al bano ylenia carrisi

YLENIA CARRISI E’ ANCORA VIVA? RIVELAZIONI-CHOC A TELECINCO. UN MISTERIOSO TESTIMONE ASSICURA DI AVER VISTO LA FIGLIA DI AL BANO E ROMINA IN PIÙ DI 20 OCCASIONI A SANTO DOMINGO. MA LA FONTE È STATA IDENTIFICATA COME DEL TUTTO INATTENDIBILE – L’INCHIESTA TRA LUCI E OMBRE DELLA GIORNALISTA LYDIA LOZANO…

Da davidemaggio.it

 

YLENIA CARRISI AL BANO

Nuove rivelazioni ’shock’ dalla Spagna sul caso legato alla scomparsa di Ylenia Carrisi, la figlia di Al Bano e Romina Power di cui non si hanno più notizie dal 31 dicembre 1993. Da qualche tempo, il contenitore di gossip Salvame, in onda su TeleCinco, ha deciso infatti di ritornare sulla questione, analizzando luci e ombre dell’investigazione, avviata nel 2005, dalla giornalista Lydia Lozano, che aveva sostenuto – senza mai portare delle prove concrete – di essere stata contattata da una fonte in grado di dimostrare che Ylenia fosse ancora viva. Proprio lo scorso martedì, il conduttore Jorge Javier Vazquez ha rivelato ai suoi telespettatori il nome del misterioso testimone, spiazzando a dismisura Lydia, che ha lasciato lo studio in lacrime.

 

YLENIA CARRISI AL BANO E ROMINA

La nuova “svolta” si è avuta quando Vazquez ha ospitato nel suo studio Toni Torrubiano, il fotografo che ha collaborato con la Lozano nell’indagine sulla Carrisi. L’uomo ha così consegnato a Jorge la documentazione che gli era stata mandata per avviare le ricerche di Ylenia a Santo Domingo, senza nascondere il nome della fonte.

 

“L’italiano Ricardo Zucchi assicura di aver visto Ylenia Carrisi in più di 20 occasioni a Santo Domingo. Secondo quanto dice, la prima volta che ebbe l’occasione di vedere senza alcun tipo di dubbio Ylenia fu nel 1995. Dal canto suo, Ricardo aveva cominciato a frequentare l’isola di Santo Domingo perchè aveva una relazione con Luis Taveras, un tenente di polizia dominicano. Quest’ultimo era ed è il miglior amico di Alexander Suero Alvares, dominicano e marito di Ylenia. Anche se è dell’isola il suo soprannome è ‘Gringo’. Si tratta di un soggetto di 45 anni, nero, attraente e senza alcun lavoro conosciuto. E’ sempre accompagnato da una scorta della polizia nazionale (almeno 4 persone) e non si separa mai da Ylenia“

 

YLENIA CARRISI AL BANO E ROMINA

ha letto Vazquez, incurante della Lozano, fuggita dal platò dopo aver smentito (“Non è lui. Ho parlato con mille persone“) – senza troppo successo – Torrubiano (“Se non è la fonte mi sento ingannato, perché sono andato lì con questi dati“). Ad ogni modo, il documento riportava anche stralci di dialoghi diretti tra Ylenia e Ricardo Zucchi, nei quali si lasciava intendere che la donna avesse avuto dei figli dal marito Alexander (un presunto narcotrafficante).

 

Nella puntata di Salvame trasmessa ieri, Vazquez ha mostrato ai suoi telespettatori un filmato inedito con il volto e la voce di Zucchi, identificato in seguito come un uomo del tutto inattendibile che girava attorno alla famiglia Carrisi. Il conduttore, così come tutti gli opinionisti presenti, ha dunque continuato ad insistere sul fatto che la Lozano, nel 2005, avesse montato consciamente un caso mediatico per farsi notare, senza verificare minimamente la veridicità della sua teoria.

ylenia carrisi

 

Mikel Barsa, ex agente di Al Bano, “difende” Lydia Lozano

Tra i tanti “accusatori”, Lydia ha però trovato appoggio da parte di Mikel Barsa, l’ex agente di Al Bano. L’uomo ha infatti asserito, di fronte a Vazquez e ai suoi ospiti, che la misteriosa fonte non fosse Ricardo Zucchi, bensì un “italiano o svizzero conosciuto in tutto il mondo” che però non ha alcun legame né con Al Bano, né con la sua famiglia. In ogni caso, Barsa ha preferito non fare il nome senza il previo consenso della Lozano (ma ha mostrato il numero di cellulare a Vazquez).

 

Tutto questo centellinare per poi “rivelare, smentire e rivelare ancora” ha il sapore della fuffa.

ylenia carrisi romina power 4

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…