
"VUOI VEDERE CHE TI SPARO IN TESTA?" - A NAPOLI, TRE VENTENNI SONO STATI ARRESTATI PER AVER PESTATO A SANGUE UN COETANEO, "COLPEVOLE" DI AVERGLI DETTO DI RISPETTARE LA FILA PER ENTRARE AL BAGNO DI UN LOCALE - DOPO IL PESTAGGIO, I TRE HANNO COMPIUTO UNA "STESA", SPARANDO COLPI D'ARMA DA FUOCO ALL'ESTERNO DEL LOCALE - TRA GLI INDAGATI C'È ANCHE UNA 37ENNE CHE…
1 - PRIMA BRUTALE PESTAGGIO E POI LA 'STESA', 3 ARRESTI A NAPOLI
(ANSA) - Sono ritenuti coinvolti nel brutale pestaggio di uno studente e di essere gli autori di una "stesa" compiuta davanti a un locale notturno di Napoli, lo scorso primo febbraio: alle prime luci dell'alba i carabinieri della Compagnia di Bagnoli hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di tre giovani.
Sono ritenuti gravemente indiziati di delitti commessi con metodo mafioso, il primo febbraio 2025, nel quartiere Chiaia, prima all'interno e poi all'esterno di un locale notturno. Due dei tre indagati sono gravemente indiziati del delitto di lesioni aggravate dal metodo mafioso mentre il terzo indagato è ritenuto gravemente indiziato del delitto di pubblica intimidazione con uso di armi, anch'esso aggravato da metodo mafioso. Ad incastrarli le indagini e i video acquisiti dei militari dell' arma.
2 - "NON VEDI CHE C'È LA FILA AL BAGNO?", MINACCIATO E POI PESTATO
(ANSA) - Ha estratto la pistola e ha minacciato di morte lo studente ("vuoi vedere che ti sparo in testa?") solo perché gli aveva fatto notare che per entrare in bagno bisogna rispettare la fila: è questo il movente dell'aggressione scattata lo scorso primo febbraio in un locale notturno napoletano che ha portato all'arresto di tre giovani.
Si tratta di Antonio Izzo, 21 anni, di Claudio Riccardo Garavini, 20 anni, e di Alessandro Faraon, 19 anni. Insieme con loro sono indagati altri quattro giovani, tre ragazzi e una donna. Ad estrarre la pistola e a minacciare la vittima è stato Izzo e secondo la ricostruzione dei carabinieri sempre Izzo l'ha poi colpita con il calcio dell'arma alla testa, durante il pestaggio. Poi, quando lo studente era ormai a terra, Garavini lo ha preso a pugni in testa e altri tre loro amici a calci, sempre alla testa.
A sparare i colpi d'arma da fuoco all'esterno del locale notturno, dopo il pestaggio, invece, sarebbe stato, secondo quanto emerge dalle indagini, Faraon. La donna, invece, una 37enne, per proteggere i suoi amici, fece cancellare le immagini dei sistemi di videosorveglianza del locale che avevano immortalato l'accaduto.