joe bevilacqua mostro di firenze

I MISTERI DEL MOSTRO DI FIRENZE - IL GIORNALISTA FRANCESCO AMICONE, CHE HA FIRMATO L’INCHIESTA CHE LEGA 'ZODIAC' AL MOSTRO, RIMBALZA LA SMENTITA DAGLI USA DI JOE BEVILACQUA: “NON E’ CHIARO CHI ABBIA LANCIATO IL COMUNICATO. SE E’ STATO IL SUO AVVOCATO SAREBBE UTILE CHE FORNISCA ANCHE COPIA DELLA FIRMA DEL SUO ASSISTITO, COSÌ CI ASSICUREREMMO CHE JOE NON ABBIA DIMENTICATO LE..."

1 - ZODIAC-MOSTRO DI FIRENZE NELLE LETTERE MAI SVELATE C' È L' IDENTITÀ DEL KILLER

Francesco Amicone per “il Giornale”

 

JOE BEVILACQUA

Non è chiaro chi abbia veramente lanciato il comunicato dello scorso venerdì con il quale un certo «Joseph Bevilacqua» smentisce di essere il Mostro di Firenze e Zodiac. Non so se Joe abbia firmato un mandato a un avvocato. Con me ha però sottoscritto un contratto per la stesura della sua biografia. E nella sua firma non c'è alcun «Joseph». Così come nella storia portata alla luce dal settimanale Tempi e da Il Giornale non c' è alcun Joseph.

 

E a meno che lo Stato italiano, le Pagine bianche e la mano destra con la quale il vero Joe Bevilacqua ha firmato il contratto di ghostwriting con il sottoscritto non l' abbiano ingannato, l' identità completa dell' ìex direttore del Cimitero Americano di Firenze e testimone del primo processo al Mostro di Firenze è la stessa che sta sulle lettere del Killer dello Zodiaco e agli atti del processo: Giuseppe. «Joe», per gli amici. Non c'è alcun Joseph in questa storia, a parte Joseph Bates, padre della prima vittima rivendicata di Zodiac: Jo Bates.

LA POLIZIA SU UNO DEI LUOGHI DEL DELITTO DEL MOSTRO DI FIRENZE

 

BEVILACQUA GIUSEPPE

Non c'era un Joseph nemmeno sulla scritta sul cappello che Bevilacqua aveva in testa quando andammo a bere una birra al bar Marconi di Falciani (offerta da me), per parlare di Zodiac. Era un pomeriggio di mezza estate del 2017. Sicuramente i proprietari se lo ricorderanno: «Come sei cambiato, Joe», dissero, quando lo videro. Sul cappello che Bevilacqua aveva in testa c' era scritto «Joe». Il suo nickname. L'unico conosciuto.

 

Dunque l'agenzia con la smentita del misterioso Joseph, riportata con un'anomala sollecitudine dai quotidiani la settimana scorsa contiene un erroraccio grossolano. Oppure c'è stato uno scambio di persona. E se non è una burla, è stata davvero una pessima idea. Si potrebbe pensare che l'autore del dispaccio, Joseph o chi per esso forse il portavoce di qualche khaki mafia? sappia benissimo che la lettera di Zodiac del 31 luglio 1969 inviata al San Francisco Chronicle si conclude con la firma «Bevilacqua Giuseppe» (da leggersi a ritroso partendo dall' ultimo simbolo simbolo «k» ).

 

i delitti del mostro di firenze

IL CODICE CRACCATO

Nei 18 simboli mai decifrati del primo codice di Zodiac, la «B» di Bevilacqua corrisponde al suo simbolo: la croce celtica. Individuare le doppie sarà pure un gioco «da settimana enigmistica», ma è l' unico modo per capire che cosa c' è scritto. Il nome che salta fuori è «Giuseppe» non «Joseph».

 

Se dunque è stato realmente Joe Bevilacqua l'autentico Joe a smentire di essere Zodiac, si potrebbe pensare che l'ex agente del Cid di Livorno sappia anche perfettamente che non c'è alcun «Joseph» nemmeno nell'Halloween card inviata dal serial killer americano a un certo «Paul Averly» del San Francisco Chronicle, il 27 ottobre 1970.

 

gli omicidi del mostro di firenze

In questo caso, non c'è nemmeno alcun «Averly», infatti il cognome del giornalista a cui la lettera era indirizzata si chiamava Avery. Non c'era la L, che Zodiac aggiunse chissà perché...

 

Se è l'avvocato di Bevilacqua ad aver passato il testo ribattuto dalle agenzie con la quale il suo assistito smentiva le ammissioni di responsabilità fattemi l'11 settembre 2017 per i casi di delitti seriali sia negli Stati Uniti che in Italia, sarebbe utile che fornisca ai giornali anche copia della firma del suo assistito, così ci assicureremmo che Joe non abbia dimenticato anche il suo nome oltre alle ammissioni di responsabilità e al fatto di avere un revolver, ai tempi dei delitti del Mostro di Firenze (quest'ultimo particolare l'ha dimenticato in tribunale, mentre testimoniava contro Pietro Pacciani il 6 giugno 1994, ma l'ha ricordato a me).

i misteri del mostro di firenze

 

2 - MOSTRO DI FIRENZE, PARLA BEVILACQUA: "MAI FATTO QUELLA CONFESSIONE"

Gerardo Adinolfi per http://firenze.repubblica.it

 

il pm paolo canessa indaga sul mostro di firenze

“Smentisco di aver confessato a chicchessia di essere l'autore dei delitti del Mostro di Firenze e del killer Zodiac. Per il semplice fatto che non li ho commessi”. A parlare è Joseph Bevilacqua, ex ufficiale dell'esercito Usa arrivato in Toscana nel 1974 ed ex direttore del cimitero del Falciani che secondo un'inchiesta rilanciata dal quotidiano Il Giornale sarebbe sia l'inafferrabile assassino che per quasi dieci anni seminò il terrore in California sia il killer delle coppiette a Firenze. “Queste notizie hanno gravemente leso la mia dignità e onorabilità – ha detto Bevilacqua – e turbato la serenità dell'intera mia famiglia”.

 

i delitti del mostro di firenze

L'ex militare ha anche annunciato che tramite il suo avvocato Elena Benucci presenterà querela. L'uomo, per l'autore dell'inchiesta, si sarebbe tradito in una telefonata. Tutti i documenti, compresa la presunta soluzione (impresa mai riuscita alle autorità Usa) di quattro messaggi cifrati di Zodiac che conterrebbero il nome e il cognome dell'uomo, sono stati consegnati alcune settimane fa in procura di Firenze. Gli investigatori al momento non hanno trovato alcun riscontro.

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...