donald trump liberta parola espressione

TRUMP VUOLE SMANTELLARE TUTTO: PURE LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE – UNO SCIENZIATO FRANCESE È STATO ESPULSO DAGLI STATI UNITI PERCHÉ, ALL’AEROPORTO DI HOUSTON, SUL SUO TELEFONINO SAREBBERO STATI TROVATI “MESSAGGI DI ODIO VERSO TRUMP, CHE POTREBBERO ESSERE QUALIFICATI COME TERRORISMO” – IL DATO INQUIETANTE È CHE GLI AGENTI DOGANALI AMERICANI HANNO FICCATO IL NASO NEL SUO CELLULARE. E NON È CHIARO SE NEI MESSAGGI CI FOSSE UNA SEMPLICE CRITICA A “THE DONALD” O…

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per "la Repubblica"

 

donald trump e la liberta di parola

Fermato, interrogato, espulso e messo su un aereo per farlo tornare in Francia.

Questa disavventura è capitata ad uno scienziato francese, che andava ad una conferenza a Houston, perché gli agenti di frontiera hanno esaminato il suo cellulare e ci hanno trovato dentro frasi critiche nei confronti del presidente Trump. […]

Secondo la ricostruzione fatta dal ministro francese per l'Istruzione Superiore e la Ricerca, Philippe Baptiste, l'episodio è avvenuto il 9 marzo scorso.

 

Philippe Baptiste

Uno studioso del Cnrs, impegnato nelle attività spaziali, è arrivato in Texas per partecipare ad una conferenza. Alla dogana gli agenti hanno chiesto di controllare il suo cellulare, e secondo la loro versione ci hanno trovato «messaggi di odio verso Trump, che potrebbero essere qualificati come terrorismo». Quindi lo hanno fermato, messo sul primo aereo e rispedito a casa.

 

Baptiste ha riconosciuto il diritto sovrano degli Usa di ammettere nel proprio territorio chi vogliono, ma ha «deplorato la situazione», perché il ricercatore aveva solo «espresso un'opinione personale sulla politica dell'amministrazione riguardo gli studi scientifici».

 

donald trump e la liberta di parola

Quindi ha aggiunto che «la libertà di espressione, ricerca e attività accademica sono valori che continueremo a sostenere orgogliosamente. Difenderò il diritto di tutti i ricercatori francesi di essere fedeli ad essi, nel rispetto della legge».

 

Gli agenti doganali americani hanno il diritto di controllare i cellulari di chi arriva, ma succede in casi rarissimi. Il Primo emendamento della Costituzione garantisce poi la libertà di espressione, ma i suoi diritti non si applicano nella stessa maniera ai cittadini americani e stranieri.

 

liberta di stampa 2

[…] Se però uno somma questo episodio a quanto sta accadendo nelle università come la Columbia di New York, a cui sono stati tolti 400 milioni di finanziamenti federali, oppure ai corrispondenti dalla Casa Bianca, a cui è stato negato il diritto di decidere i colleghi che lavorano per tutti nei pool incaricati di seguire il presidente, la sensazione è quella di una sfida sistematica da parte dell'amministrazione alla libertà di espressione, come gli Stati Uniti l'hanno conosciuta, voluta, praticata e difesa in tutto il mondo, dalla loro nascita fino ad oggi.

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