coronavirus gran bretagna boris johnson

IL COVID L'HA RINCOJONITO – BORIS JOHNSON SPARA A ZERO SULLE CASE DI RIPOSO DOVE SONO MORTE 20MILA PERSONE: “NON HANNO SEGUITO LE PROCEDURE NEL MODO IN CUI AVREBBERO DOVUTO” – PECCATO CHE ALL’INIZIO DELL’EMERGENZA SIA STATO LO STESSO JOHNSON A DECIDERE DI TRASFERIRE QUANTI PIÙ ANZIANI POSSIBILE, SENZA NEMMENO TESTARLI, NELLE STRUTTURE PER EVITARE LA SATURAZIONE DEGLI OSPEDALI...

Davide Zamberlan per "Il Giornale"

 

boris johnson

<>.

 

Le parole pronunciate da Boris Johnson lunedi sera hanno innestato un'aspra polemica politica nel Regno Unito, sullo sfondo della drammatica carneficina causata dalla pandemia nelle residenze per anziani nel Paese. Secondo gli ultimi dati elaborati dall'ufficio di statistica inglese, sono stati finora quasi 20mila i morti con CV19 nelle case di riposo. Se si considera l'eccesso di morti rispetto alla media degli ultimi 5 anni si giunge a 30mila decessi in piu.

coronavirus gran bretagna 1

 

La dichiarazione di Johnson ha scatenato la reazione furiosa di molti dirigenti di strutture per anziani e unioni sindacali, che invece puntano il dito contro la negligenza governativa: <>.

 

boris johnson 1

Un intervento, quello del primo ministro, definito <>. Nel Regno Unito, come in altri Paesi occidentali, l'impatto della pandemia nelle case di riposo e stato devastante. All'inizio della crisi il governo inglese, nel tentativo di scongiurare la saturazione degli ospedali, decise di trasferire quanti piu anziani possibile verso le case di riposo. Ma fretta, incomprensione del rischio, impreparazione portarono alla decisione di non testarli, riservando i test ai soli pazienti degli ospedali e contribuendo cosi alla diffusione del virus.

 

coronavirus gran bretagna 3

Lo sforzo medico-governativo venne convogliato verso gli ospedali per recuperare il ritardo in termini di posti letto di terapia intensiva, dispositivi di protezione medica, ventilatori, test. L'uscita quantomeno maldestra di Johnson evidenzia il tentativo del governo di condividere con le case di riposo strutture generalmente private parte del fallimento gestionale e segnala la volonta di rivedere le regole.

 

matt hancock

Ieri il ministro della sanita Hancock ha cercato in parlamento di correggere il tiro, elogiando la condotta delle case di riposo e affermando come il governo stia modificando i propri protocolli a mano a mano che aumenta la conoscenza del virus.

 

boris johnson 1

Nessuna marcia indietro pero da parte del portavoce di Johnson: ha voluto dire che nessuno conosceva all'inizio quali sarebbero state le procedure corrette perche non era chiaro il ruolo degli asintomatici nella trasmissione del virus. E ai giornalisti che gli hanno chiesto se il primo ministro non si scusa ne si pente delle dichiarazioni di lunedi la risposta e stata un ripetuto, automatico: le case di riposo hanno fatto un lavoro brillante in circostanze molto difficili.

coronavirus gran bretagna 7coronavirus gran bretagna 4boris johnsoncoronavirus gran bretagna 1coronavirus gran bretagna 1coronavirus gran bretagna 2slogan fase 2 coronavirus gran bretagna

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…