IL BUCO ROSSO-NERO - YONGHONG LI NON HA COMMENTATO LA DOMANDA DI LIQUIDAZIONE PER BANCAROTTA PRESENTATA DAL TRIBUNALE DI SHENZHEN: LO ATTENDE IL VERSAMENTO DELL'ULTIMA TRANCHE DI 10 MILIONI DELL'AUMENTO DI CAPITALE DA 60 PREVISTO PER IL CDA DEL 26 FEBBRAIO - LE VOCI DI INSOLVENZA INCIDERANNO SULLA PARTITA DEL RIFINANZIAMENTO DEL DEBITO CON ELLIOTT?
M.Col. per il “Corriere della Sera”
Se in campo Rino Gattuso, fra papagne a Calhanoglu e inviti a Cutrone a fare l'amore, ha consentito al Milan di ritrovare serenità e una classifica incoraggiante, fuori da San Siro l'alone di mistero che circonda Yonghong Li rende agitati i sonni dei milanisti. Di certo l'inchiesta del Corriere della Sera sulla richiesta di fallimento della sua cassaforte Jie Ande avanzata da Jangsu Bank e dalla Banca di Canton per un mancato rimborso di 60 milioni di dollari getta ombre lunghe sulla figura del poco presenzialista presidente del Milan.
Lontano, muto (anche ieri ha preferito non commentare pubblicamente la domanda di liquidazione per bancarotta presentata dal tribunale di Shenzhen) e dal passato oscuro.
Il prossimo appuntamento a cui Yonghong Li è atteso è il versamento dell' ultima tranche di 10 milioni dell' aumento di capitale da 60 previsto per il cda del 26 febbraio.
Ieri il presidente ha rassicurato i dirigenti del Milan, spiegando che la partecipazione dell' 11,39% di Jie Ande nella società Zhuhai Zhongfu rappresentava fra i vari asset di sua proprietà il ramo secco di un' attività considerata poco strategica. Le vicende economico giudiziarie di Mister Li non saranno il più rassicurante dei biglietti da visita, ma non impattano sui conti del Milan che sotto il profilo della gestione ordinaria, fanno sapere da via Aldo Rossi (sede del Milan), sono sani.
Le voci di insolvenza incideranno sulla partita del rifinanziamento del debito con Elliott? Questo è tutto da scoprire, considerando pure che l' amministratore delegato Marco Fassone con Han Li e Valentina Montanari ieri erano a Londra proprio per incontrare istituti di credito e banche al fine di ottenere linee di credito sia per i debiti contratti dal Milan che per quelli di mr Li: in primavera è previsto l' incontro con la Uefa per discutere le sanzioni del settlement agreement e presentarsi al tavolo con il debito ridiscusso sarebbe un successo. La sfida è aperta, insomma. L' Uefa osserva interessata.
In attesa del prossimo rumor, Adriano Galliani, uomo Fininvest (anzi, ora candidato di Forza Italia), spiega anche a nome del gruppo che rappresenta, la linea del Biscione: «Questo signore ha acquisito il Milan investendo una cifra importante. Noi eravamo assistiti da un grande gruppo internazionale e lui da una grande banca internazionale.
Ha presentato credenziali in Figc, al momento dell' acquisto, e queste sono state accettate. Poi, il fondo Elliott gli ha prestato più di 300 milioni e avranno fatto anche loro le dovute verifiche. Terza cosa: ha fatto una grande campagna acquisti, presentando sempre certificazioni. Non conosco le cose cinesi ma uno più uno, più uno mi lascia credere che sia tutto ok».