
LE TRUFFE AMOROSE UCCIDONO - LA STORIA DI ALESSANDRO GHINAMO, 39ENNE DI CUNEO CHE SI È SUICIDATO NEL 2019 DOPO ESSERE CADUTO IN UNA "HONEY TRAP" - UNA COPPIA DI NOLA, IN PROVINCIA DI NAPOLI, CONTATTAVA L'UOMO ATTRAVERSO DEI PROFILI SOCIAL FARLOCCHI. I DUE SI FINGEVANO DELLE RAGAZZE INNAMORATE: CHIEDEVANO SOLDI, MINACCIANDOLO DI ANDARE DAI CARABINIERI SE GHINAMO NON LI AVESSE MANDATI - LE CHAT DELLA COPPIA: "MI SERVE UN CONTATTO FALSO: DEVO INIZIARE A FARLO INNAMORARE DI QUALCUN'ALTRA" - IL 39ENNE NON È L'UNICO A ESSERE STATO TRUFFATO...
(ANSA) - CUNEO, 09 APR - Una giovane coppia di Nola (Napoli) è a processo a Cuneo per l'estorsione ai danni di Alessandro Ghinamo, 39enne cuneese che si suicidò nel 2019, pressato da continue richieste di denaro. Dopo la sua morte la polizia rinvenne nel suo cellulare le chat con una sedicente Francesca Di Marzio, nelle quali, spiega un ispettore, si chiedevano "somme di denaro fino a un massimo di 500 euro, da versare mensilmente, in rapporto a una ragazza di nome Angela con cui Ghinamo poteva avere qualche relazione".
Una truffa sentimentale, aggravata dalla minaccia di rivolgersi ai carabinieri. Alla vittima, l'autrice del ricatto assicurava che era stata emessa nei suoi confronti una "carta d'arresto". Lui cercava di prendere tempo, faceva presente di essere in difficoltà con la famiglia: "Il 28 vengono i carabinieri a prenderti" rispondeva l'interlocutrice, due giorni prima che l'uomo si uccidesse.
Carmela Romano e Mario Miceli, 22 e 26 anni all'epoca dei fatti, sono gli accusati. Nelle loro chat, il cuneese viene menzionato più volte. In una di queste la ragazza scriveva: "Mi serve un contatto falso, Ghinamo me li manda fino a marzo i soldi: devo iniziare a farlo innamorare di qualcun'altra". In svariate occasioni i fidanzati parlavano dei versamenti ricevuti sulla carta prepagata di lei, menzionando anche un altro destinatario delle richieste. L'uomo, un 50enne veronese, ha deposto oggi in aula.