johnson & johnson

VI SIETE VACCINATI CON JOHNSON & JOHNSON? PREPARATE IL BRACCIO - TRA DOMANI E DOPODOMANI ARRIVERÀ IL VIA LIBERA DELL'AIFA PER LA SECONDA DOSE, CHE SARÀ PFIZER OPPURE MODERNA - NON CI SARANNO LIMITAZIONI D'ETÀ, PERCHE' IL "BOOSTER" VIENE RITENUTO NECESSARIO PER TUTTI - GLI ITALIANI COINVOLTI SONO 1,5 MILIONI - PER LA TERZA DOSE AGLI UNDER 60 BISOGNERA' INVECE ASPETTARE IL 2022, ANCHE SE IL LAZIO CHIEDE...

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

Il via libera di Aifa è atteso per domani o dopodomani, i due giorni fissati per la riunione della Commissione tecnico scientifica dell'agenzia del farmaco: arriverà il sì alla seconda dose per coloro che sono stati immunizzati con Johnson&Johnson (vaccino a vettore virale che prevede una sola iniezione).

 

In linea con quando già deciso dalla Spagna, la seconda dose offerta al milione e mezzo di italiani a cui è stato somministrato J&J, sarà con un vaccino a mRna, dunque Pfizer o Moderna. Non ci saranno limitazioni di età, perché il booster viene ritenuto necessario per tutti: almeno questa è la decisione già presa dalle autorità sanitarie della Spagna, dove le somministrazioni cominceranno il 15 novembre.

 

E la terza dose per tutti gli altri, cioè i vaccinati con doppia dose di AstraZeneca, Pfizer e Moderna? Attualmente possono riceverla solo gli over 60 (oltre alle persone fragili). Non c'è però l'assalto ai centri vaccinali per il booster, anche se spesso ogni giorno si fanno più terze dosi che prime e seconde, in quanto lo zoccolo duro di chi rifiuta il vaccino appare consolidato e viene eroso molto lentamente.

 

ACCELERARE

Vaccini

L'assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato, chiede di rimuovere subito il limite dell'età per le terze dosi: «Sembra scontato che dopo gennaio si deciderà di aprire a tutti, ma mi chiedo che senso abbia aspettare. In vista dell'inverno dobbiamo alzare il più possibile il muro di protezione.

 

Le dosi non ci mancano, allora perché attendere il 2022? Il punto di riferimento devono essere i sei mesi di distanza dalla seconda dose. Applicando quel principio, si privilegeranno comunque i più anziani, visto che sono stati i primi ad essere stati vaccinati».

 

pfizer moderna

Altro nodo è quello degli insegnanti delle scuole: formalmente anche per loro vale il principio degli over 60, ma visto che molti sono stati immunizzati nella prima fase della campagna vaccinale, esiste il rischio che la loro protezione dall'infezione stia scemando. Ieri la Campania ha annunciato che ha deciso di accelerare con la terza dose ai docenti, superando dunque le indicazioni del Ministero della Salute. Il ministro Speranza però per ora è molto prudente: «Sulla terza dose per tutti decideremo insieme alla comunità scientifica. Per ora proteggiamo i più fragili».

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA