vittorio feltri natale

NATALE IN LOCKDOWN – VITTORIO FELTRI MEJO DEL GRINCH: “CONTE AFFERMA CHE ENTRO NATALE SAREMO TUTTI LIBERI. EPPURE EGLI CHE NE SA SE NON È NEMMENO INFERMIERE? SORVOLANDO SUL FATTO CHE LA FESTA DI GESÙ BAMBINO È UNA TALE ROTTURA DI COGLIONI, CON TUTTI I PARENTI ATTORNO, MA, QUANTUNQUE TU EVADA DAL NIDO DOMESTICO, NON HAI IDEA DI DOVE DIAVOLO RECARTI E A FARE CHE COSA….”

Vittorio Feltri per www.liberoquotidiano.it

 

vittorio feltri

La velleità al potere è una iattura. Il nostro premier foggiano ha partorito nuovi provvedimenti restrittivi. In effetti i contagi sono aumentati a dismisura e minacciano la salute pubblica. Intervenire drasticamente era quindi indispensabile. Tuttavia egli ci dovrebbe spiegare che senso abbia chiudere ristoranti e bar alle ore 18.

 

Qualsiasi trattoria, per esempio, comincia la sua attività verso le 12.30 e la conclude alle 15 circa, quando i clienti si sono abbuffati. Per quale motivo dovrebbe stare aperta sino alle sei di sera, se neanche un cane entrerebbe in un locale per sfamarsi? Questo è un mistero buffo. Normalmente la massa va a cena nei bistrot dalle 20 in poi e se ne torna a casa verso le 23. Ma dalle 15 alle 18 uno chef se ne sta con le mani in mano. E i camerieri pure.

 

GIUSEPPE CONTE MEME

Tanto varrebbe sigillare le sale intorno alle 15, senza contare che un esercizio per essere attivo non può lavorare mezza giornata. Mi pare che le nostre considerazioni non siano contestabili. Quanto ai caffè, è noto che si danno da fare la mattina - con i soliti espressi, cappuccini e brioche - e la sera con gli aperitivi, togliergli i quali significa metterli sul lastrico. Infine le palestre e i centri commerciali: non risulta che in questi luoghi si sia registrato un aumento delle infezioni.

GIUSEPPE CONTE CON BABBO NATALE

 

E allora per quale ragione penalizzarli? Ovviamente introdurre alcune norme prudenziali era opportuno, ma imporre serrate complete induce a pensare che i nostri amministratori e governanti siano fuori da ogni logica. Limitare le libertà dei cittadini non è vietato in tempi di emergenza, però noi poveri tapini abbiamo il diritto di chiedere a chi ci guida perché non si sia provveduto, invece che tarpare le ali al terziario, a organizzare l'assistenza domiciliare ai malati.

 

LA CHIUSURA DEI RISTORANTI BY GIUSEPPE CONTE

Perché ancora oggi per sottoporsi ad un esame del tampone si è obbligati a sopportare lunghe attese? Indubbiamente non è facile fronteggiare una pandemia esiziale come quella in corso, di cui perfino i virologi alla moda non hanno capito un fico secco, ma qualcosa di più efficace i nostri governanti avrebbero dovuto escogitarla. Altro che impedirci di circolare dopo il tramonto.

 

Non pretendiamo niente di eccezionale, bensì solo un po' di rispetto. Conte afferma che entro Natale saremo tutti liberi. Eppure egli che ne sa se non è nemmeno infermiere? Sorvolando sul fatto che la festa di Gesù Bambino è una tale rottura di coglioni, con tutti i parenti attorno, ma, quantunque tu evada dal nido domestico, non hai idea di dove diavolo recarti e a fare che cosa.

Conte memeGIUSEPPE CONTE CON IL FIGLIO A NATALEconte meme

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...