donald trump mar-a-lago fbi

TRUMP HA TRASFORMATO IL BLITZ DELL'FBI IN UNA MACCHINA DA SOLDI – CON LE OLTRE 100 MILA MAIL INVIATE A SUOI SOSTENITORI, L'EX PRESIDENTE HA INCASSATO 1 MILIONE DI DOLLARI AL GIORNO IN DONAZIONI – THE DONALD RILANCIA LA SFIDA ALL'FBI, DEFINITO “FASCISTA”, E MINACCIA DI DIFFONDERE I VIDEO DELLE TELECAMERE DI SICUREZZA DEL RESORT DI MAR-A-LAGO – L'EX VICEPRESIDENTE MIKE PENCE, IL GRANDE “TRADITORE”, POTREBBE TESTIMONIARE DI FRONTE ALLA COMMISSIONE CHE INDAGA SULL'ASSALTO A CAPITOL HILL... 

Francesco Semprini per “La Stampa”

 

donald trump esce dalla trump tower

Donald Trump è pronto a pubblicare i video della perquisizione di Mar-a-Lago da parte dell'Fbi registrati attraverso le telecamere di sicurezza della magione in Florida, mentre tra i ranghi del tycoon cade la prima testa, quella dell'ex direttore finanziario delle società di famiglia.

 

Si tratta del 75 enne Allen Weisselberg, Cfo di lungo corso della Trump Organization, che si è dichiarato colpevole a New York per una quindicina di reati fiscali, in base ad un accordo di patteggiamento che prevede 5 mesi di prigione contro una pena massima di 15 anni.

 

L'accusa nei suoi confronti è di aver cospirato con la Trump Organization per ricevere una serie di benefit in contanti non dichiarati, tra cui costose rette scolastiche per il figlio, auto e appartamenti in leasing, per un valore di 1,7 milioni di dollari, evadendo il fisco per 900 mila dollari.

 

supporter armati di trump davanti agli uffici dell fbi in arizona 6

È probabile che Weisselberg sconterà solo 100 giorni dei 5 mesi e dovrà pagare una multa fino a due milioni di dollari. L'ex manager dovrà testimoniare, se convocato, al processo contro la holding in autunno quando il cerchio potrebbe stringersi attorno al tycoon.

 

In merito all'indagine su presunta violazione della legge sullo spionaggio si è tenuta ieri in Florida l'udienza per decidere se pubblicare o meno l'affidavit, la dichiarazione giurata che ha accompagnato il mandato di perquisizione chiesto dall'Fbi. Il giudice Bruce Reinhart, lo stesso che ha approvato il blitz ha optato alla fine per una «pubblicazione parziale».

supporter armati di trump davanti agli uffici dell fbi in arizona 4

 

L'affidavit elenca nel dettaglio i motivi addotti dal Bureau per il via libera al raid della residenza del tycoon in Florida, da dove sono stati prelevati undici faldoni di documenti, tra cui un dossier Top Secret. Il dipartimento di Giustizia si oppone perché «causerebbe un danno significativo e irreparabile» alle indagini.

 

I legali dell'ex presidente la invocano a dimostrare il fatto che il loro assistito non ha nulla da nascondere e, ieri, anche il Wall Street Journal, in un editoriale, si è schierato per la divulgazione.

 

trump manifestanti

Su un altro fronte legale, l'ex avvocato di Trump, Rudy Giuliani, è apparso mercoledì per sei ore davanti al grand jury speciale ad Atlanta che sta indagando sui possibili tentativi illegali di influenzare le elezioni del 2020 in Georgia.

 

Ma il tycoon intanto trasforma il blitz in una macchina da soldi. Le oltre 100 e-mail inviate a suoi sostenitori hanno consentito all'ex presidente di raccogliere anche un milione di dollari al giorno, rispetto al precedente livello medio di 200 mila - 300 mila dollari. E rilancia la sfida all'Fbi condividendo sul suo social Truth un post in cui definisce il Bureau «fascista». Un nuovo attacco sui blitz degli agenti federali a Mar-a-Lago.

mike pence

 

A difesa del Bureau si schiera invece Mike Pence il quale chiede di non scagliarsi contro i federali. L'ex vicepresidente, dai trumpisti considerato un traditore per essersi rifiutato di fermare il processo di approvazione in Congresso della nomina a presidente di Joe Biden, sta considerando l'ipotesi di testimoniare di fronte alla commissione della Camera che indaga sulla tentata insurrezione del 6 gennaio 2021.

 

mike pence donald e melania trum pmike pence e nancy pelosi al congresso trump manifestantiperquisizione trump mar a lagomar a lago trump perquisizione fbiTRUMP PERQUISIZIONI FBIsupporter armati di trump davanti agli uffici dell fbi in arizona 3

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…