VAL D’AOSTA SEPOLTA DALLA NEVE - VALANGHE, STRADE CHIUSE E DIECIMILA PERSONE ISOLATE TRA LE VALLI - UN MURO DI 7 METRI DI NEVE E GHIACCIO BLOCCA COGNE. SLAVINA SU UN CONDOMINIO, PAURA A SESTRIERE- VIDEO
Enrico Marcoz per il Corriere della Sera
Neve, ancora tanta neve, sopra i 1.500 metri di altitudine in tutta la Valle d' Aosta. La nuova e intensa perturbazione, proveniente dal Mediterraneo, ha avvolto questo spicchio di Alpi riversando per ore metri di neve sulle montagne e creando non pochi disagi a turisti e residenti. Quasi 10 mila le persone che ieri sono rimaste isolate, dalle valli del Gran Paradiso a quelle del Cervino e del Monte Rosa.
In serata una slavina si è abbattuta su una casa di Sestriere, in Piemonte. La neve, oltre un metro quella caduta nelle ultime 24 ore, ha sfondato porte e finestre del condominio Bellenuove, in via Terzo Reggimento Alpini. Alcune persone, inizialmente intrappolate nella neve, sono poi state tratte in salvo dai soccorritori. I carabinieri hanno evacuato sette famiglie. Nessuno è rimasto ferito. L' edificio si trova a poca distanza dalla provinciale 23 della Val Chisone chiusa al traffico per il rischio slavine.
A Cogne, in Valle d' Aosta la strada regionale è stata sepolta da una mega valanga: un muro di neve e ghiaccio alto 7-8 metri che ha invaso una ventina di metri di carreggiata sotto la frazione di Epinel. Ruspe e mezzi spazzaneve sono al lavoro per aprire un varco. Il paese - un migliaio di abitanti più i turisti - è isolato.
Nelle vicine Rhemes, Valsavarenche e Valgrisenche le strade di accesso sono chiuse per pericolo slavine. Lo stesso a Cervinia, dove è caduto un metro di neve nelle ultime 24 ore e un altro potrebbe accumularsi nei prossimi giorni. Ai piedi della Gran Becca, scuole e impianti di sci restano chiusi.
Quassù sono 5 mila le persone bloccate fino alla revoca del provvedimento. «Non vogliamo dover gestire delle emergenze di notte, per questo abbiamo chiesto di sospendere la viabilità», spiega Giuliano Trucco, membro della Commissione valanghe del Breuil.
A Champoluc, in val d' Ayas, zona del Monte Rosa, sono state sgomberate 110 persone sotto il Monte di Facciabella a rischio valanga: si tratta di una settantina di ospiti di un albergo e di una quarantina di residenti, per cui sono state trovate soluzioni alternative.
Anche la frazione di Antagnod, sempre ad Ayas, è isolata a causa di slavine che sono arrivate a pochi metri dalla strada. La perturbazione proseguirà, in maniera ancora più incisiva, fino a mercoledì.
Gli uffici valanghe di Valle d' Aosta e Piemonte hanno lanciato l' allarme, alzando il livello di allerta al massimo (indice 5 su una scala europea di 5 punti): il pericolo è «molto forte» nelle valli del Gran Paradiso, nelle valli d' Ayas e del Lys, nell' alta Valtournenche, e «forte» nel resto della regione.
Inoltre, l' eccezionalità dell' evento atmosferico può provocare - come si legge nel bollettino nivometeorologico - valanghe. Sono pertanto sconsigliate le attività escursionistiche e scialpinistiche «fuoripista».