“ZOZZA COMUNISTA, MERDA DI DONNA” – LA PROF ANTIPOLIZIOTTI BERSAGLIATA DI INSULTI SUI SOCIAL, A DESTARE INDIGNAZIONE SONO ANCHE LE FOTO DELLA BANDIERA "NO TAV" E DI UN TATUAGGIO IN CUI CAMPEGGIA LA "A" DI ANARCHIA – INTANTO LEI TORNA IN PIAZZA MENTRE IL PM LA ACCUSA DI ISTIGAZIONE A DELINQUERE E MINACCE
"Zozza comunista", "esaltata", "pazza", "merda". Lavinia Flavia Cassaro, l’insegnante che durante gli scontri di piazza a Torino aveva augurato la morte agli agenti, finisce nel mirino degli utenti social. Che in virtù di quella che sembra essere una sorta di 'legge del taglione 2.0' sembrano ripagare le azioni della prof. con vagonate di insulti, lo stesso tipo di violenza verbale, insomma, che da oltre 48 ore le viene contestato.
E se insulti e minacce più o meno velate spopolano ormai sotto ogni articolo che la riguarda, ad essere 'colpiti' non sono però solo gli spazi dedicati ai commenti sulle varie pagine che ne parlano. A fare da bersaglio, infatti, sono anche le pochissime foto personali della donna rimaste pubbliche ma impossibili da commentare. Un ostacolo raggirato con la condivisione delle immagini da parte degli utenti, utilizzate come una gogna virtuale.
E' il caso, ad esempio, di una foto che ritrae l'insegnante in maschera. Un'immagine evidentemente in grado di scatenare l'ira di chi la condivide: è così che si assiste a commenti come quello di Lauro - "Sta'Zozza Comunista è Colei che augura la Morte a Tutti i Poliziotti. ...! Sono certo che i Partitucci di Sinistra la Candideranno alla Prossima Legislatura!" - e Fabrizio - "Merda di donna" - o ad analisi come quelle di Gabriele, secondo il quale "se gli esponenti più "colti" del movimento anti-fascista in assenza di fascismo si comportano in questo modo, non voglio immaginare il livello del degrado nel quale si trovano". "Questa - scrive ancora Carlo condividendo la foto - è la maestrina della penna rossa!! Orcocan mi confondo con il "Cuore". Comunque, rossa è!!!", afferma, chiarendo il concetto con delle emoticon a rappresentare dei maiali. Più lapidario Ronnie, che la definisce "Pagliaccia".
Una foto che la ritrae impegnata a cantare in un coro diventa invece l'occasione per parlare di invasione e augurarle di finire in un campo di lavoro: "Possiamo osservare come la cara esaltata Lavinia - scrive infatti Domenico, che per non sbagliare condivide la foto due volte - canta nel coro dei comunistelli o bella ciao ......una mattina mi son svegliata e ho trovato l'invasore.........siamo già invasi grazie a voi!". Una didascalia che piace a Leo, che esulta: "In galera, anzi - cambia idea - in Unione Sovietica, negli accoglienti campi di lavoro!".
A destare indignazione è anche una foto della bandiera No Tav, che per alcuni diventa sinonimo di terrorismo rosso: "Questa foto - scrive condividendo Daniele - l’ho presa dal profilo della maestra che augura la morte a tutti i poliziotti... altro che Fascismo - dice -, il pericolo è che torni il terrorismo delle BRIGATE ROSSE!!!!". "Questa è l'insegnante che urlava contro la polizia a Torino, visto che il poliziotto che ha detto "risorsa" è stato sospeso dal servizio ... a questa "signora" cosa gli vogliamo fare?", chiede invece Donatella.
E a non essere digerita è anche la foto di copertina che Lavinia Flavia Cassaro ha scelto per Facebook, l'immagine di quello che sembra essere un tatuaggio dove campeggia, tra gli altri elementi, la 'A' di Anarchia che spunta da un girasole. Un po' troppo per Nino - che la definisce "alcolizzata" - o per Caterina, che senza girarci intorno la chiama "la pazza".
2. LA MAESTRA ANTIPOLIZIOTTI TORNA IN PIAZZA
Paolo Coccorese e Simona Lorenzetti per il Corriere della Sera
Ieri mattina è stata indagata per istigazione a delinquere, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale per aver augurato la morte agli agenti di polizia nel corteo contro CasaPound, organizzato una settimana fa dagli «antifascisti» nel centro di Torino. Alcune ore più tardi, alle sei del pomeriggio, era di nuovo in piazza al fianco degli antagonisti che hanno protestato contro Forza nuova e il suo leader Roberto Fiore.
Quella di ieri è stata forse la giornata più lunga di Lavinia Flavia Cassaro. Dopo essere stata sospesa in via cautelativa dall' insegnamento, la maestra 38enne di scuola elementare rischia ora di dover rinunciare anche alla cattedra: l' Ufficio scolastico regionale le ha notificato un procedimento disciplinare nel quale viene prospettata la sanzione del licenziamento.
Giubbotto nero con cappuccio, cappello grigio che copre la fronte fino agli occhi, sciarpa attorno al collo. E poi lo sguardo dritto e fiero, rivolto verso gli obiettivi dei fotografi. A proteggerla, oltre agli altri manifestanti, solo lo striscione dietro cui si ripara. E su cui c' è scritto: «Quartieri, scuole, università. Resistenza e solidarietà», firmato «Cultura Antifascista».
Così, ieri, la maestra è ricomparsa dopo le polemiche che l' hanno travolta. Lei, nel frattempo, si era giustificata spiegando di non aver augurato la morte agli agenti, «ma all' ideologia che rappresentano: quella di proteggere i fascisti». E aveva aggiunto: «Perderò il posto di lavoro, ma ne è valsa la pena: io non cambio il mio stile di vita. Per l' antifascismo questo ed altro».
Adesso, però, qualcosa è cambiato nella sua vita. Non insegna più e forse non potrà più farlo. Dovrà pure difendersi dai reati che le contesta il pm Antonio Rinaudo, che ieri mattina l' ha ufficialmente indagata dopo aver ricevuto una informativa della Digos e un esposto contro di lei firmato dal segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia, Gianni Tonelli.
Mentre il direttore generale dell' Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, ha sottolineato la «gravità della condotta tenuta dalla docente, che contrasta in maniera evidente con i doveri inerenti la funzione educativa» e crea «un grave pregiudizio alla scuola, agli alunni, alle famiglie e all' immagine stessa della Pubblica amministrazione». Per gli incidenti al corteo contro CasaPound sarebbero già una decina gli indagati.
Lavinia Flavia Cassaro Lavinia Flavia Cassaro