benjamin netanyahu marwan barghouti joe biden

DAGOREPORT - NETANYAHU È TALMENTE IDIOTA CHE HA UNITO I PALESTINESI: ORA ANCHE I CONTRARI AD HAMAS SONO COMPATTI CON I TERRORISTI - L’UNICO CHE PUÒ SBLOCCARE LA SITUAZIONE UNIFICANDO IL FRONTE PALESTINESE È IL “MANDELA” MARWAN BARGHOUTI, IN CARCERE DA 22 ANNI - IL PESO DEL FALLIMENTO DI BIDEN, CHE, NONOSTANTE GLI APPELLI E I VIAGGI DEL TROTTOLINO BLINKEN, NON È RIUSCITO NÉ A CONDIZIONARE “BIBI” NÉ A FARLO CADERE…

DAGOREPORT

benjamin netanyahu 5

L’atteggiamento idiota di Netanyahu ha ormai spinto anche i palestinesi contrari ad Hamas a compattarsi intorno all’organizzazione terroristica. Ad attaccare i tagliagole di Gaza c’è rimasto solo quel vecchio arnese di Abu Mazen.

 

Persino l’Egitto di Al Sisi, da sempre ostile sia ai Fratelli musulmani sia ad Hamas, ha dovuto sostenere la denuncia a Israele, per genocidio, promossa dal  Sudafrica davanti alla Corte penale internazionale. In questo clima di crescente conflitto tra i due fronti, l’unica carta che potrebbe riportare un po’ di ordine è la liberazione di Marwan Barghouti, in carcere da 22 anni.

 

marwan barghouti 3

Il cosiddetto “Mandela palestinese” è l’unico leader dotato del carisma necessario per unificare le varie costellazioni della galassia palestinese (Anp, e quindi Fatah, in Cisgiordania, Hamas nella Striscia di Gaza).

 

Netanyahu, invece, insufflato dagli estremisti ultra-ortodossi del suo governo, continua a negarsi a ogni tipo di compromesso, al grido di “Ripulire Gaza da Hamas”.

 

La posizione di “Bibi” ha fatto saltare i nervi anche al ministro della Difesa, Yoav Gallant, non certo una colombetta moderata (dopo il 7 ottobre, ordinando l’assedio totale di Gaza, disse: “Stiamo combattendo animali umani” ).

 

biden netanyahu 2

attacco di hamas del 7 ottobre 3BAMBINO CON UN FUCILE - HAMASyoav gallant benjamin netanyahu BAMBINI VESTITI DA SOLDATI DI HAMASmassacro di hamas in israele 2shejaiyasoldati israeliani scoprono un tennel di hamas a gaza 3proteste a ramallah dopo l uccisione di saleh al arouri

In questo scenario, resta scolpita l’inettitudine dell’Amministrazione americana, che, nonostante i mille appelli e i tanti viaggi del trottolino Blinken, non è riuscita né a condizionare Netanyahu, né a farlo cadere.

 

 

 

 

IL POLITBURO DI HAMAS NOA ARGAMANI RAPITA IL 7 OTTOBRE DONNE ISRAELIANE RAPITE DA HAMASbombardamenti su khan yunis striscia di gazabombardamenti su khan yunis striscia di gaza 1truppe israeliane al confine con la striscia di gaza PROTESTE CONTRO BENJAMIN NETANYAHUmanifestazione per gli ostaggi in mano a hamas NETANYAHU GALLANT

JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU netanyahu biden

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA