATI COSTI PER SERVIZI CHE NON AVEVANO CHIESTO. 12 MILIONI DI EURO SOTTOPOSTI A SEQUESTRO PREVENTIVO...

truffa servizi pagamento per cellulari

(ANSA) Nell'inchiesta della procura di Milano su una truffa nei confronti di centinaia di utenti delle compagnie telefoniche che si sono visti addebitare dei servizi a pagamento senza aver mai dato il consenso, tra gli 11 indagati c'è Luigi Saccà, il figlio dell'ex direttore generale della Rai Agostino Saccà. Come si legge negli atti Saccà è finito sotto indagine in qualità di responsabile, all'epoca dei fatti, del «team servizi Vas» , i Servizi a valore aggiunto, per Wind, poi Windtre.

 

 

 

CELLULARI

Luigi Ferrarella per corriere.it

 

truffa servizi pagamento per cellulari

Sono migliaia i clienti delle tre più importanti compagnie telefoniche italiane (Wind-Tre, Vodafone e Tim) a cui sono stati prelevati importi non dovuti per attivazione indebite dei cosiddetti «servizi a valore aggiunto» (VAS) sul proprio dispositivo mobile. Sono 11 gli indagati nell’operazione che venerdì mattina - nell’inchiesta segnalata mercoledì e giovedì dal Corrieredopo il sequestro di 12 milioni di euro - ha portato la Guardia di Finanza a perquisire anche la sede legale di Wind-Tre a Rho (Milano). L’indagine del Nucleo Tutela privacy e frodi tecnologiche della Finanza, ha fatto emergere una truffa agli utenti delle compagnie telefoniche, che sui propri cellulari subivano a loro insaputa l’attivazione di servizi a pagamento per i quali non avevano fatto richiesta.

 

L’inganno

francesco greco1

Bastava visitare una pagina web, talvolta con l’inganno di fraudolenti banner pubblicitari e senza far nulla (zero click) invece del doppio click richiesto dalla legge, e ci si ritrovava istantaneamente a essere abbonati a un servizio che prevede il pagamento di una somma di denaro sul conto telefonico ogni settimana o mese in cambio dell’accesso a contenuti come notizie, oroscopi, suonerie, meteo, gossip, video o altro.

 

Fenomeno illecito che, come dai riscontri acquisiti dal consulente informatico della Procura di Milano, non si è interrotto neppure durante l’emergenza sanitaria nazionale. Un business illecito enorme, con opportunità di guadagno perdino mediante le attivazioni dei servizi Vas sulle connessioni mobili usate tra macchine per lo scambio di dati (le cosiddette «machine to machine», M2M), come le Sim negli elettrodomestici della domotica.

FRANCESCO GRECO

 

Tre i dirigenti Wind sotto indagine L’indagine coordinata dalla procuratore Francesco Greco, dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal sostituto procuratore Francesco Cajani, riguarda l’ipotesi di frode informatica ai danni dei consumatori, l’intrusione abusiva a sistema telematico e la tentata estorsione contrattuale commessa da tre soggetti, alcuni con ruolo dirigenziale, di Wind-Tre nonché di aggregatori/hub tecnologici, e content service provider (CSP) cioè produttori di servizi.

 

«Truffa democratica»

truffa servizi pagamento per cellulari

«L’unica cosa confortante — ironizza amaro Greco — è che questo tipo di truffa è democratica: può capitare alla vecchietta come al procuratore di Milano, che, come l’80% degli utenti, non controlla mai le bollette e infatti finiva per pagare 20 euro per bimestre per giochi mai ordinati». Il procuratore definisce «approfittamento del consumatore oggetto delle peggiori scorrerie» il meccanismo svelato da questa indagine «con riferimento a Wind ma in un sistema che è praticato allo stesso modo dagli altri operatori», aggiunge il procuratore aggiunto Fusco.

 

Un meccanismo che «colpisce tanti portando via pochi soldi ma per profitti totali così assai più cospicui di quelli solitamente prodotti dalle grandi frodi». Anche perché, spiega il pm Cajani «nonostante l’emergenza sanitaria del Covid, il consulente della Procura ha verificato che ragazzi che alle 14.30 guardavano i cartoni animati in Rete, semplicemente navigando dal telefonino sulla pagina, e quindi neanche senza alcun click, si vedevano attivare servizi a pagamento».

 

agostino saccà

«Questa nostra indagine — conclude Fusco — dimostra che questo sistema non può essere risolto solo dallo strumento penale ma occorre una regolazione più stringente e per questo abbiamo informato l’Agcom». Il pm Cajani ha anche valorizzato il fatto che per la prima volta ci siano stati indagati italiani che, dopo aver subito sequestri di 12 milioni di euro, hanno iniziato a collaborare con la Procura per fare luce sugli schermi societari e sul ruolo non solo di Wind ma anche di Tim e Vodafone, verso i quali la Procura ha inviato una segnalazione all’Agcom».

 

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?