CORNUTO E MAZZIATO – IN PIENO CENTRO A COSENZA UN VENDITORE AMBULANTE STRANIERO È STATO COLPITO CON UN CEFFONE IN PIENO VOLTO DA UN ITALIANO CHE AVEVA RUBATO UN PAIO DI CUFFIETTE DALLA SUA BANCARELLA - HA RICEVUTO UNO SCHIAFFO COSÌ FORTE DA FARLO STRAMAZZARE AL SUOLO – LA SCENA È STATA RIPRESA CON UNO SMARTPHONE TRA LE RISATE DEI PRESENTI – IL POVERETTO PICCHIATO STAVA PROVANDO A FARSI RESTITUIRE LE CUFFIETTE... - VIDEO
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Valerio Salviani per www.leggo.it
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Un aggressione in pieno centro, a Cosenza. La vittima è un venditore ambulante straniero, colpito da un ragazzo italiano con un ceffone. Uno schiaffo così forte da farlo stramazzare al suolo. La scena viene ripresa con uno smartphone, tra le risate (fuori luogo) e l'incredulità dei presenti, e finisce sui social scatenando la polemica. L'episodio risale alla mattina del 19 agosto ed è avvenuto in corso Mazzini.
Cosa è successo
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Il video dura pochi secondi, ma chiarisce bene la dinamica dell'accaduto. L'ambulante straniero corre dietro al ragazzo con una bottiglia di plastica in mano per farsi ridare un paio di auricolari, che il giovane aveva presumibilmente preso dalla sua bancarella pochi attimi prima (scena non ripresa, ndr). «Che ca**o fai… che ca**o fai…?! Non rubare, dammi gli auricolari», urla. Quando il giovane si ferma, lo straniero che lo stava inseguendo gli finisce addosso, così i due si ritrovano faccia a faccia.
Il venditore ambulante chiede che gli auricolari (ben visibili tra le mani del ragazzo) gli vengano restituiti. Mentre chi riprende con lo smartphone ride in sottofondo, la situazione degenera. «Che stai facendo? Che stai facendo?», gli dice l'italiano, che di punto in bianco gli rifila un schiaffo in pieno volto, che fa stramazzare l'ambulante al suolo. Il video si interrompe. La polizia ha avviato un'indagine e ha acquisito le immagini per valutare l'accaduto.
«Non sono razzista»
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Poche ore dopo, il giovane protagonista del gesto (si chiama Emanuele), si è giustificato sui social con un video messaggio: «Quello che ho fatto è stata una leggittima difesa», spiega il ragazzo. «Sono pronto a chiedere scusa, ma scusa di cosa? Sono stato aggredito, sono io la vittima, non lui», dice. «Da vittima sono diventato aggressore, solo perché ho le palle e gli ho dato uno schiaffo».
Poi, un messaggio al sindaco, che l'ha definito «razzista»: «Lo sai chi sono, se hai le palle vienimi a prendere, così vediamo chi è razzista. A me a Cosenza mi vogliono bene tutti, che siano bianchi, neri, rossi o gialli. Fosse stato tuo figlio l'avresti chiamato razzista?», ha concluso.
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