compagnie assicurative 2

IL VIRUS HA "SPINTO" GLI UTILI DELLE COMPAGNIE ASSICURATIVE, VISTI I "SOLI" 2 MILIONI DI INCIDENTI STRADALI DENUNCIATI NEL 2020 (-30% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE) - UN RECORD IN POSITIVO LEGATO ALLA MANCANZA DI TRAFFICO PER I LOCKDOWN - MA 496MILA INCIDENTI, UNO SU QUATTRO, SONO A RISCHIO FRODE E SOLO 4.117 DI ESSI SONO FINITI IN TRIBUNALE: LA SPROPORZIONE È TALE DA FAR PENSARE CHE...

Angelo Allegri per "il Giornale"

 

incidenti stradali 4

Una trafficata rotonda stradale nel centro di Milano: due vetture si toccano. I danni sono limitati, ma nel caos dell’ora di punta mattutina le guidatrici non riescono ad accordarsi su chi abbia ragione e chi torto.

 

Si scambiano i numeri di cellulare, si danno appuntamento per un chiarimento in serata e ripartono ognuna per la propria destinazione. Una delle due la sera risulterà irraggiungibile al telefono, qualche giorno dopo l’altra riceverà una comunicazione dalla propria compagnia assicurativa: ha provocato un incidente con danni e ci sono due testimoni citati per nome e cognome dalla controparte che garantiscono che la colpa dell’accaduto è sua.

 

compagnie assicurative 2

Invano l'interessata cerca di controbattere che non c'è nessun testimone, che ha visto lei stessa l'altra conducente allontanarsi senza parlare con nessuno dei frettolosi e per nulla interessati passanti.

 

La compagnia le fa presente che non esistono le condizioni per fare opposizioni o ricorsi e che approfondire la questione risulta impossibile; molto più conveniente per tutti mettersi l'animo in pace e rassegnarsi alla retrocessione in una classe di merito peggiore, con annesso rincaro del premio.

 

incidenti stradali 2

Una storia minima, come ne accadono tante. Anzi, come ne accadono sempre di più. Secondo i dati dell'Ivass, l'autorità del comparto assicurativo, elaborati di recente dal Sole 24 Ore, dei 2 milioni di incidenti denunciati nel 2020 (un record in positivo per la mancanza di traffico legata ai lockdown, -30% rispetto all'anno precedente), 496mila sono da considerare a rischio frode.

 

compagnie assicurative 3

In pratica un incidente su quattro, per caratteristiche delle persone coinvolte, dei testimoni, delle circostanze o dei danni, suscita qualche sospetto. Davvero un mare, a cui fa da contraltare il rivolo dei sinistri finiti in tribunale: in tutto 4.117.

 

La sproporzione è tale da far pensare che alle compagnie non interessi più di tanto approfondire davvero torti e ragioni su quanto accade per le strade. I maggiori costi vengono comunque trasferiti agli assicurati con polizze più care (secondo cifre ufficiali 90 euro in più rispetto alla media europea) e anche il meccanismo del risarcimento diretto è congegnato in modo da non garantire efficienza.

 

incidenti stradali 3

Dal 2007 per i sinistri più semplici è l'assicurazione del danneggiato a versargli direttamente la somma dovuta per l'incidente. La società si rivarrà poi sulla compagnia del «colpevole»; non, però, secondo quanto effettivamente versato ma in base a dei versamenti a forfait. Se il danno risarcito non è particolarmente rilevante ci si può perfino guadagnare.

 

incidenti stradali 1

PROCESSI LENTI

Le compagnie, come ovvio, negano la disattenzione verso il fenomeno e, anzi, affermano il proprio impegno. Con qualche numero al proprio arco. Tanto per cominciare, dice l'Ania, l'associazione di settore, bisogna tenere conto non solo dei sinistri finiti in un processo, ma anche di quelli per i quali, a seguito delle indagini delle società assicurative, gli interessati rinunciano al risarcimento o comunque questo non viene versato: in tutto sono oltre 42mila, circa il 9% del totale, con un risparmio intorno ai 250 milioni di euro.

 

Ma il vero problema è il funzionamento dei tribunali. Portare in giudizio un potenziale truffatore è inutile se poi il procedimento finisce nel nulla. Il 70% delle udienze viene fissato a 3 anni dalla richiesta.

 

compagnie assicurative 1

Per avere una sentenza di primo grado ce ne vogliono mediamente 4, un ricorso in appello garantisce di fatto la prescrizione, fissata a sei. Il risultato è, dicono le compagnie, che tra il 2013 e il 2019 i procedimenti penali avviati dalle imprese sono stati 22.644: solo il 34% si sono in qualche modo conclusi (con un'archiviazione, un'assoluzione o una condanna).

 

E tra quelli conclusi più del 50% sono finiti con una archiviazione. È anche per questo che l'associazione delle imprese assicurative sta siglando con le maggiori Procure italiane (ultima quella di Roma) una serie di protocolli d'intesa per facilitare lo scambio di informazioni tra organi.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…