napoli

PICCOLI SR*NZI CRESCONO – VIDEO: A NAPOLI UN GRUPPO DI RAGAZZI SCARAVENTA UN UOMO CON DISTURBI PSICHICI  IN UN CONTENITORE DELLA SPAZZATURA, CHIUDENDO ANCHE IL COPERCHIO – LA SCENA VIENE RIPRESA, IL VIDEO DIVENTA VIRALE E I GIOVANI, TRA CUI UN MINORENNE, VENGONO DENUNCIATI – “A NAPOLI NON C’È NIENTE DA FARE, ERAVAMO ANNOIATI”. LA VITTIMA CONFERMA IN UN FILMATO: “SCHERZO TRA AMICI…”, MA...

 

 

Leandro Del Gaudio per “Il Mattino”

 

napoli 5

 Lo hanno fatto un po' per noia un po' per scherzo, tanto per ingannare il tempo, anche perché - a sentirli ragionare - in fondo in fondo, a Napoli non c' è niente di buono da fare. Ma guai a chiamarli babygang, guai ad indicarli come «branco», che alla fine si offendono pure. Eccoli gli «eroi» di via Leopardi - siamo a Fuorigrotta - sono quelli che hanno preso un uomo e lo hanno scaraventato in un contenitore della spazzatura, chiudendo anche il coperchio per impedirgli di tornare fuori facilmente. Sono in quattro, sono stati denunciati. Tre maggiorenni e un minore, tutti e quattro incensurati, che sono stati individuati dal commissariato di Fuorigrotta e convocati in Questura.

 

Rispondono di violenza privata, potrebbero essere denunciati anche per lesioni se emergessero delle ferite ai danni dell' uomo scaraventato nei rifiuti. Ricordate quel video di Fuorigrotta? Il solito gruppetto dinanzi al cellulare: se la prendono con un uomo, peraltro una persona con evidenti disturbi psichici, e lo gettano nel contenitore dell' immondizia.

 

napoli 2

LO SCHERZO Urla e risate di autoesaltazione, una bella scritta «chi non salta è juventino» e una serata passata come tante altre. Ma cosa era successo qualche sera fa nei pressi di via Leopardi al punto tale da giustificare un' azione del genere? Cosa spinge un gruppetto di ragazzi a gettare un uomo nel cassonetto della spazzatura?

 

«Uno scherzo dettato dalla noia», sembra di capire. Poi, quando la notizia è stata pubblicata (il primo a postare il video è stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli), quelli di Fuorigrotta hanno tentato anche di mischiare un poco le carte.

 

napoli 1

E hanno fatto circolare un altro video, nel quale hanno intervistato l' uomo del cassonetto dei rifiuti, facendogli confermare la versione dello scherzo: «Nessuna ferita, nessun danno, era solo un modo di scherzare tra amici», ha spiegato l' uomo dinanzi al telefonino cellulare. Una contromossa, una sorta di pezza a colori da postare per chiudere i conti con quelle immagini diventate virali (tratte dal profilo «wrenzolandia») e che sono finite in un fascicolo giudiziario.

 

Ma torniamo alla strana difesa d' ufficio della vittima nei confronti dei suoi aggressori. Una persona da sempre alle prese con disturbi della personalità, reduce da cinque anni di trattamento sanitario obbligatorio per una triste vicenda familiare, che si è improvvisato difensore del gruppo che lo aveva gettato nel cassonetto dei rifiuti. Materiale da approfondire, sul quale è al lavoro la Mobile del primo dirigente Luigi Rinella, anche alla luce di quanto sta venendo fuori sulle serate del gruppetto di Fuorigrotta. «Non siamo teppisti, non siamo una babygang - scrive sul suo profilo facebook il più giovane del gruppo -, tra di noi ci sono anche ragazzi che lavorano e comunque siamo tutti appartenenti a famiglie di persone oneste, persone perbene».

 

napoli 3

IL RACCONTO Già, ma allora perché gettare una persona tra i rifiuti? «È un nostro modo di giocare, poteva accadere anche a me una cosa del genere, lo facciamo perché a Napoli non c' è niente da fare, si tratta di cose che avvengono anche se non sempre le immagini finiscono sui social e sui giornali». Insomma, il tentativo di gettare acqua sul fuoco e di smarcarsi dall' accusa di rappresentare l' ultimo esempio di branco metropolitano, fenomeno da mesi al centro della cronaca cittadina.

 

napoli 6

Ma qual è ora la posizione del quartetto agli occhi dell' autorità giudiziaria? Inchiesta per violenza privata, si muovono la Procura ordinaria e quella dei minori, battendo lo stesso copione seguito per altri episodi avvenuti nell' area metropolitana. Indagini in corso anche sull' altro video di gang in azione, quello registrato all' interno di un vagone della metropolitana collinare. Una decina di minori, anche in questo caso ad avere la peggio sono persone incapaci di difendersi: un uomo che prova a reagire ma che ha problemi anche ad articolare il proprio ragionamento e una donna immigrata.

 

napoli 4

Musica ad alto volume, smartphone sempre pronto, connessione sui social in tempo reale. E una donna circondata e immobilizzata, passeggeri costretti a lasciare la carrozza, nessuno che chiede aiuto. Indagini affidate ai carabinieri, una parte del branco è stata identificata, vengono da Scampia e Secondigliano. Tra loro c' è anche chi vanta solidi contatti con soggetti in odore di camorra.

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...