L’AMERICA POSA IL FIASCO - VIVEK MURTHY, IL CAPO DELLA SANITÀ AMERICANA, VORREBBE PIAZZARE DELLE ETICHETTE SULLE BOTTIGLIE DI ALCOLICI PER AVVERTIRE I CONSUMATORI SUI RISCHI DEL CONSUMO DI LIQUORI (COME AVVIENE SUI PACCHETTI DI SIGARETTE) - DAL 1988 L’ALCOL È INSERITO FRA LE SOSTANZE CONSIDERATE CARCINOGENE DALL’OMS NEL GRUPPO 1: QUELLE PER CUI IL LEGAME È CONSIDERATO CERTO. AL BERE È ATTRIBUITO IL 4% DELLE MORTI PER TUMORE NEL MONDO – L’ANNUNCIO DEL “SURGEON GENERAL” HA FATTO CROLLARE I TITOLI DELLE AZIENDE CHE PRODUCONO ALCOLICI NELLE BORSE DI EUROPA E USA…
Estratto dell’articolo di Elena Dusi per “la Repubblica”
«L’alcol aumenta il rischio di almeno 7 tipi di cancro». L’etichetta di ogni alcolico, dalla birra ai liquori, potrebbe riportare questo avvertimento negli Stati Uniti. Lo chiede Vivek Murthy, il “surgeon general” degli Usa: carica di nomina presidenziale che promuove i temi della salute pubblica. «Il collegamento diretto tra consumo di alcol e rischio di cancro è consolidato per colon, fegato, esofago, bocca, gola, laringe e seno — ha spiegato Murthy — indipendentemente dal tipo di alcolico: birra, vino e liquori».
La sua decisione dovrà essere ratificata dal Congresso. È difficile prevedere l’esito. […] Se la misura fosse approvata, dovrebbe essere adottata anche dai produttori stranieri che esportano negli Usa. Dopo la proposta di Murthy i titoli delle aziende del settore nelle borse di Europa e Usa sono diminuiti del 2% in media.
ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL
Oltre alla Corea del Sud, nel 2023 l’Irlanda aveva deciso di inserire nelle etichette la frase in rosso maiuscolo “c’è un legame diretto fra alcol e tumori fatali”, salvo poi spostare l’entrata in vigore della controversa norma al 2026. La mossa, autorizzata da Bruxelles, aveva scatenato le ire dei produttori, anche in Italia.
Se la politica dibatte, la scienza non ha dubbi. Dal 1988 l’alcol è inserito fra le sostanze considerate carcinogene dall’Organizzazione mondiale della sanità nel gruppo 1: quelle per cui il legame è considerato certo. Al bere è attribuito il 4% delle morti per tumore nel mondo. L’etanolo (l’alcol che ingeriamo) è metabolizzato dall’organismo e trasformato in acetaldeide, sostanza che altera il Dna e aumenta quindi il rischio di cancro.
ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL
«Nei giovani con meno di 21 anni, ancora incapaci di metabolizzare l’alcol, l’etanolo stesso ha effetto cancerogeno» aggiunge Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio alcol dell’Istituto superiore di sanità. «In Italia 10 mila casi di cancro all’anno sono causati dal bere. Almeno 3 mila sono associati a un consumo moderato». Cioè meno di due bicchieri di vino al giorno per gli uomini e uno per le donne.
Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’università di Milano e ricercatore Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) conferma che l’alcol è la terza causa di tumore dopo fumo e obesità. «In Italia è associato a 6 mila morti all’anno, 4.200 uomini e 1.800 donne. Il tabacco ha sulla coscienza 40 mila morti all’anno e l’obesità 6.300». […]
ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL
«Più recente è la scoperta del maggior rischio per la mammella. L’alcol infatti fa crescere la produzione di estrogeni, che aumentano il rischio di cancro al seno». Anche l’Europa discute da tempo sull’etichetta per le bevande alcoliche, ma non ha mai preso una decisione definitiva. «Non si è mai parlato di immagini impressionanti come sulle sigarette, ma di un messaggio neutrale che informi del rischio» spiega Scafato, che ha partecipato ai vari dibattiti a Bruxelles.
ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL
[…] Nella sua nota Murthy fa notare che «meno della metà degli americani lo riconosce come un fattore di rischio per il cancro». Secondo i suoi dati, i 20mila morti all’anno per tumori causati dall’alcol sono superiori anche ai 13.500 causati da incidenti stradali legati all’ebbrezza.
ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL