oliviero diliberto

“WUHAN? È PIU’ FACILE AMMALARSI A ROMA” - IL SEGRETARIO DEL FU PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI, OLIVIERO DILIBERTO, È DI CASA NELLA CITTÀ DEL CORONAVIRUS DOVE INSEGNA DIRITTO ALL'UNIVERSITÀ: “QUI FUNZIONA TUTTO, ROMA E’ PIU’ SPORCA. I CINESI SI RISOLLEVERANNO. IL CORONAVIRUS CREATO IN LABORATORIO PER SCOPI MILITARI? SCEMENZE. NON ESISTONO LABORATORI A WUHAN DI ARMI CHIMICHE”

Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”

 

Oliviero Diliberto in questi giorni è impegnato a Roma, ma non vede l' ora di tornare a Wuhan. «Città infinitamente più pulita della nostra Capitale», mette subito in chiaro. Nella metropoli della Cina centrale da cui è partito il mortale Coronavirus, l' ex ministro della Giustizia è di casa da anni perché le sue competenze in campo giuridico ed accademico sono tali che, diradata l' attività politica, il segretario del fu Partito dei Comunisti italiani è tornato a insegnare Diritto Romano e ha trovato proprio a Wuhan tanti giovani cinesi desiderosi di apprendere da lui.

 

oliviero diliberto

Da preside della Facoltà di Giurisprudenza alla Sapienza, il compagno Oliviero è stato anche designato a capo dell' istituto universitario italo-cinese di Wuhan inaugurato dopo la visita a Roma del presidente Xi Jinping in occasione dell' adesione italiana alla Nuova Via della seta, un' iniziativa nata al fine di cementare la cooperazione tra i due Paesi in campo culturale e scientifico, e per Diliberto, da sempre fan del Dragone, quasi una seconda vita.

 

Ecco perché adesso soffre di non poter andare presto dai suoi studenti. «Manco da novembre e sarei dovuto tornare ai primi di febbraio, ma non mi fanno partire», dice mentre si prepara a fare gli onori di casa, stasera, al convegno "La Sapienza chiede scusa. Leggi razziali, la scuola e l' accademia: riflessioni e testimonianze", in cui interverrà, tra gli altri, la senatrice a vita Liliana Segre.

coronavirus, militari cinesi con la mascherina 13

 

La prima domanda sorge spontanea: ha imparato il cinese o tiene le lezioni in inglese?

«No, alla mia età sarebbe stato troppo faticoso. Se fosse stato trent' anni fa mi sarei messo di sicuro a studiare il cinese. Sono orgoglioso di affermare che gli studenti laggiù hanno imparato l' italiano. E del resto alcuni termini del Diritto sono in latino, non potrei non citare il Corpus Iuris Civilis di Giustiniano, ad esempio. Ci sono libri di testo in cinese con traduzione in latino».

 

Dove insegna?

oliviero diliberto

«Sono Chair Professor della prestigiosa Zhongnan University of Economics and Law (Zuel), che è una delle prime 6 università di tutta la Cina, un vero centro di eccellenza. E all' istituto italo-cinese di Wuhan è attivo il primo corso di laurea magistrale della Sapienza in Cina in European Studies, Private comparative Law, in pratica Diritto Privato».

 

Ci parli di Wuhan.

«È una città giovane, vivace, interessante. Su 11 milioni di abitanti, un milione sono ragazzi che arrivano anche da lontano per frequentare i corsi in una delle 200 università della metropoli. È attraversata dal Fiume Azzurro e bagnata da 80 laghi. Proprio davanti al campus della mia università c' è lo stadio dove si allena la squadra di calcio della città, il Wuhan Zall, il cui allenatore è stato Ciro Ferrara. C' è fermento».

 

La descrive frizzante e piena di vita, mentre le immagini che vediamo sono di una città fantasma.

«Per forza: è isolata. Le università sono chiuse, le lezioni sospese, i locali sbarrati, le attività ferme. C' è una comprensibile paura per un possibile contagio di questo Coronavirus, ma credo che tutte le ipotesi fantasiose che ho letto in questi giorni lascino il tempo che trovano. Bisogna prima aspettare le indagini accurate di chi ha isolato il virus per avere un' idea chiara e prendere le contromisure».

oliviero diliberto

 

All' inizio si è parlato di un primo caso di contagio trasmesso al mercato del pesce, poi smentito. Quindi dei serpenti a tavola...

«E perfino del visone, quello delle pellicce, responsabile della trasmissione dell' infezione all' uomo. Ma, senta, io mi sono vissuto anche tutta l' emergenza Sars perché è da vent' anni che vado su e giù dall' Italia alla Cina e le posso dire che il cibo cinese è buono, molto diverso da quello che si mangia nei ristoranti cinesi qui; criminalizzare le usanze di questo popolo è sbagliato e il livello d' igiene a Wuhan è altissimo».

 

coronavirus, militari cinesi con la mascherina 11

È sicuro? Non tutti sono d' accordo. C' è la famosa usanza dei cinesi di sputare spesso per terra...

«Vivo a Wuhan una settimana ogni tre mesi e posso mettere la mano sul fuoco in quanto al grado di pulizia della città. Che supera di gran lunga quello di Roma dove, qui sì, gli animali fanno ormai parte del contesto urbano. Ci sono topi, gabbiani, cinghiali, maiali: tutta una fauna che pascola perché i rifiuti non vengono raccolti e ne va della salute».

 

Lo dica alla Raggi.

coronavirus, militari cinesi con la mascherina 14

«La situazione è drammatica, sotto gli occhi di tutti, altro che Cina. A Wuhan l' occupazione è la prima cosa per cui ogni cento metri per strada c' è un signore che raccoglie la carta per terra. In Cina tutti devono avere un lavoro e non esisterebbe un disastro pari a quello della Roma di oggi».

 

Eppure, il momento è tragico: tante multinazionali hanno chiuso gli stabilimenti, i voli sono interrotti, l' economia rischia. Cosa dicono i suoi amici cinesi?

«Sono in costante contatto con tanti colleghi e amici da Pechino a Wuhan. Soprattutto conosco bene i cinesi: sono di un' efficienza estrema, hanno costruito in sei giorni un ospedale da mille posti, stanno prendendo tutte le misure necessarie per fronteggiare l' emergenza. Sono certo che sapranno risollevarsi più forti di prima».

coronavirus 5

 

Ha sentito la storia del Coronavirus creato in laboratorio per scopi militari in una presunta guerra batteriologica contro gli Stati Uniti?

«Scemenze. Non esistono laboratori a Wuhan di armi chimiche. Ripeto: siamo già passati attraverso la Sars e i complottisti parlano sempre, dicono perfino che la terra è piatta, ma sulla salute non si scherza».

coronavirus al microscopio 2coronavirus al microscopio 1coronavirus, militari cinesi con la mascherina 12

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…