assalto sede cgil

"VOLEVO OCCUPARE IL PARLAMENTO" - UNO DEGLI ARRESTATI NEGLI SCONTRI DI SABATO HA RIVELATO AL GIUDICE CHE L'HA MANDATO IN CARCERE DI VOLER ENTRARE A MONTECITORIO - HA DEI PRECEDENTI PER DANNEGGIAMENTI E RESISTENZA, MA NON È UN MILITANTE DI FORZA NUOVA - COME NON ERA DI FORZA NUOVE LA MAGGIOR PARTE DI QUELLI CHE SONO ENTRATI NELLA SEDE DELLA CGIL: C'ERANO QUELLI DI "IO APRO" E ALTRI SENZA "COLORE" POLITICO - AI NEOFASCI E' BASTATO SOFFIARE SUL MALCONTENTO, AIZZARE LA FOLLA E MANDARLA IN AVANSCOPERTA PER POTER DIRE "E' IL POPOLO CHE SI E' RIBELLATO"

Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"

 

assalto dei no green pass al policlinico umberto i 1

«Volevo occupare il Parlamento», ha ammesso uno degli arrestati negli scontri di sabato davanti al giudice che l'ha mandato in carcere. Ha dei precedenti per danneggiamenti e resistenza, ma non è un militante di Forza nuova. È un protagonista dei tumulti reclutato sul momento dalla propaganda del gruppo neofascista, in grado di trascinare piccole folle che possono mettere in seria difficoltà la tenuta dell'ordine pubblico. Com' è accaduto con l'assalto alla Cgil. Dietro c'è la pianificazione, ma anche l'istigazione che - al di là del destino di Forza nuova e dei suoi aderenti - la magistratura ha deciso di provare a fermare.

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 15

 

Non c'erano solo rivendicazioni nei proclami diffusi attraverso i social network e sul sito internet di Forza nuova oscurato per ordine della Procura. C'era anche l'incitamento a proseguire con le proteste, senza curarsi dei limiti consentiti. «Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l'attuazione accelerata del Great Reset», annunciavano nell'ultimo comunicato - dopo l'arresto di Roberto Fiore, Giuliano Castellino e altri esponenti del gruppo - quattro militanti firmatisi con nome e cognome: «Ora la musica è cambiata e il direttore d'orchestra e compositore è solo il popolo in lotta - costretto a difendersi dalla ferocia unanime di chi dovrebbe rappresentarlo, e l'attacco alla Cgil rientra perfettamente in questo quadro analitico - che ha deciso di alzare il livello di scontro».

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 1

 

La strategia di mescolarsi alla protesta no vax, che in grande maggioranza non ha a che vedere con la violenza né ideologie estremiste, porta i neofascisti fin quasi a mettersi da parte rispetto alla «massa» delle contestazioni.

 

«Media mainstream , questure e partiti del sistema - accusano i dirigenti di Fn rimasti in libertà - non sono in grado di leggere i fatti (perché non gli conviene e hanno paura), e danno la croce addosso a un movimento politico che non rappresenta che una piccolissima componente delle centinaia di migliaia di esasperati che hanno invaso prima piazza del Popolo e poi le strade del centro della Capitale per puntare ai palazzi dell'odiato potere».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 12

La versione del gruppo è dunque che «il popolo» ha deciso l'assalto al potere, e contro di esso il potere ha scatenato la repressione. Nei comunicati si parla di «violenza e ferocia inaudite» da parte delle forze dell'ordine e di «ripetuti tentativi di uccidere qualcuno tra i manifestanti». Toni da propaganda che quasi si fanno beffe della reazione di partiti e istituzioni: «Dell'antifascismo, e con esso delle vecchie categorie ideologiche del secolo scorso, al popolo non interessa nulla».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 4

Tuttavia la ricostruzione fornita dalla Digos di Roma ai magistrati che dovranno decidere sugli arresti dei sei militanti di Forza nuova accusati dell'assalto alla Cgil racconta un'altra storia: «il popolo» è stato sapientemente e scientemente guidato verso la sede del sindacato, perché quello era l'obiettivo individuato proprio dai capi del movimento. Da piazza del Popolo sarebbero stati proprio Castellino e i suoi seguaci a chiedere di poter raggiungere in corteo Corso d'Italia. Mentre erano in corso le trattative per un'autorizzazione poi negata, parte della folla ha cominciato a muoversi in direzione opposta, verso Montecitorio e Palazzo Chigi, poi altri hanno superato gli sbarramenti di polizia e raggiunto la Cgil attraverso Villa Borghese.

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 13

Lì la miscela tra Forza nuova e «popolo della protesta» è arrivata a compimento, incendiandosi: la maggior parte di quelli che sono entrati non erano di Forza nuova; c'erano quelli di «Io apro» (anche il loro leader è stato arrestato) e molti altri senza identità politica. Da alcune immagini risulterebbe che pure Fiore sia stato ripreso all'interno della sede, ma Castellino è rimasto fuori come gli altri suoi «camerati» (ed è su questo che presumibilmente si baserà la sua difesa). Il risultato era raggiunto, i dimostranti in strada applaudivano quelli che avevano violato uno dei «palazzi del potere».

 

roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 5

A farlo è stato «il popolo», ma il movimento ha potuto rivendicare di esserne l'avanguardia. Tra i comunicati indicati dalla Procura di Roma nel decreto di sequestro preventivo del sito internet di Forza nuova c'è quello dedicato agli arresti, intitolato «Roma, la dittatura tecno-sanitaria colpisce la prima linea della resistenza»; sullo sfondo la foto in cui si vedono proprio Fiore e Castellino a confronto con i poliziotti in tenuta anti-sommossa. La chiusura di questo strumento di propaganda è motivata con il pericolo di «aggravare e protrarre le conseguenze del reato ipotizzato, continuando a pubblicizzare metodi di protesta, "di lotta e di scontro", fondati sulla violenza e sulla prevaricazione». Come quelli rivendicati dal dimostrante che voleva «occupare il Parlamento».

ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIAROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL ROMA SCONTRI FIORE CASTELLINOROMA NO VAX SCONTRI CON POLIZIA 3ROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIAROMA SCONTRI MANIFESTAZIONE NO VAXROMA MANIFESTAZIONE NO VAX SCONTRI CASTELLINOroma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 10ROMA SCONTRI MANIFESTAZIONE NO VAXroma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 9ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIAroma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 8roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 11roma, scontri durante la manifestazione dei no green pass 7

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…