mal d inverno

"UOMINI CON LE BOULE" - SI INFLUENZANO PIÙ SPESSO DELLE DONNE E SONO I PRIMI A CORRERE DAL DOTTORE. PLAID E TERMOMETRO SONO RETAGGIO DELLA POPOLAZIONE MASCHILE, A DISCAPITO DEL MITO (FALSO) CHE IL "MAL D'INVERNO" COLPISCA SOPRATTUTTO IL SESSO GENTILE

MELANIA RIZZOLI per "Libero Quotidiano"

 

Appena hanno qualche linea di febbre si sentono in stato preagonico e si mettono a letto in preda a brividi di freddo con richieste di aiuto e di farmaci, manifestando a chi gli sta accanto ogni tipo di dubbio diagnostico e di tragedia imminente. L' influenza stagionale spaventa gli uomini più della malaria, ed anche se quest' anno si presenta in modo lieve, con sintomi bronchiali lievemente maggiori di un banale raffreddore, i maschi italiani lamentano sofferenze esagerate, hanno reazioni scomposte, disdicono ogni impegno ludico o di lavoro, si misurano la temperatura ogni cinque minuti e se il termometro segna 37 battono i denti chiedendo continue attenzioni alle donne che hanno accanto.

 

INFLUENZA

Le mogli in genere li deridono e minimizzano, le amanti sospettano subito una scusa puerile per non vedersi e le fidanzate quella sera escono con uno più giovane e sano, ignorando tutte loro che invece l' influenza maschile esiste davvero, che è diversa da quella femminile e che il virus stagionale colpisce lui in maniera più grave di lei, con sintomi più importanti per via di una risposta immunitaria più debole a questo tipo di attacchi.

 

Uno studio pubblicato sul British Medical Journal sembra infatti assolvere gli uomini febbricitanti, fornendo le prove scientifiche di una reazione più bassa da parte dell' organismo maschile alle comuni infezioni respiratorie virali legate all' influenza, di sintomi peggiori e più duraturi, con maggiori possibilità di ricoveri ospedalieri e addirittura con più pericoli di morte per le complicanze correlate all' infezione.

 

influenza maschile

L' ipotesi scientifica più studiata si è concentrata sul testosterone, l' ormone maschile per eccellenza, che parrebbe il responsabile dell' indebolimento della risposta immunitaria all' influenza, al contrario degli estrogeni femminili che invece la potenziano favorendo una rapida guarigione. Inoltre è stato calcolato che gli uomini impiegano il doppio del tempo delle donne per riprendersi dall' offensiva del virus influenzale, con un tasso di complicanze più elevato che spesso richiede l' ospedalizzazione.

 

Quindi attenzione ad affibbiare senza prove l' etichetta di malato immaginario al marito influenzato, o a negargli l' attenzione dovuta, perché oggi è dimostrato e documentato che gli uomini non mentono affatto sul loro malessere e non esagerano a lamentarsi, ma al contrario hanno bisogno di una assistenza vigilata e più consapevole. Una ricerca americana pubblicata in questi giorni di dicembre indica tassi di mortalità e di ricoveri urgenti per influenza più elevati tra i maschi, con impieghi terapeutici doppi rispetto alle donne, e dal momento che circa la metà della popolazione mondiale è di sesso maschile, è facile ritenere arbitrariamente che se nei prossimi due mesi il malessere di lui sarà più diffuso e risulterà esagerato, potremmo avere serie implicazioni in fatto di posti letto per i ricoveri in ospedale.

 

INFLUENZA

L' allarme è stato lanciato dalla Memorial University di Newfounfland in Canada, dove il freddo arriva prima, e dove sono state passate in rassegna ricerche precedenti, che hanno dimostrato chiaramente come gli uomini risultino più fragili di fronte ai virus influenzali, esattamente come i topi maschi testati in laboratorio, la metà dei quali non è sopravvissuta agli stessi virus iniettati nei topi di sesso femminile, che addirittura hanno portato avanti gravidanze ed hanno partorito risultando indifferenti al virus influenzale.

 

Lo studio sottolinea comunque che sarà necessario approfondire il tema con prove di qualità superiore, fermo restando che quando un uomo esaspera i propri sintomi, esistono delle prove, verificate sui ratti, che non sta mentendo, e chiunque si prende l' onere del pregiudizio personale, se ne assume poi anche la responsabilità.

 

INFLUENZA

Il "mal d' inverno" è un appuntamento stagionale fisso, e quest' anno colpirà un italiano su due, e benché non ci siano differenze di contagio, gli organismi maschili e femminili non reagiranno dunque allo stesso modo, perché mentre lei resterà in piedi e sarà psicologicamente più positiva, lui cadrà steso a letto sotto coltri di coperte e piumoni accusando malanni in tutto il corpo. Mal di gola, febbre, raffreddore e dolori muscolari saranno i disturbi più diffusi durante le feste di fine anno, e il rialzo termico sarà l' incubo per il 47,3% dei maschi, soprattutto dei bambini e dei senior.

 

Ed è dimostrato che benché i germi dell' influenza siano virus e non batteri, la maggioranza degli uomini assume antibiotici al primo giorno di febbre, a riprova non del loro temperamento testosteronico, ma della loro temperatura corporea vissuta con drammaticità, mentre le donne prediligono i rimedi della nonna, dal brodo caldo al tè e alle tisane, dalle spremute di arance al latte bollente con miele.

 

Essendo i maschi notoriamente meno coraggiosi delle femmine di fronte alle malattie, essi sono anche i primi a bussare alla porta del medico ai primi sintomi di malattia, o a chiedere suggerimenti al farmacista, poiché un italiano su tre cura la propria influenza con i farmaci da banco, interrompendo la propria routine finché la febbre non scende sotto i 36gradi.

influenza 3

 

Sono quasi 600 mila gli italiani già colpiti da influenza, nell' ultima settimana le sindromi influenzali sono salite a 145mila, ed in alcune regioni della penisola è iniziato il periodo endemico. Il picco è atteso tra fine anno e inizio del nuovo, e la fascia d' età più colpita è quella da 0 a 4anni, seguita da quella da 50 a 75 anni. In Italia sono stati calcolati 200mila casi di virus influenzali a settimana, con forme gastrointestinali e respiratorie che in genere si risolvono in pochi giorni.

 

È bene ricordare che si parla di influenza vera e propria quando accusiamo contemporaneamente febbre alta a insorgenza brusca, dolori muscolari e articolari, tosse, naso che cola, secrezioni bronchiali e mal di gola, mentre in tutti gli altri casi di infezioni respiratorie acute si parla di sindromi parainfluenzali, come per esempio il raffreddore i cui sintomi sono il naso otturato e gli starnuti frequenti.

 

Chi ha fatto il vaccino antinfluenzale risulta più protetto, anche se non da tutti i ceppi di virus, ma sicuramente se colpito dall' infezione avrà sintomi più attenuati e sarà assicurato contro le complicanze dell' influenza.

 

Insomma, la spola tra il divano e il letto, con il plaid sulle spalle e il termometro in bocca, è tipicamente maschile, a riprova che molte sono le differenze tra uomo e donna alle prese con l' influenza, e che non si possono ridurre ad una semplice questione di testosterone.

 

influenze difeseuomo malato

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…