VI RICORDATE DI SATNAM SINGH, IL BRACCIANTE LASCIATO MORIRE DISSANGUATO DAI CAPORALI DOPO CHE IL SUO BRACCIO E' RIMASTO INCASTRATO IN UN MACCHINARIO AVVOLGINASTRO? PER LA SUA MORTE, È STATO ARRESTATO IL SUO DATORE DI LAVORO, RENZO LOVATO: L’UOMO, CHE PER GIUSTIFICARSI DISSE CHE IL 31ENNE “AVEVA COMPIUTO UNA LEGGEREZZA”, È ACCUSATO DI INTERMEDIAZIONE ILLECITA DI MANODOPERA E SFRUTTAMENTO DEL LAVORO – IL FIGLIO ANTONELLO LOVATO È IN CARCERE DA LUGLIO CON L’ACCUSA DI OMICIDIO VOLONTARIO CON DOLO EVENTUALE…
Estratto dell’articolo Corrado Zunino per “la Repubblica”
Hanno arrestato il “capo”. Altre volte, i braccianti indiani, lo chiamavano “la persona anziana”. Era lui che alle sei di mattina attendeva davanti alla villa coloniale i lavoratori, giunti in bici.
[…] Renzo Lovato, 65 anni, annotava le ore e distribuiva le paghe, il dieci del mese. «Una volta ci ha tolto 30 euro perché, diceva, eravamo stati troppo lenti», ha raccontato l’ultimo Singh salito dal Punjab. Di nome fa Baljeet.
C’è un altro arresto per l’omicidio di Satnam Singh, 30 anni, giunto in Italia traversando a piedi la Croazia.
La tarda mattina dello scorso 17 giugno ha lasciato un braccio in un macchinario avvolginastro, definito dal gip «artigianale e privo di qualsiasi dispositivo di protezione». È morto — anche per dissanguamento — due giorni dopo. Il “capo”, allora, commentò: «Mio figlio gli aveva detto di stare attento, Satnam se l’è andata a cercare».
Per il figlio Antonello, 39 anni, il gip della Procura di Latina ha ribadito il carcere, oggi è detenuto a Frosinone. Entrambi sono considerati «persone di rilevante pericolosità sociale».
Le testimonianze di sette braccianti — tutti indiani — sono univoche nel delineare «le condizioni di totale sfruttamento e approfittamento dello stato di bisogno» che ogni giorno si viveva nei campi di Borgo Santa Maria e Borgo Sabotino, suburbi dell’Agro Pontino ruotanti attorno a Latina, bonificati dai coloni del Nord Italia negli anni Trenta.
Il racconto dei braccianti a cottimo, a partire dalla compagna di Satnam, Soni Soni, hanno rivelato: «I bagni chimici dell’azienda erano lontani dai luoghi della raccolta, i bisogni li facevamo nei campi». Sempre nei campi i lavoratori pranzavano, «con quello che ci portavamo da casa».
Nell’impresa Lovato si lavora 8-9 ore al giorno sette giorni su sette da maggio a ottobre. Tra quattro e cinque ore, invece, nel periodo autunno- primavera. La paga è di 5,5 euro l’ora, di recente cresciuta a sei. «Per quelle mansioni», scrivono i giudici, «gli accordi sindacali per operai agricoli e florovivaisti prevedono oltre dieci euro ogni ora».
Satnam e compagni guadagnavano 1.400 euro al mese con la bella stagione, 700 nel periodo freddo.
[…] Gli straordinari dai Lovato non vengono retribuiti: «Le condizioni di lavoro sono degradanti», chiude l’ordinanza.
[…] A volte Antonello Lovato urlava contro i braccianti, «ma non ci ha mai picchiati». Il padre Renzo non ha aiutato gli inquirenti a trovare il cellulare del figlio, ma con lui ha lavato il furgone sporco del sangue di Satnam, quel pomeriggio. «Esiste il pericolo di inquinamento probatorio » da parte di Renzo: «Può intimorire le persone già escusse, può indurle a cambiare versione in favore degli indagati».
Il vecchio Lovato, sostiene la procura, «ha mostrato spregiudicatezza nell’adoperarsi per una massiva cessione dei beni al fine di agire indipendentemente da qualsiasi sequestro». […]
Se i sette braccianti indiani erano pagati all’ora, i due italiani erano, invece, regolarmente assunti.
RENZO LOVATO - TITOLARE DELL AZIENDA AGRICOLA DOVE E MORTO SATNAM SINGHRENZO LOVATO - TITOLARE DELL AZIENDA AGRICOLA DOVE E MORTO SATNAM SINGHSATNAM SINGH - VIGNETTA BY MILITANZA GRAFICASatnam Singh - lavoratore indiano morto dopo l amputazione del bracciorenzo lovato satnam singh