zelensky ucraina armi armamenti giorgia meloni joe biden

ZELENSKY SPARA A SALVE? – IL PRESIDENTE UCRAINO, A SKYTG24, TORNA A PRESSARE I PAESI OCCIDENTALI: “PER PORTARE AVANTI LA CONTROFFENSIVA CI MANCANO I PROIETTILI E L'ANTIAEREA”. SENTENDO CHE IL SOSTEGNO DI USA E UE COMINCIA A VACILLARE, LANCIA UN MESSAGGIO: “E' IMPORTANTE CHE I NOSTRI ALLEATI NON SIANO STANCHI” – NEI FORZIERI DEL PENTAGONO VI SONO ANCORA 5,4 MILIARDI DI DOLLARI DA DESTINARE A KIEV. E, SE CI SARÀ UN PRELIEVO DAGLI ARSENALI OGNI DUE SETTIMANE, COME SUCCESSO FINORA, ENTRO POCHI MESI LA DISPONIBILITÀ SARÀ FINITA…

ZELENSKY, MANCANO MUNIZIONI E L'ANTIAEREA PER L'OFFENSIVA 

giorgia meloni volodymyr zelensky g7 hiroshima

(ANSA) - "La nostra controffensiva va avanti, passo dopo passo facciamo tutto per respingere il nemico. Le difficoltà è che ci sono campi minati, mancano proiettili e l'antiaerea. La difesa aerea è importante per la controffensiva ma anche per proteggere la popolazione". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sky Tg24, nell'ambito delle celebrazioni di 'Sky 20 anni'. "L'inverno è un'altra sfida per la nostra popolazione e per i militari ucraini. Dobbiamo attraversarlo senza perdere iniziativa sul campo di battaglia", ha aggiunto.

 

ZELENSKY, 'PUTIN AUMENTA LE MINACCE NUCLEARI PERCHÉ HA FALLITO'

(ANSA) - "La dimostrazione delle armi nucleari non è una manifestazione di forza ma di debolezza" da parte dei russi "perché la battaglia sul campo e la diplomazia non hanno portato i risultati che volevano: loro volevano distruggere la nostra indipendenza ma non sono riusciti a vincere sul campo. Verso fine anno ci saranno più minacce nucleari, dice la nostra intelligence". Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky a Sky Tg 24 in occasione delle celebrazioni per i 20 anni.

 

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

ZELENSKY, 'CONVINTO CHE IL SOSTEGNO USA E UE CONTINUERÀ'

 (ANSA) - "E' importante che i nostri alleati non siano stanchi e siano motivati come noi. Noi resistiamo, vogliamo che i popoli di diversi Paesi siano fiduciosi nei loro leader. Io sento che c'è sostegno dagli Usa, dalla Casa Bianca e dal Congresso. Gli Stati Uniti forniscono sostegno in questi tempi difficili, e anche se diverse opinioni sono state espresse, la maggior parte sostiene l'Ucraina e sono convinto che avremo sostegno anche nel futuro". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sky Tg24, nell'ambito delle celebrazioni di 'Sky 20 anni'. "Sono convinto che gli Usa resteranno con noi e l'Europa sarà dalla nostra parte".

volodymyr zelensky e ursula von der leyen a kiev

 

ZELENSKY, DIALOGO? PUTIN BLOCCHERÀ QUALSIASI ACCORDO 

(ANSA) - "La Russia non è interessata alla via diplomatica. Ci sono stati colloqui del Vaticano, anche la Turchia ci ha provato ma il risultato è sempre lo stesso: nessuno è riuscito, non perché i leader non sono forti ma perché la fine della guerra è contraria ai desideri di Putin. Putin ha deciso di andare avanti, qualsiasi accordo sarà bloccato da Putin, basta guardare l'accordo sul grano". Non vede spiragli per la diplomazia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervistato a Sky Tg24 nell'ambito delle celebrazioni di 'Sky 20 anni'.

 

ZELENSKY, 'SAREI LIETO SE IL PAPA VENISSE IN UCRAINA'

(ANSA) - "Il Papa è stato invitato in Ucraina da me, sarei lieto se venisse". Lo ribadisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella sua intervista a Sky tg24 nell'ambito delle celebrazioni di 'Sky 20 anni'.

 

volodymyr zelensky giorgia meloni

ZELENSKY ALL'OPPOSIZIONE RUSSA, 'FATE QUALCOSA DI CONCRETO'

(ANSA) - "E' molto difficile inviare messaggi alla Federazione russa, sembra che le persone che vivono in Russia non vogliono sentire niente, avremmo dovuto vedere le persone uscire per strada negli ultimi 30 anni perché il leader della Russia è una persona che potrebbe essere cambiata. Ma alle persone che sono in opposizione alla tirannia di Putin posso solo dire di continuare ad andare avanti, non c'è altra via d'uscita. L'Ucraina deve vincere, l'Europa deve sostenerla e in Russia le persone devono fare qualcosa di concreto per cambiare le cose nel Paese". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sky Tg24, nell'ambito delle celebrazioni di 'Sky 20 anni'.

 

ARMI AGLI SGOCCIOLI

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

gli aiuti all ucraina - la stampa

Nei forzieri del Pentagono vi sono ancora 5,4 miliardi di dollari da destinare all'Ucraina, se ci sarà un prelievo dagli arsenali ogni due settimane - è il ritmo tenuto negli ultimi tre mesi - entro pochi mesi la disponibilità sarà finita. […] Questi 5,4 miliardi rappresentano poco più del 12% dei 43,9 miliardi di dollari stanziati […] dagli Usa all'Ucraina dallo scoppio del conflitto.

 

Le casse del Pentagono però languono anche per quanto riguarda i fondi per lo Usai (Ukraine Security Assistance Initiative), ovvero la disponibilità di fare contratti con compagnie private per produrre e acquistare armi; ne sono rimasti appena 1,6 miliardi di dollari - su 26 da inizio anno contabile - per rifornire l'arsenale americano di quelle armi necessarie alla propria postura strategica militare.

 

vignetta di osho su biden e zelensky

[…] Le previsioni per il futuro sono nebulose, tanto che Michael McCord, sottosegretario della Difesa che svolge la funzione di guardiano dei conti, ha spiegato in una lettera al Congresso che urge fare presto prima che i fondi finiscano del tutto. […] Le munizioni sono il tasto dolente come ha riconosciuto il 15 settembre Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale. L'Amministrazione ha chiesto alle aziende di aumentare la produzione, e i proiettili calibro 55, ad esempio, vengono inviati tramite semplici canali commerciali da aziende private al fronte. Una vendita diretta cui basta l'autorizzazione del Dipartimento di Stato e una notifica al Congresso per essere portata a termine.

 

giorgia meloni e joe biden - g20 new delhi

Sono transazioni che non compaiono nell'elenco della contabilità ufficiale governativa. Sono 14mila le entità registrate come "defense trade", ovvero operatori nel campo della difesa. Servono però quattrini per tenere in moto la macchina. […] Analizzando necessità e numeri però, la cifra di cui la Casa Bianca avrebbe bisogno per mantenere la promessa a Zelensky - «faremo tutto ciò che serve» - è ben oltre i 24 miliardi che il 10 agosto Biden ha chiesto e che non sono stati inseriti nella legge tampone passata sabato a Capitol Hill.

 

Lo scorso anno, Washington ha mobilitato 113 miliardi di dollari per l'Ucraina, divisi in quattro pacchetti fra marzo e fine dicembre: di questi soldi 61,8 miliardi sono andati al Pentagono; 36,5 miliardi all'agenzia per lo sviluppo Usaid e circa 9 miliardi al Dipartimento Stato per gli aiuti a Paesi terzi (come la Moldova) e destinati ai rifugiati. Attenzione però che non tutti i 113 miliardi sono stati spesi per l'Ucraina, dentro vi è una fetta che riguarda stipendi e gestione della logistica del Pentagono dentro gli Usa; oppure il trasferimento di contingenti in Europa.

 

ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN

E lo stesso vale per i 24 miliardi "in sospeso". Una lettura del documento di spesa infatti rivela che dentro vi sono contributi per il contenimento della Cina, soldi per il contrasto ai Wagner in Africa e altre voci: in totale quindi per Kiev direttamente restano 21,5 miliardi, di cui 13 per assistenza militare. Un report del Csis (Center for Strategic and International Studies) di Washington ha evidenziato che questa cifra a malapena consentirebbe agli Usa di sostenere Zelensky fino a fine dicembre. In gennaio e in coincidenza con l'inizio delle primarie repubblicane, l'Amministrazione dovrà chiedere nuovi stanziamenti. […]

JOE BIDEN TRENO PER KIEV ursula von der leyen volodymyr zelensky a kiev AIUTI MILITARI ITALIANI ALL UCRAINA

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…