![slay app gentile](/img/patch/01-2023/slay-app-gentile-1784411_600_q50.webp)
VI SIETE STUFATI DELLA BILE CHE TUTTI I GIORNI LE PERSONE RIVERSANO SUI SOCIAL? SCARICATEVI “SLAY” – È UN’APP TEDESCA CHE SI POTREBBE TRADURRE IN “NIENTE CRITICHE, SOLO COMPLIMENTI” E ATTUALMENTE HA 200MILA ISCRITTI – LA PIATTAFORMA SERVE A FARE DEI COMPLIMENTI ANONIMI ALLE ALTRE PERSONE CHE POSSONO RICAMBIARE ANONIMAMENTE – MA C’È VERAMENTE BISOGNO DI UN APP DI QUESTO GENERE PER SPENDERE UNA BUONA PAROLA PER UNA PERSONA?
Estratto dell’articolo di Assia Neumann Dayan per “la Stampa”
Se i social fossero buoni, di cosa parleremmo? Moriremmo tutti di noia? Ci rimarrebbe solo da andare in giro a tirare pugni contro al muro perché non possiamo più anonimamente sfogare la nostra rabbia contro il sistema, lo Stato, la suocera, i colleghi di lavoro, i medici, Soros, comodamente seduti sul divano?
«Slay» è una app tedesca, che potremmo tradurre con «niente critiche, solo complimenti».
È stata lanciata l'anno scorso, a quattro giorni dal suo lancio era al primo posto delle app più scaricate in Germania, attualmente conta 250 mila iscritti. Si legge sul sito che Slay è stata creata volutamente per diffondere amore e positività in modo divertente. Funziona così: agli iscritti vengono fatte vedere 12 domande a cui si deve rispondere, facendo un complimento in anonimo a un'altra persona, che è un amico, un conoscente, un compagno di classe, comunque qualcuno che conosci. Così come i complimenti li fai, allo stesso modo li ricevi. Almeno si spera, se no i buoni propositi vanno a farsi benedire.
Slay si è posta come obiettivo quello di fare in modo che gli utenti possano sentirsi liberi di fare complimenti ad amici e parenti in maniera onesta, perché anonima. […].
[…] Questa app è dichiaratamente pensata per gli adolescenti (anche se, secondo me, sarebbe più terapeutica per gli ultraquarantenni): l'impatto dei social sulla vita dei ragazzi e delle ragazze è lo stesso che avere una bomba sotto al tavolo. Sappiamo che c'è la bomba, vediamo che c'è l'innesco, sappiamo che esploderà, nessuno dei protagonisti è preparato, nessuno dei presenti è un artificiere, e guardiamo la bomba rimanere lì.
[…] Mi ricordo, anni fa, che era saltato fuori «Hatebook», che era Facebook, ma cattivo. Non ha mai avuto successo perché anche Facebook ben presto è passato al lato oscuro: gruppi di complotti, consigli legali, mamme contro il sistema, medici contro la medicina, casalinghe contro la democrazia, politici contro la politica. Twitter, perlomeno, usa meno parole, ma pure lì son tutti cattivi, pure i buoni. In Italia Slay non è ancora disponibile, ma come diceva Hitchcock, teorico della bomba sotto al tavolo: «Non c'è terrore nello sparo, ma solo nell'anticipazione di esso».