VI RICORDATE DI ANDREW TATE, L’EX CAMPIONE MONDIALE DI KICKBOXING, SOTTO PROCESSO IN ROMANIA PER STUPRO, TRATTA DI ESSERE UMANI E ASSOCIAZIONE A DELINQUERE? L’EX SPORTIVO DIVENTATO INFLUENCER HA PERSO UN PROCESSO PER FRODE FISCALE IN GRAN BRETAGNA: IL TRIBUNALE HA AUTORIZZATO LA POLIZIA A SEQUESTRARE PIÙ DI 2,4 MILIONI DI EURO DAL SUO CONTO E DA QUELLO DEL FRATELLO TRISTAN, CON L’ACCUSA DI NON AVER PAGATO TASSE SUGLI OLTRE 25 MILIONI DI REDDITO PERCEPITI IN OTTO ANNI E…
(ANSA) - L'ex campione mondiale di kickboxing nonché controverso influencer Andrew Tate e il fratello Tristan, già sotto processo in Romania per stupro, oltre che per tratta di esseri umani e associazione a delinquere, hanno perso alla Westminster Magistrates' Court di Londra un procedimento civile per frode fiscale. Il tribunale britannico ha così autorizzato la polizia a sequestrare più di 2 milioni di sterline (2,4 milioni di euro) dai conti dei due fratelli a fronte dell'accusa di non aver pagato tasse sui 21 milioni di pound (25,4 milioni di euro) di reddito che hanno percepito per le attività su internet tra il 2014 e il 2022.
Era stata la polizia del Devon e della Cornovaglia ad avanzare la richiesta di sequestro su sette conti bancari dei fratelli Tate che erano stati congelati in seguito alle prove emerse di frode fiscale. Dalla Romania, dove Andrew Tate si trova col fratello in attesa di conoscere gli sviluppi del suo procedimento penale, l'influencer ha preso di mira il verdetto definendolo un "attacco coordinato" nei suoi confronti. In una precedente udienza, Sarah Clarke, rappresentante legale della polizia inglese, aveva citato un video pubblicato online da Tate in cui l'influencer diceva: "Quando vivevo in Inghilterra mi rifiutavo di pagare le tasse".
Il denaro proveniva da prodotti venduti online e dal sito OnlyFans, popolare nel settore dell'intrattenimento per adulti. L'ex campione di kickboxing si era trasferito col fratello in Romania anni fa dopo aver avviato un'attività di webcam nel Regno, anche per evitare i problemi legali che comunque si sono ripresentati. I due fratelli rischiano di subire una condanna fino a 10 anni da parte di un tribunale di Bucarest e pende su di loro anche la richiesta di estradizione nel Regno, dove li attendono altre accuse e casi legali.