UCCI UCCI, MA NON È IL FRATELLO DEL SINDACO BUCCI? - IL PRETE DENUNCIATO PER MOLESTIE È PADRE LUCA BUCCI, FRATELLO DEL PRIMO CITTADINO GENOVESE. UN OPERAIO DICE DI ESSERE STATO ABUSATO DA LUI QUANDO AVEVA 12 ANNI. NELL’ESPOSTO, L'ASSOCIAZIONE ANTI-VIOLENZA RACCONTA DI UNA SEGNALAZIONE PIÙ RECENTE CHE COINVOLGEREBBE SEMPRE PADRE BUCCI, ARRIVATA ALL’INIZIO DEL 2017: “LA SOTTOVALUTAMMO IN QUANTO A GENOVA SI SVOLGEVANO LE ELEZIONI COMUNALI E PENSAMMO A UNA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA”
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Due nuovi fascicoli aperti dai pubblici ministeri di Genova e Savona dopo una denuncia della Rete L'Abuso, associazione fondata da Francesco Zanardi, chiamano in causa Padre Luca Bucci, fratello del sindaco di Genova Marco. Ma lui nega ogni coinvolgimento.
L'esposto datato 30 luglio è fondato sulla testimonianza di un operaio di un piccolo comune del savonese che, come racconta oggi Il Fatto Quotidiano, nel 1994, quando aveva 12 anni, dice di aver subito abusi da "Padre Luca", ovvero uno degli educatori dei campi dei frati cappuccini a Loano.
Tramite una fotografia, l'operaio riconosce il presunto abusatore in Luca Maria Bucci, frate nel convento di Santa Margherita Ligure, medico e cappellano all’ospedale di Rapallo. E fratello minore del sindaco di Genova, Marco.
Venerdì 4 settembre, la Squadra Mobile di Savona, su delega del pm Giovanni Battista Ferro, ha ascoltato la presunta vittima in audizione protetta, alla presenza di uno psicologo. Anche se i fatti del 1994 sarebbero prescritti, gli investigatori vogliono vagliare l’attendibilità della denuncia e ricostruire i contorni della vicenda, che potrebbe dar luogo a responsabilità civile. Non solo.
Nell’esposto, Zanardi fa riferimento a una segnalazione più recente che coinvolgerebbe sempre padre Bucci, arrivata – dice – alla sua associazione all’inizio del 2017: “La sottovalutammo in quanto a Genova si svolgevano le elezioni comunali e pensammo a una strumentalizzazione di carattere politico”, scrive. Inoltre, “per i presunti fatti (…) che si sarebbero consumati in Genova, non avevamo nessun nominativo di presunte vittime”.
Raggiunto dal Fatto, padre Luca nega qualsiasi coinvolgimento nella vicenda e dice di non essere a conoscenza di accuse a suo carico.
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