la lettera del turista americano rapinato a venezia

“SONO MALATO E STO PER MORIRE” - A VENEZIA UN TURISTA AMERICANO VIENE RAPINATO E POI SCRIVE UN MESSAGGIO AI LADRI CHE GLI HANNO PORTATO VIA TUTTO: “NON ERA UNA VACANZA QUALSIASI, ERA IL MIO ULTIMO VIAGGIO: SONO MALATO TERMINALE” - ''PREGO PER TE AFFINCHÉ TU TI ALLONTANI DA QUESTO PECCATO CHE FERISCE LE PERSONE INNOCENTI. TI PERDONO”

Eleonora Biral per www.corriere.it

 

LA LETTERA DEL TURISTA AMERICANO RAPINATO A VENEZIA

«Sono malato di cancro e sto per morire. Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie». Michael Veley è un turista americano che durante una visita a Venezia è stato borseggiato. I ladri gli hanno portato via tutto. Soldi, ma soprattutto la carta di credito e i documenti. Un episodio spiacevole che gli ha rovinato il soggiorno.

 

Non una vacanza qualsiasi, visto che sta combattendo contro una malattia e che aveva scelto la città lagunare per godersi dei momenti indimenticabili insieme alla consorte. Dopo aver denunciato il furto, Michael Veley ha scritto una lettera che ha consegnato alle forze dell’ordine. Una lettera indirizzata a chi gli ha portato via il portafogli durante un viaggio in vaporetto. È proprio questo uno dei luoghi prediletti dai borseggiatori, che sono decine e arrivano da tutte le città d’Italia. Approfittano della folla per derubare i turisti.

VENEZIA TURISTI

 

Spesso sembrano insospettabili perché tra loro ci sono donne incinte e ragazzini, anche di dodici anni. «So che probabilmente non leggerai questo testo e non te ne importerà neanche nulla — ha scritto Veley nella lettera, rivolgendosi al ladro —. Noi siamo arrivati nella tua bellissima città il 14 luglio, alle 14. Sul vaporetto numero 1 sono diventato la tua prossima vittima».

 

VENEZIA TURISTI

Il furto, dunque, è avvenuto all’inizio del soggiorno della coppia nel capoluogo lagunare. «Mi hai lasciato senza soldi e senza carta di credito — ha aggiunto il turista americano —. Immagina anche solo per un istante quello che questo causa alla tua vittima». Ma, per i borseggiatori, derubare gli ignari turisti è un vero e proprio mestiere. Sono abili, attenti, conoscono i volti degli appartenenti alle forze dell’ordine. Michael Veley ha sporto denuncia al posto interforze di piazza San Marco. «Ho pregato per perdonarti e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti — ha concluso nella lettera —. Ti perdono».

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