DAGOREPORT - VE LO RICORDATE IL GRUPPO WHATSAPP "25 APRILE"? CREATO DALL'EX DIRETTORE DELLA "STAMPA" MASSIMO GIANNINI, DOVEVA SERVIRE A RINFOCOLARE LO SPIRITO ANTIFA', IN APERTA OPPOSIZIONE AL GOVERNO MELONI, MA E' DIVENTATO UN SUK DIGITALE IN CUI SI DISCUTE SOLO DI ISRAELE, PALESTINA, LIBANO E "REGIME SIONISTA" - GLI SCAZZI TRA RULA JEBREAL E DAVID PARENZO, L'ADDIO POLEMICO (CON RITORNO) DI EMANUELE FIANO, GLI INTERVENTI DEI SOLITI TROMBONI SFIATATI - CON QUESTI INTELLO', GIORGIA MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI PER DECENNI...
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Ve lo ricordate il gruppo whatsapp “25 aprile”? Creato dall’ex direttore de "la Stampa", Massimo Giannini, con l'obiettivo di rinfocolare lo spirito antifascista nei giorni della festa della Liberazione, il rassemblement social de' sinistra, in cui sono stati coinvolti vip, giornalisti, politici, docenti, tuttologi e tromboni sfiatati, in pochi mesi, si è trasformato in un "suk digitale", smarrendo la sua "funzione" originaria.
Complice un "Campo largo" che non regala erezioni ma solo faticose digestioni, il gruppo whatsapp ha perso la bussola. E' diventato terreno di scontro, molto radical, poco chic, su questioni che poco attengono all'antifascismo, alle misure del Governo Meloni o alla vita dei cittadini italiani. La summa di questa polifonia, in cui tutti hanno un'opinione su cui sermoneggiare, è riassunta dalla frase di uno spazientito utente: "Loro (la destra) sono uniti, noi litighiamo anche sulle cose in cui siamo d’accordo!".
Basta parlare di Medioriente per far precipitare la situazione e veder volare gli stracci bagnati. E non può non essere così quando nella stessa "stanza" digitale ci sono l'in-Gazata Rula Jebreal e l'ebreo narrante, David Parenzo. Non passa giorno che la giornalista, attivissima nelle discussioni del gruppo per attaccare il governo Netanyahu, non condivida foto, video o testimonianze su ciò che accade nella Striscia o in Libano.
A controbattere ci pensa l'ex parlamentare PD, Emanuele Fiano, che nella fase più violenta dello scontro ha addirittura abbandonato la chat, dando vita a uno psicodramma che si è concluso con una "raccolta firme" dei membri del gruppo e alla successiva "cooptazione" di Fiano, rientrato in polemica. Arbitro della "scazzottata", la sociologa Nadia Urbinati.
Ma è a ridosso del 7 ottobre che la situazione precipita. Parenzo lotta corpo a corpo con le "teste di Gaza" che mandano le foto dalla manifestazione pro-pal di Roma (uno scrive: "Ma quale violenze, ci sono famiglie coi bambini").
Il conduttore de "L'Aria che Tira" dà del "poveretto" a un utente, ne zittisce un altro e nel mezzo della discussione riesce perfino, con grande maestria, a pubblicizzare la presentazione del libro della moglie, Natania Zevi. Parenzo ironicamene propone di programmare una manifestazione con i brigatisti rossi il giorno dell’assassinio di Aldo Moro.
VIGNETTA INVIATA NEL GRUPPO 25 APRILE - Netanyahu CON HITLER
Lo scazzo alzozero tra David e Rula prosegue tra lo sconcerto dei membri della chat: a un certo punto lei lo liquida, accusandolo di non essere più lucido, motivo per cui, dice la giornalista, non partecipa più come ospite alle sue trasmissioni. Risposta by Parenzo: "Sei peggio dell'agenzia di stampa russa TASS".
Insomma, addio allo spirito del 25 aprile. E bye bye anche alle questioni di politica interna. Eppure tra il pil che inchioda, il PNRR in alto mare, l'affaire Sangiuliano, la Santanchè a un passo dal rinvio a giudizio, gli scazzi tra Lega e Forza Italia, una Legge di bilancio di lacrime e sangue, temi su cui aprire una riflessione ce ne sarebbero. Ma tra una foto truculenta di un bimbo palestinese e i video dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, la chat è diventata un "ring" su Israele e Palestina. Un tema che, secondo il sondaggio Demos pubblicato oggi da "Repubblica", è prioritario solo per il 9% degli italiani...
Il Pd a guida Elly Schlein, nonostante le difficoltà del centrodestra, non riesce a guadagnare voti ma li perde. Se a darle man forte arriva questa intellighenzia autoreferenziale, terzomondista, soloneggiante, sganciata dai temi che preoccupano gli elettori (sanità, salari, inflazione), che si indigna per i palestinesi ma non, ad esempio, per il 14% dei minori italiani che vive in condizioni di povertà assoluta, Giorgia Meloni può dormire serena.