donald trump in prigione - immagine creata con l intelligenza artificiale midjourney

"TRUMP NON PASSERÀ NEANCHE UN GIORNO IN CELLA POTREBBE CAVARSELA CON UNA SEMPLICE MULTA" - IL PROFESSORE DI DIRITTO STEPHEN GILLERS: "LA VITA DELL'EX PRESIDENTE PROSEGUIRÀ NORMALMENTE PER TRE RAGIONI: 1) TRUMP È ALLA PRIMA CONDANNA; 2) PER CONDANNE SIMILI LA DETENZIONE È RARA; 3) GODE DELLA PROTEZIONE DEL SECRET SERVICE, SE ANDASSE IN CELLA SERVIREBBE UN'ALA DEL CARCERE AD HOC PER OSPITARE LUI E COLORO CHE VIGILANO SULLA SUA SICUREZZA” - LE IPOTESI PIÙ PROBABILI SONO LA LIBERTÀ VIGILATA O GLI ARRESTI DOMICILIARI MA NON È ESCLUSA NEMMENO UNA MULTA DA 170MILA DOLLARI…

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

STEPHEN GILLERS

Donald Trump andrà in prigione? Sì, forse, no, ma c'è la possibilità, eppure è estremamente difficile. Esperti, avvocati e giuristi dibattono, la palla è nel campo del giudice Juan Merchan. Si pronuncerà alle ore 10 dell'11 luglio.

 

Stephen Gillers, professore di diritto alla New York University e da sempre in prima linea nell'analizzare il rapporto fra Trump e la giustizia, è fra coloro che ritiene che Trump non spenderà nemmeno un giorno in cella. È l'opinione più diffusa e come Gillers spiega in un colloquio con La Stampa, ci sono alcuni elementi a sostegno: il primo è che Trump è alla prima condanna; in secondo luogo, generalmente per condanne simili la detenzione è rara e poi c'è un aspetto molto pratico.

DONALD TRUMP IN PRIGIONE - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE MIDJOURNEY

 

Ovvero - precisa Gillers - Donald Trump gode della protezione del Secret Service, se andasse in cella servirebbe un'ala del carcere ad hoc per ospitare lui e coloro che vigilano sulla sua sicurezza. Le ipotesi più probabili sono la probation (libertà vigilata o arresti domiciliari) ma non è esclusa nemmeno una multa. La cifra è di 5mila dollari per ogni condanna, quindi in totale 170mila dollari.

 

La vita di Trump nelle prossime settimane proseguirà «normalmente». Avrà appiccicata addosso l'etichetta «criminale condannato», ma non avrà restrizioni di ogni sorta. Potrà tenere eventi di raccolta fondi, fare comizi e muoversi liberamente. Potrà votare, essere eletto ed entrare da condannato alla Casa Bianca.

 

DONALD TRUMP IN PRIGIONE - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE MIDJOURNEY

Sui tempi invece dell'applicazione della sentenza, Gillers sposta addirittura il termine al 2025, forse «solo allora l'intero iter sarà concluso». L'11 luglio Merchan stabilirà la pena, ma anche il momento in cui sarà applicata. Nel frattempo, spiega il giurista, Trump farà appello «in ogni tribunale di grado superiore» e forse «arriverà alla Corte suprema» se nessuno accoglierà il ricorso. Solo allora diventerà un «pregiudicato» e scatterà la pena.

Se allora fosse alla Casa Bianca come presidente, non potrà graziarsi. Il motivo? Il verdetto è stato emesso da un tribunale statale non federale. […]

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”