kharkiv volodymyr zelensky anthony blinken joe biden vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT – PUTIN STA VINCENDO ED E' CIO' CHE BIDEN E BLINKEN VOLEVANO: LA CASA BIANCA HA APPROFITTATO DELLO STALLO AL CONGRESSO SULLE ARMI PER LASCIAR AVANZARE I RUSSI, TENENDO GLI UCRAINI CON I PISTOLINI SCARICHI, PER FORZARE ZELENSKY AD ACCETTARE UNA TRATTATIVA DI PACE PRIMA DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DI NOVEMBRE - “MAD VLAD” È STATO LASCIATO LIBERO DI CONQUISTARE KHARKIV E ALTRI TERRITORI, CHE POI OFFRIRÀ SUL TAVOLO DI PACE. IL CREMLINO VUOLE ANCHE IL PORTO DI MARIUPOL, OLTRE A CRIMEA E A METÀ DONBASS - BLINKEN CHE SUONA LA CHITARRA COME I VIOLINISTI DEL TITANIC - VIDEO

DAGOREPORT

vladimir putin xi jinping a pechino

Putin ha il vento in poppa. Le armate russe avanzano su tutta la linea sul fronte ucraino e “Mad Vlad” vola a Pechino a ribadire l’amicizia con Xi Jinping.

 

È il 42esimo incontro tra i due autocrati, che qualche giorno prima dell’invasione russa dell’Ucraina, nel febbraio 2022, si promisero “amicizia senza limiti”.  Oggi, dopo ventisette mesi di guerra, Pechino non si sbilancia più così tanto, almeno ufficialmente, e parla, insieme a Mosca, di “amicizia strategica”.

 

ANTONY BLINKEN SUONA LA CHITARRA IN UN PUB DI KIEV

Mentre Putin prepara le valigie per la Cina, il rocker Blinken è volato a Kiev per mostrare il sostegno americano: nelle ore in cui Kharkiv sta per cadere, e gli ucraini sono costretti al ritiro dai villaggi che circondano la seconda città più grande dell’Ucraina, il segretario di stato ha imbracciato la chitarra e si è messo a suonare “Rockin in the free world”, di Neil Young.

 

A molti osservatori ucraini è sembrata una presa per il culo e l’hanno paragonato ai violinisti del Titanic che suonavano placidi mentre la nave stava affondando.

 

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 1

In realtà, quello di Blinken era un messaggio chiaro a Zelensky: gli americani continuano a ostentare il loro supporto "finché sarà necessario”, concedendo a Kiev altri 2 miliardi di euro di aiuti. Ma quelle armi, come i rifornimenti già in viaggio per l’Ucraina, arriveranno troppo tardi per risollevare le sorti della resistenza, e l’amministrazione statunitense lo sa bene.

 

Biden e il suo braccio destro Blinken, infatti, pur dando ufficialmente la colpa ai repubblicani che hanno tenuta ferma per mesi l’approvazione del pacchetto di aiuti, hanno approfittato dello stallo per portare avanti il loro piano: la guerra va chiusa il prima possibile, sicuramente in tempo per capitalizzare una tregua alle elezioni presidenziali di novembre.

 

offensiva russa su kharkiv 3

Gli Usa mandano adesso le armi ben consci che non serviranno a un ciufolo, se non a salvare la faccia: le munizioni e i missili potranno dare all’Ucraina giusto la sensazione di non capitolare da una posizione di totale debolezza.

 

La strategia immaginata dagli 007 americani, come Dago-dixit, è quella di “due passi avanti e uno indietro”: l’armata russa, come sta facendo in queste ore, conquisterà altro terreno, oltre l’attuale linea di battaglia, che verrà poi “offerto” da Putin nell’ambito delle trattative di pace.

 

offensiva russa su kharkiv 1

Oltre alla Crimea, a metà del Donbass (l’Ovest rimarrà a Kiev, l’Est agli occupanti russi) e all’assicurazione che l’Ucraina non entrerà mai nella Nato, Mosca chiede anche che le sia lasciato il controllo di Mariupol, porto strategico sul Mar Nero, fondamentale e del corridoio di terra che congiunge la Russia alla penisola occupata dal 2014.

MARIANNA VYSHEMIRSKA SOTTO LE BOMBE A MARIUPOLil murale di jorit a mariupol. PROCESSO AL BATTAGLIONE AZOV NEL TEATRO DI MARIUPOL VLADIMIR PUTIN A MARIUPOL 2ACCIAIERIA MARIUPOLACCIAIO A MARIUPOLvladimir putin a mariupol 3la citta di mariupol, occupata dai russi inchiesta del washington post sulla controffensiva ucraina

ANTONY BLINKEN SUONA LA CHITARRA IN UN PUB DI KIEV offensiva russa su kharkiv 2offensiva russa su kharkiv 5ANTONY BLINKEN SUONA LA CHITARRA IN UN PUB DI KIEV VOLODYMYR ZELENSKY JOE BIDEN - VIGNETTA BY OSHOANTONY BLINKEN SUONA LA CHITARRA IN UN PUB DI KIEV

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