ospedale bambin gesu' papa francesco

ALTRA BOMBA IN VATICANO – STA PER PARTIRE UN'AZIONE PENALE PER CORRUZIONE SULLA GESTIONE DELL’OSPEDALE BAMBIN GESÙ: FARI ACCESI SU CONSULENZE PER GLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI (TANTO PER CAMBIARE) FRA CUI UNO DA 32,8 MILIONI DI EURO - IL BILANCIO È STATO SECRETATO E PER EVITARE IL ROSSO SONO STATI USATI 50 MILIONI CHE ERANO IN PARTE DESTINATI A…

 

Alessandro Da Rold per “la Verità”

 

ospedale pediatrico bambin gesu'

Si allargano le inchieste in Vaticano dopo che la polizia pontificia ha iniziato a indagare sulla gestione della segreteria di Stato e le operazioni finanziarie di monsignor Angelo Becciu, attuale presidente della Congregazione per le santificazioni. A quanto risulta alla Verità, il promotore di giustizia di San Pietro sarebbe pronto a far partire un' azione penale per corruzione (ma si ragionerebbe anche sui reati di peculato, truffa e appropriazione indebita) sulla recente gestione dell' Ospedale Bambino Gesù di Roma, già travolto dalle indagini della Procura di Roma e del Vaticano quattro anni fa quando finì alla sbarra l' ex presidente Giuseppe Profiti, condannato poi per abuso d' ufficio per la ristrutturazione dell' attico dell' ex numero uno della segreteria di Stato, Tarcisio Bertone.

giuseppe profiti

 

Proprio nel 2015 papa Bergoglio decise insieme all' attuale segretario Pietro Parolin di nominare alla presidenza dell' ospedale pediatrico romano Mariella Enoc, molto stimata non solo oltre Tevere, ma anche nelle stanze del potere economico italiano, in particolare dall' ex presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti.

 

papa francesco domenico giani

Da più di un anno, però, la situazione al Bambino Gesù ha iniziato a destare preoccupazioni negli uffici della Santa Sede, sia per alcuni investimenti immobiliari non così lungimiranti sia per i conti sempre più traballanti. E questa nuova inchiesta metterebbe nel mirino la gestione del direttore generale Ruggero Parrotto, uscito alla fine di luglio, e considerato molto vicino a Parolin.

IL CARDINALE PAROLIN CON PAPA FRANCESCO

 

Non a caso dall' inizio dell' anno sia Il Fatto Quotidiano sia Il Tempo hanno pubblicato diversi articoli, puntando il dito contro la segretezza dei bilanci e diverse operazioni opache, tra cui quelle fatte dall' Apsa per conto dell' Ospedale. Tra queste ci sarebbero un complesso immobiliare in viale di Villa Pamphili (per 32,8 milioni di euro) e la casa di cura Villa Luisa (15,2 milioni di euro).

 

ospedale pediatrico bambin gesu' 3

A questo si aggiunge la decisione di prendere in affitto Palazzo Alicorni, edificio rinascimentale e lussuosissimo, dove si dovrebbe trasferire parte dell' amministrazione dell' ospedale. Non solo. L' anno scorso - sempre restando in tema di investimenti immobiliari - se ne deve segnalare un altro, quello a Marina di Palidoro, dove dovrebbe sorgere un nuovo padiglione ospedaliero di 5 piani contro cui si sono scagliate le associazioni ambientaliste, anche perché all' interno di una riserva naturale e a pochi metri dal mare.

RUGGERO PARROTTO

 

La presidente Enoc ha sempre difeso le sue scelte in questi anni, ma lo scorso 24 luglio, in occasione del consiglio di amministrazione per la chiusura del bilancio, qualcosa si è incrinato. Il bilancio consolidato non è stato reso pubblico, sul sito c' è solo quello sociale e - secondo indiscrezioni - il saldo positivo sarebbe stato raggiunto solo dopo aver attinto 50 milioni di euro da un tesoretto dove ci sarebbero i Tfr dei dipendenti dell' ospedale: senza questa operazione il rosso sarebbe stato di 33 milioni di euro.

ospedale pediatrico bambin gesu' 1

 

Del resto dopo quel cda è saltata la poltrona di Parrotto, che era diventato direttore generale nel 2017, proprio sotto la presidenza Enoc, che ora ha preso in mano la gestione di tutto l' ospedale e cerca di prendere le distanze dal dirigente uscita.

 

I guai non finiscono qui perché, sempre in assoluto silenzio, Parrotto è stato rimosso anche dall' Idi il 27 settembre, insieme con il suo braccio destro e direttore amministrativo Alessandro Zurzolo. A quanto pare gli investigatori del Vaticano stanno cercando di fare chiarezza non solo sulle relazioni tra Becciu e il Bambino Gesù, ma anche sulle società di consulenza usate dall' Apsa per le operazioni immobiliari.

 

beatrice lorenzin

Come ha riportato anche Il Fatto Quotidiano, risultano tre fatture da 1,5 milioni di euro pagate dall' ospedale alla Ad Tesciuba, società di consulenza dove amministratore unico è Elio Tesciuba, figlio di Shalom Tesciuba, fondatore della Sinagoga di Monteverde e storico leader degli ebrei libici in Italia. A questo si aggiunge un altro dettaglio su cui le indagini stanno cercando di fare luce. I rapporti che sono intercorsi tra il ministero della Sanità a trazione Pd - quando era diretto da Beatrice Lorenzin - e proprio il Bambin Gesù.

 

ospedale pediatrico bambin gesu' 2

Il punto di collegamento è Emanuele Calvario, ex segretario particolare del ministro e ora responsabile partnership e programmi di innovazione sociale presso ospedale pediatrico, dato anche lui in uscita. Del resto ogni anno piovono sul Bambino Gesù 193 milioni di euro dalle regioni come rimborso per le prestazioni sanitarie in convenzione. A questi se ne aggiungono altri, sempre di stanziamento statale. Eppure il bilancio consolidato non c' è e il direttore amministrativo Giuseppe Melone si è rifiutato di firmarlo. Ora papa Francesco vuole fare chiarezza, evitando che a rimetterci sia uno dei fiori all' occhiello del sistema ospedaliero italiano.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…