asilo bankitalia maestro arrestato

‘QUEL MAESTRO CHIEDEVA COSE STRANE A MIA FIGLIA…’ - DOPO L' ARRESTO PER VIOLENZA SESSUALE SU ALCUNE BAMBINE, SI CERCA DI FAR LUCE SULLE RELAZIONI DEL MAESTRO D' INGLESE DELL’ ASILO ROMANO DI BANKITALIA - L' UOMO, DI ORIGINE TANZANIANA, HA SOLO 25 ANNI E TITOLI PROFESSIONALI NON ADEGUATI AL PRESTIGIO DELL' ISTITUTO – L’INTERROGAZIONE DEI 5 STELLE CHE PUNTA IL DITO SUL “SILENZIAMENTO” DELLA VICENDA

Francesco Bonazzi per la Verità

asilo bankitalia

 

 

Un ragazzo sbucato come dal nulla, con un curriculum a dir poco lacunoso, niente laurea e un certificato da 120 ore con cui insegnava inglese ai figli del prestigioso asilo romano di Bankitalia.

 

Come abbia fatto Jonathan Trupiano, il venticinquenne del cui arresto per violenza sessuale su alcune bambine ha scritto ieri La Verità, ad arrivare in una struttura come la Casa dei Bambini Montessori del Mandrione, al momento è davvero un mistero. Ed è quello che stanno cercando di capire polizia e carabinieri, visto che le immagini delle telecamere nascoste, purtroppo, sembrano più che sufficienti per sostenere l' accusa in processo. Mentre un' interrogazione parlamentare dei 5 stelle punta il dito sul «silenziamento» della vicenda, almeno fino a ieri.

 

abusi minori asilo bankitalia

L' arresto infatti è di martedì scorso e la custodia cautelare del giovane è stata confermata venerdì dal gip Clementina Forleo, che ha negato gli arresti domiciliari proprio per la gravità dei filmati, che riguardano una bambina.

 

Ma purtroppo tutto è partito grazie ad almeno due diverse famiglie, con le mamme che sono andate alla polizia a fare denuncia. La faccenda è stata tenuta nascosta, inizialmente, perché era necessario piazzare le microcamere nell'«atelier di inglese», come la brochure dell' istituto chiama i locali che erano affidati a quel giovane «maestro» di passaporto italiano, ma originario della Tanzania, di carnagione olivastra e dal bel sorriso. Sono bastati pochi giorni per incastrarlo e martedì scorso è stato arrestato dalla polizia di Stato con la massima discrezione, tanto che la stragrande maggioranza dei genitori (gli allievi dell' asilo sono circa 150) non ha saputo nulla per giorni.

carabinieri

 

Probabile che il riserbo sia stato mantenuto dagli inquirenti anche per ultimare con tranquillità il «censimento» delle possibile vittime di Jonathan Trupiano, ma in casi simili, di solito, si ha meno «riguardo». La notizia delle manette e il nome della scuola escono sempre. Le cautele dovute al rispetto dei minori riguardano l' omissione dei particolari morbosi e, ovviamente, le generalità. Ma qui, per una volta, le cautele sembrano dirette non solo al buon nome della Banca d' Italia, ma all' arrestato. E forse, se avesse ottenuto i domiciliari, non si sarebbe saputo mai nulla.

 

Adesso, della vicenda si stanno occupando anche i carabinieri (che tra l' altro hanno competenza sulle sedi della Banca d' Italia) e, come detto, gli inquirenti stanno cercando di capire come ha fatto quel ragazzo a entrare nell' asilo che dal 1971 si prende cura dei figli dei dipendenti di Via Nazionale. Trupiano risulta infatti in possesso solo di un certificato d' insegnamento dell' inglese Tefl international, conseguito nel giugno 2012, ovvero a 19 anni, dopo un corso di quattro settimane da 120 ore e con votazione «B» (i livelli sono «A, «B» e «C»). Il corso lo ha sostenuto al quartiere Prati, ma la società che ha emesso il certificato ha sede in Thailandia, a Phuket. All' asilo di Bankitalia, Jonathan ha cominciato a lavorare nel 2015, ma intanto aveva aperto un sito internet attraverso il quale offriva corsi di inglese per bambini da 3 a 15 anni, spiegando di essere particolarmente versato nell' insegnamento «attraverso il divertimento» (come sotto forma di gioco pare perpetrasse gli abusi). Tutto da verificare, al momento, il flusso della sua piccola clientela e se almeno con essa si sia comportato correttamente.

ABUSI BAMBINI

 

E mentre la preside dell' istituto, ieri, in un' assemblea con i genitori ha sostenuto che «non è successo niente», il fatto che quest' asilo non sia un asilo qualunque, ma della Banca d' Italia, non è sfuggito al Movimento 5 stelle. I deputati Daniele Pesco, Elio Lannutti e Primo Di Nicola, letta La Verità, hanno immediatamente presentato un' interrogazione parlamentare urgente al ministero dell' Istruzione e a quello degli Affari esteri (Jonathan Trupiano ha doppio passaporto) stigmatizzando che «a un giudizio assai sommario, forse anche per la giovane età», Jonathan non sembra avere «un curriculum commisurato a un ente educativo tanto prestigioso».

CARABINIERI

 

Dopo di che, l' affondo sull' istituto guidato da Ignazio Visco: «Vorremmo sapere se risponde al vero che la Banca d' Italia, come nella sua tradizionale gestione omertosa del credito e del risparmio, al contrario di tanti altri scandali non meno gravi e che hanno per vittime sempre i bambini, abbia silenziato una vicenda sconcertante, che vede coinvolti i figli dei propri dipendenti». Non solo, ma i tre deputati ipotizzano che «la coltre di silenzio assoluto doveva forse passare anche attraverso la concessione degli arresti domiciliari».

 

 

QUEL MAESTRO DICEVA COSE STRANE

 

Rory cappelli per la Repubblica – Roma

 

Nella materna di Bankitalia. Le mamme: " Così abbiamo denunciato le molestie, poi i carabinieri hanno messo le telecamere" Hanno l' aria stravolta le mamme e i papà che arrivano per riprendere i loro figli alla scuola dell' infanzia Montessori di largo Trabia, al Tuscolano, una struttura molto bella, circondata dal verde, messa a disposizione dei suoi dipendenti dalla Banca d' Italia. Il 20 marzo il maestro che dall' ottobre del 2017 insegnava inglese ai loro bambini, Jonathan T., 25 anni, è stato arrestato per « atti sessuali con minore » .

 

Alcuni, nonostante fossero coinvolti i figli, non ne sapevano niente e di niente si erano accorti. L' hanno appreso ieri mattina, a una riunione convocata in un centro sportivo con un WhatsApp che invitava « i genitori dei partecipanti al corso di inglese a una riunione urgente con l' arma dei carabinieri». «Sono scioccata che altro posso dire?» sussurra una mamma, capelli castani, occhiali, aria distrutta, in auto davanti alla scuola. «La mia bambina era diventata strana, mi sono confrontata con altri genitori ma non sapevamo cosa pensare: poi ci sono stati dei dettagli, dei racconti che ci hanno gelato. E abbiamo denunciato».

 

abusi minori

Un' altra signora entra nel bar della piazza in lacrime e racconta che sì, «le indagini sono partite da alcuni di noi e dai racconti dei nostri figli sulle attenzioni di questo insegnante, che chiedeva loro, per esempio, di mettergli le mani in tasca. E altre cose che neanche riesco a riferire » . A metà marzo sono state piazzate telecamere nella struttura. E in un solo giorno Jonathan T. avrebbe abusato di 14 bambini, tutti scelti tra i più piccoli. « Sono state attive un solo giorno » dice un padre. « Poi i carabinieri l' hanno portato via. Ma nei 5 mesi precedenti all' installazione delle telecamere che cosa ha fatto? E a chi?». L' insegnante avrebbe preso nel 2012 il suo certificato per insegnare l' inglese - 120 ore in 4 settimane in cui avrebbe imparato a pianificare le lezioni, gestire una classe, creare materiale, inventare giochi - per mille euro, in una scuola che ha sede a Pukhet, in Thailandia, e succursali un po' ovunque, anche a Roma.

elio lannutti

 

Una scuola che garantisce un impiego sicuro perché l' Italia, e in particolare Roma, «ha un fiorente mercato del lavoro per insegnanti di inglese». Oggi ci sarà una riunione tra i dipendenti e Banca d' Italia che però già ieri, in un comunicato, specificava che l' Opera Nazionale Montessori, «in base al contratto di appalto, assume tutte le responsabilità inerenti alla gestione delle strutture e del personale addetto » . Invitando « a sospendere dall' insegnamento la persona in questione e a impedirne l' accesso nei locali della scuola».

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…