barchino libia

“LA LIBIA NON E’ UN LUOGO SICURO” – LA VIDEO-DENUNCIA DI MEDICI SENZA FRONTIERE: “UN BARCHINO CON UNA CINQUANTINA DI MIGRANTI È STATO INTERCETTATO NEL MEDITERRANEO CENTRALE DALLA SEDICENTE GUARDIA COSTIERA LIBICA. DOPO IL TRASBORDO DELLE PERSONE L’IMBARCAZIONE È STATA INCENDIATA E I NAUFRAGHI RIPORTATI INDIETRO. IL RIMPATRIO FORZATO DELLE PERSONE IN LIBIA È PURTROPPO UNA PRATICA COMUNE NEL MEDITERRANEO CENTRALE CON IL SUPPORTO DELL’ITALIA E DELL’EUROPA” – VIDEO

 

 

Da https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/08/libici-intercettano-50-migranti-in-mare-incendiano-limbarcazione-e-li-riportano-indietro-la-video-denuncia-di-msf/7188135/

 

 

Barchino Libia

Un barchino con una cinquantina di migranti è stato intercettato nel Mediterraneo centrale dalla sedicente Guardia costiera libica. Dopo il trasbordo delle persone l’imbarcazione è stata incendiata e i naufraghi riportati indietro. Lo denuncia Medici senza frontiere, postando la foto e il video di una barca in fiamme da cui si alza una colonna di fumo nero e spiegando che stamani il team della Geo Barents “ha assistito a un respingimento della Guardia costiera libica in acque internazionali di un imbarcazione su cui viaggiavano circa 50 persone”. 

 

(...)

 

GUARDIA COSTIERA LIBIA 14

 “Successivamente è arrivata una nave della sicurezza costiera libica – spiegano da Msf – Prima del nostro arrivo, il nostro team ha visto del fumo alzarsi all’orizzonte, con un’altra barca avvolta dalle fiamme. L’intercettazione, il rimpatrio forzato delle persone in Libia è purtroppo una pratica comune nel Mediterraneo centrale con il supporto dell’Italia e dell’Europa. Nel 2017 l’Italia ha firmato un memorandum d’intesa sulla migrazione con la Libia. Da allora – conclude l’ong – Italia ed Europa aiutano la Guardia costiera libica a migliorare la propria capacità di sorveglianza marittima, fornendo sostegno finanziario e risorse tecniche”.

Barchino Libia

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