molestie sessuali palpeggiamenti tette

TUTTI MOLESTATI! - DOPO IL CINEMA, SALTANO FUORI ANCHE I PORCELLONI DELLA POLITICA - ALCUNE DONNE DEL “FRONT NATIONAL” HANNO RIVELATO DI ESSERE VITTIMA DI AGGRESSIONI E MINACCE DA PARTE DI COMPONENTI DEL PARTITO - IN GRAN BRETAGNA SOSPESO UN DEPUTATO, A VIENNA SI DIMETTE UN LEADER DI UNA LISTA ED EX CAPO DEI VERDI - E IN ITALIA?

Da www.repubblica.it

 

Una macchia d'olio che si allarga, appiccicosa. Lo scandalo delle molestie sessuali sulle donne, scatenato negli Usa dal caso Weinstein, dilaga in Francia, in Austra, in Gran Bretagna. Dopo attrici, medici, poliziotte e consulenti finanziarie, tocca ora alla politica.

MARINE LE PEN

 

Si parte dalla Francia: le accuse arrivano da diverse donne del Front National, il partito di estrema destra guidato oggi da Marine Le Pen. Secondo Le Monde "diverse donne accusano in modo ricorrente di essere vittima di aggressioni, molestie o minacce da parte di membri del Front National". La direzione del partito non ha per il momento reagito. Tra i nomi quello di Axel Loustau, consigliere regionale Fn e vicino a Marine Le Pen.

 

Axel Loustau

Ma non è l'unico nome. Una consigliera regionale del Fn, Aurelie Vournet, ha denunciato l'ex amante, che l'avrebbe picchiata proprio dopo una seduta del partito. La Vournet avrebbe denunciato i fatti a Marine Le Pen, che avrebbe però risposto di rivolgersi alla giustizia. Nel partito, sostiene Le Monde, "il culto della virilità e l'indulgenza nei confronti di 'comportamenti gallici', secondo un'espressione utilizzata nei corridoi, può insabbiare comportamenti problematici".

 

Nel Regno Unito il deputato del partito conservatore britannico Charlie Elphicke, 46 anni, è stato sospeso dopo le "gravi accuse" a suo carico "che sono state sottoposte alla polizia". Lo conferma il partito, mentre Elphicke, membro della commissione Tesoro dei Comuni, assicura di non essere al corrente delle accuse, nega qualsiasi comportamento scorretto e lamenta che la stampa è stata informata prima di lui della sua sospensione. Lo scandalo su presunti abusi sessuali ha coinvolto deputati di tutti i partiti nel Regno Unito e portato alle dimissioni del ministro della Difesa, Michael Fallon.

Charlie Elphicke

 

Giovedì il deputato laburista Kelvin Hopkins, sospeso per presunti abusi sessuali su una giovane militante, ha negato "in modo assoluto e categorico" ogni accusa, mentre il collega Clive Lewis ha dovuto difendersi dalle medesime accuse.

 

Per il numero sempre crescente di rivelazioni e accuse contro persone di potere, i partiti politici britannici hanno annunciato questa settimana che introduranno un codice di condotta interno più restrittivo e avvieranno procedimenti di indagini più rigorosi. La premier Tory, Theresa May, si riunirà lunedì con i leader dell'opposizione, il laburista Jeremy Corbyn e il liberaldemocratico Vince Cable, per studiare misure al riguardo da far approvare in Parlamento.

 

fallon

Si apre un fronte anche in Austria: Peter Pilz, ex capo dei Verdi adesso leader della Pilz list che ha ottenuto quattro seggi alle ultime elezioni, si è dimesso da leader del suo gruppo dopo le accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti da una giovane donna e risalenti al 2013. "Ho sempre combattuto per standard rigidi e questi standard si applicano anche a me", ha dichiarato il 63enne in un comunicato in cui ha annunciato la decisione di dimettersi dopo che il settimanale Falter ha pubblicato le accuse.

 

La giovane donna ha raccontanto che un Pilz molto alticcio le mise "le mani dappertutto" nel corso di un forum annuale a Alpbach quattro anni fa e che due altri partecipanti lo trascinarono via, quando lei cercò di divincolarsi. Pilz ha dichiarato di non ricordare l'incidente ma di considerare le affermazioni "molto gravi". Il politico austriaco ha rigettato le accuse fatte la scorsa settimana anche da una donna membro dei verdi che ha detto di aver ricevuto attenzioni non richieste in almeno una decina di occasioni quando ancora Pilz faceva parte del partito.

 

Peter Pilz

Se Hollywood è nel mirino, con una densità di casi simili a quando, nel 2001, lo scandalo della pedofilia si abbattè sulla chiesa cattolica, frasi indecenti, avance non gradite sono comuni in situazioni di squilibrio di potere. Le donne che durante la campagna elettorale per la Casa Bianca hanno accusato Donald Trump di molestie si sono chieste nei giorni scorsi perché Weinstein sì e Trump no, adesso lo scandalo arriva a lambire i palazzi della politica, del giornalismo - sul banco degli imputati è David Corn di Mother Jones -, perfino le Nazioni Unite con 31 casi di denunce rese note oggi dal portavoce Stephane Dujarric che non riguardano solo i peacekeeper ma anche personale delle agenzie dell'Onu.

 

"Le molestie sessuali sono intollerabili", ha detto a Tokyo Ivanka Trump, la figlia del presidente, ma a Capitol Hill una senatrice e altre tre ex parlamentari hanno descritto ben altra storia denunciando all'Associated Press un clima di pressioni sessuali da parte dei colleghi del Senato. Mentre in Kentucky lo speaker della Camera Jeff Hoover ha davanti a sè un futuro incerto dopo aver patteggiato le accuse che gli aveva fatto una persona del suo staff.

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...