coronavirus new york-1

IL VIRUS CI PRENDE PER IL COAGULO – IL COVID-19 PUÒ PROVOCARE GRAVI ICTUS ANCHE AI GIOVANI? L’ALLARME ARRIVA DA NEW YORK DOVE NELLE ULTIME TRE SETTIMANE SONO RADDOPPIATE LE PERSONE ARRIVATE CON COAGULI DI SANGUE NEL CERVELLO CHE NON SI ERA ACCORTA DI ESSERE MALATA – ANCHE UNO STATO CONFUSIONALE O CONVULSIONI POSSONO ESSERE SINTOMO DELL’INFEZIONE…

 

 

 

Silvia Turin per www.corriere.it

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 5

 

È allarme negli Usa per giovani o persone di mezza età morti per ictus positivi al coronavirus, gente che non si era nemmeno accorta di essere malata. Lo racconta il Washington Post in un articolo che parte dalla situazione al Mount Sinai Beth Israel Hospital di Manhattan che lamenta una carenza di medici per curare tutti i pazienti con ictus, tutti tra i 30 e i 40 anni e tutti infettati dal coronavirus .

ictus 5

 

Pazienti molto giovani

J MOCCO - MOUNT SINAI HOSPITAL

J Mocco, direttore del Mount Sinai’s Cerebrovascular Center, ha dichiarato che il numero di pazienti arrivati con coaguli di sangue nel cervello è raddoppiato durante le tre settimane dell’ondata di Covid-19. Più della metà erano positivi, giovani e per lo più senza fattori di rischio. In una lettera che sarà pubblicata sul New England Journal of Medicine la prossima settimana, il team del Mount Sinai espone in dettaglio cinque casi studio di giovani pazienti che hanno avuto un ictus di 33, 37, 39, 44 e 49 anni.

 

J MOCCO - MOUNT SINAI HOSPITAL1

Le analisi suggeriscono che questi pazienti hanno sviluppato il tipo più mortale di ictus “da occlusione dei grandi vasi”, che colpisce persone di età media di 74 anni. Sembrerebbe essere collegato al problema di coaguli di sangue che il virus provoca in tutto il corpo. Un coagulo iniziato nei polpacci potrebbe migrare verso i polmoni, causando un blocco chiamato embolia polmonare, coaguli vicino al cuore possono causare un attacco di cuore (altra causa di morte nel Covid-19), un coagulo sopra al cuore probabilmente andrebbe al cervello.

 

Sintomi neurologici nel 36% dei pazienti

mount sinai hospitalcoronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 4

«Anche uno stato confusionale o le convulsioni possono corrispondere ad altrettante manifestazioni dell’infezione da nuovo coronavirus, che può esordire anche così. In tante città del nord sono state attivate delle unità “Neuro-Covid-19”», scrive il Policlinico Gemelli (QUI il testo completo) in un articolo che si occupa di questo tema grazie al professor Paolo Calabresi, Ordinario di Neurologia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore della UOC di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Nel pezzo si legge la conferma dell’interessamento del cervello da parte del virus: «Uno studio cinese sostiene che sintomi neurologici (eventi cerebro-vascolari, alterazioni dello stato di coscienza e alterazioni muscolari) sono presenti nel 36% dei pazienti con infezione da coronavirus. I sintomi neurologici nei pazienti Covid-positivi possono manifestarsi come ictus nel 6% dei casi (il virus influenza profondamente i meccanismi della coagulazione), come alterazioni dello stato di coscienza (confusione, stato soporoso, ecc) nel 15% e come danno muscolare nel 19%. Altri pazienti presentano uno strano e persistente formicolio alle mani e ai piedi (acroparestesia) e sintomi da encefalite».

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 6ictus 8

 

Ictus, convulsioni, delirio

La maggior parte dei quadri di COVID-19 con interessamento neurologico sembrano attribuibili alla tempesta citochinica, cioè al meccanismo base di azione descritto per il Covid-19 che, nei casi gravi, scatena una reazione esagerata e fuori controllo del sistema immunitario che provoca i danni peggiori: dalla sindrome da distress respiratorio acuto, alle miocarditi. Ictus, convulsioni, delirio sono tra i sintomi registrati in diversi casi clinici nel mondo e anche in Italia. Proprio su questo fronte all’ospedale Civile di Brescia è stato aperto un centro Neuro-Covid attivo dallo scorso 23 marzo e che ospita degenti che hanno avuto sintomi da disturbi mentali, crisi epilettiche o forti mal di testa e sono risultati positivi al virus. Gli scienziati che hanno studiato la Sars avevano visto che il virus poteva infiltrarsi nel cervello di alcuni pazienti. Un articolo pubblicato sul Journal of Medical Virology sosteneva che non è da escludere la possibilità che il nuovo coronavirus possa essere in grado di infettare alcune cellule nervose.

 

Chiamare subito i soccorsi

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 2fosse comuni a hart island

Quindi reazione abnorme del sistema immunitario e il problema di coaguli di sangue. Per questo si sta sperimentando l’eparina che ha un potere antinfiammatorio e capacità anticoagulante. Esiste infatti l’evidenza che l’infezione possa, fin nelle sue fasi iniziali, ridurre la disponibilità di eparina endogena, poiché il virus si lega in prima istanza a questa sostanza (che interviene nella regolazione del processo di coagulazione del sangue), inattivandola e favorendo così fenomeni trombo-embolici. I medici sono spesso in grado di riaprire i vasi sanguigni bloccati attraverso varie tecniche ma deve essere fatto rapidamente, idealmente entro sei ore, ma non più di 24 ore. Il messaggio che viene dai medici è chi ha sintomi compatibili con un ictus (come debolezza o intorpidimento di faccia, braccia o gambe, soprattutto di un lato del corpo; vertigini, difficoltà a camminare, perdita di equilibrio e coordinazione; confusione, difficoltà nel parlare e nel capire; problemi alla vista a uno o entrambi gli occhi; fortissimo mal di testa senza una causa apparente) non deve aspettare e chiamare l’ambulanza con urgenza.

coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 13ictus 4coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 1coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 9coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 15fosse comuni a hart islandictus 6ictus 2coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 17coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 16coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 3coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 8coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 14coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 11coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 10coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 12coronavirus, la terapia intensiva di un ospedale di new york 7

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…