meloni mattarella

DAGOREPORT – IL RAPPORTO TRA MATTARELLA E GIORGIA MELONI È AI MINIMI STORICI: IL CAPO DELLO STATO È RIMASTO BASITO DALLA DECISIONE DI NON ACCETTARE EMENDAMENTI DI MAGGIORANZA ALLA LEGGE DI BILANCIO DECISA DALLA DUCETTA - UN "QUI COMANDO IO!" CHE ESPROPRIA IL PARLAMENTO DELLE SUE PREROGATIVE, SULLA LEGGE PIU' IMPORTANTE DELL'ANNO E CHE RIDUCE SENATORI E DEPUTATI A BURATTINI (ROBA DA VENTENNIO MUSSOLINIANO CHE AVREBBE FATTO FELICE STARACE) 

DAGOREPORT

sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare

Quali pensieri, nelle stanze damascate del Quirinale, agitano la cofana argentea di Sergio Mattarella? Il presidente della Repubblica teme il materializzarsi di un pericolo terrorismo in Italia, che, al netto delle rassicurazioni del Governo, è più vivo che mai.

 

Super-Sergio cerca di stemperare i toni, e troverà il momento giusto per consegnare le sue considerazioni alla politica. Quel che è certo, è che negli ultimi mesi si è appannato il rapporto tra il Capo dello Stato e Palazzo Chigi, reso ancor più problematico dalle difficoltà incontrate dal sottosegretario Alfredo Mantovano nella delicatissima riforma dell’intelligence, a cui, dal Colle, si guarda con estrema attenzione.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

Mattarella ha anche aggrottato le candide sopracciglia al no agli emendamenti di maggioranza alla legge finanziaria deciso da Giorgia Meloni e evocato da Matteo Salvini durante la conferenza stampa di ieri. Una decisione che espropria il Parlamento delle proprie prerogative, sulla legge più importante dell’anno, e che riduce deputati e senatori a meri pigia-bottoni.

 

L’inemendabilità della manovra è solo l’ultimo atto che ha fatto sobbalzare la “Mummia sicula”, già irritata per le intemperanze del Governo.

 

 

Manovra blindata ma spunta il tesoretto da 400 milioni

sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione

(ANSA) - Spunta un tesoretto da 400 milioni per finanziare interventi locali per il 2024 con un provvedimento parallelo o successivo alla manovra. Il governo punta all'approvazione dalla legge di bilancio in Parlamento entro il 14 dicembre, senza emendamenti. Fonti dell'esecutivo e di centrodestra confermano lo scenario, anticipato da la Repubblica, indicando tre vie percorribili.

 

Una è la cosiddetta legge mancia. La seconda è una risoluzione, contestuale alla manovra, per la quale servirebbe però una trattativa complessa con le opposizioni. Infine, un odg da approvare in commissione Bilancio al Senato quando verrà licenziata la manovra.

sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione sergio mattarella giorgia meloni giorgia meloni alfredo mantovano adolfo urso sergio mattarella

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