scontri manifestazioni antifa black lives matter elezioni washington dc

AMERICAN CIVIL WAR – ANTIFA E BLACK LIVES MATTER HANNO APPROFITTATO DELLA NOTTE ELETTORALE PER SCENDERE IN PIAZZA A FARE UN PO’ DI CASINO: A WASHINGTON CI SONO STATI SCONTRI CON I SOSTENITORI DI TRUMP E TRE MEMBRI DEL GRUPPO DI DESTRA “PROUD BOYS” SONO STATI ACCOLTELLATI PER AVER FESTEGGIATO LA VITTORIA DI TRUMP (CHE ANCORA NON C’È) – MA NEL COMPLESSO È ANDATA ABBASTANZA BENE: QUALCHE ARRESTO E MARCE PACIFICHE NEL RESTO DEL PAESE - VIDEO

 

 

scontri a washington dc

 

DAGONOTA

A Washington la polizia sta cercando alcuni manifestanti di Black Lives Matter che avrebbero accoltellato tre membri del gruppo di destra “Proud Boys”: la loro colpa? Aver celebrato la vittoria “anticipata” di Trump. L'accoltellamento è avvenuto intorno alle 2:26 del mattino vicino alla Casa Bianca. Per il resto, la notte elettorale è andata abbastanza serenamente, con una manciata di arresti e qualche tafferuglio solo nella capitale tra sostenitori di Trump e BLM e Antifa.

 

 

SCONTRI A WASHINGTON E PORTLAND: SFIDA SI SPOSTA SU ORDINE PUBBLICO

Da www.affaritaliani.it

 

 

manifestanti di fronte alla casa bianca

In chiusura dell'Election Day, quando ancora il risultato delle elezioni presidenziali appare ancora sospeso, in Usa, ci sono state tensioni nelle strade di Washington Dc, ma anche a Portland e Seattle. Ci sono state proteste contro il presidente Donald Trump nelle strade della capitale, vicino al Campidoglio, dove e' a tratti e' stato bloccato il traffico e sono stati fatti esplodere petardi. Le manifestazioni sono state in gran parte pacifiche, ma ci sono stati tafferugli e scontri tra i sostenitori di Trump e i manifestanti di Black Lives Matter fuori dalla Casa Bianca.

 

scontri a minneapolis durante la notte elettorale

Secondo la Nbc Washington, tre persone sono state arrestate. Diverse centinaia di manifestanti hanno marciato anche attraverso Portland, in Oregon: senza far riferimento alle elezioni ne' ad alcuno dei due candidati, i manifestanti -vestiti di nero, alcuni armati di fucili e con giubbotti antiproiettili ed elmetti- hanno bloccato alcune strade scandendo slogan a sostegno di Black Lives Matter, il movimento che ha accompagnato i disordini nati dalla morte George Floyd, soffocato durante l'arresto a Minneapolis a maggio.

donald trump diventa una pignatta a new york scontri a washington dc durante la notte elettorale 14proteste a washington dc durante la notte elettoralescontri a washington dc durante la notte elettorale 19scontri a los angeles durante la notte elettorale scontri a washington dc durante la notte elettorale 18rodeo drive deserto a beverly hills durante la notte elettoralefan di trump persone fuori dalla trump towerscontri a washington dc durante la notte elettorale 12kit notte elettoralescontri a washington dc durante la notte elettorale 6scontri a los angeles durante la notte elettorale 2proud boys si fanno una birretta a washington in attesa della guerra civilescontri a washington dc durante la notte elettorale 13scontri a washington dc durante la notte elettorale 2arresti a minneapolis proteste contro trump alla casa bianca scontri a minneapolis durante la notte elettorale 1marcia black lives matter a seattle durante la notte elettorale scontri a washington durante la notte elettoralemanifesti contro trump alla casa bianca arresti a seattleuomo vestito da trump in catene scontri a washington dc durante la notte elettoraleun nero che supporta trump sfotte i manifestanti black lives matterscontri a portland durante la notte elettoralemanifestanti contro trump a new york poliziotti di guardia per le strade di new york sicurezza alla trump tower scontri a los angeles durante la notte elettorale scontri a washington dc durante la notte elettorale 21scontri a washington dc durante la notte elettorale 17scontri a washington dc durante la notte elettorale 1polizia a new york durante la notte elettorale

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…