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VITA DA RE – A CASERTA L’EX SOPRINTENDENTE E 3 RESPONSABILI DEL DEMANIO HANNO VISSUTO PER ANNI ALL’INTERNO DELLA REGGIA PAGANDO AFFITTI RIDICOLI: DA UN MINIMO DI 3,5 EURO AL MESE FINO A UN MASSIMO DI 145, PARCHEGGIO E ACQUA COMPRESI – RICHIESTA DI RISARCIMENTO DA 1,1 MILIONI

Di Alessio Gemma per “la Repubblica”

 

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Affittopoli alla Reggia di Caserta. La Guardia di finanza sta notificando in queste ore richieste di risarcimento per 1,1 milioni di euro. Quattro soggetti – l’ex soprintendente di Caserta e tre direttori dell’agenzia del Demanio – devono rispondere del danno procurato alle casse del ministero dei Beni culturali per l’occupazione abusiva di 15 alloggi che si trovano all'interno del complesso vanvitelliano.

 

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L’inchiesta della Procura della Corte dei conti, coordinata dal sostituto procuratore Ferruccio Capalbo, fa luce su case affittate a “prezzi irrisori” in un “contesto di indubbio prestigio storico-artistico”. Canoni mensili da 3,51 euro  fino a un massimo di 145,08 euro. Alloggi con annesso parcheggio, “accesso nelle aree del parco senza alcuna autorizzazione” e l’acqua consumata gratis dagli occupanti abusivi perché pagata da soprintendenza e aeronautica militare. Situazione nota da anni ma finora non è mai stato preso nessun provvedimento.

 

paola raffaella david reggia di casertapaola raffaella david reggia di caserta

Nel mirino della magistratura contabile Paola Raffaella David, soprintendente dal 2009 al 2014 (556.556 mila euro), Gaudioso Pellegrino, responsabile Demanio per la provincia di Caserta dal 2006 al 2011 (300 mila euro), Roberto Di Giannantonio, direttore della filiale Campania del Demanio dal 2008 al 2010 (150 mila euro), Cesare Sarchiapone, direttore della filiale Campania del Demanio dal 2006 al 2008 (150 mila euro). Tutti gli “invitati” ora hanno trenta giorni di tempo per far pervenire alla Procura le proprie deduzioni.

La Guardia di finanza ha inoltre appurato che i consumi idrici degli alloggi in questione "sono sempre stati totalmente a carico della Soprintendenza che, avendo la gestione di alcuni sistemi per il sollevamento e la potabilizzazione della risorsa idropotabile, non ha mai richiesto ai privati occupanti gli alloggi alcuna somma a ristoro delle spese sostenute"
 

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