LA VILLA DI ANGELUCCI A FREGENE ASSALTATA DAI BANDITI: SI TEMEVA UN POSSIBILE SEQUESTRO DI PERSONA, MA L’IMPRENDITORE NON C’ERA
Rinaldo Frignani per "Corriere.it"
Hanno pianificato il colpo con cura. Ma forse pensavano che nella villa ci fossero i proprietari. Non era così, e i banditi che mercoledì sera hanno assaltato l'abitazione dell'imprenditore abruzzese Antonio Angelucci, deputato Pdl e «re» della sanità privata del Lazio, si sono dovuti «accontentare» di una Ferrari 458 rossa e di alcuni gioielli. Una rapina dai contorni inquietanti anche perché avvenuta alle 22 nel centro di Fregene.
BANDITI INCAPPUCCIATI - L'allarme è scattato quando un vicino di casa ha notato i banditi incappucciati che si aggiravano nella villa degli Angelucci in via Nervi, nella zona residenziale della località balneare. Il timore che all'interno ci fosse una donna con una bimba in ostaggio dei rapinatori ha fatto partire il dispositivo di sicurezza delle forze dell'ordine, intervenute in forze a Fregene. All'arrivo di carabinieri e polizia però il commando si era già allontanato con la Ferrari e con un'altra vettura, una Golf nera, con la quale erano arrivati i rapinatori.
BIMBA DI 4 ANNI - Vittime della serata di paura sono state una baby sitter e una delle guardie giurate che si occupano della sicurezza dell'esponente politico. Il vigilante è stato picchiato, disarmato e incatenato. Anche la baby sitter è stata malmenata dai banditi che l'hanno poi rinchiusa in uno stanzino.
La donna - una romena - ha raccontato che i rapinatori potevano essere connazionali. In casa c'era anche la figlia di quattro anni del deputato che i balordi non hanno trovato. Per questo non si esclude che volessero tentare un sequestro di persona. Poi però due di loro sono saliti sulla Ferrari e sono fuggiti. I complici hanno fatto lo stesso qualche istante più tardi con la Golf.
IL DEPUTATO - Le ricerche sono scattate immediatamente, sia sul litorale sia verso Roma, ma non hanno dato esito. Proprietario di 25 cliniche, fondatore della Tosinvest ed editore, il deputato è salito agli onori della cronaca anche alla fine di giugno per essere stato indagato per truffa e falso in un'inchiesta legata proprio ai contributi sull'editoria.
Ma dopo la rapina di ieri sera a Fregene, fra i villeggianti e i residenti fissi, c'è preoccupazione. Ai furti in abitazione, sempre più frequenti, si aggiungono ora irruzioni serali a mano armata.
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