alfredo mantovano giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT! – VETO O NON VETO? SE TORNA IL VECCHIO PATTO DI STABILITÀ, GIORGIA MELONI DOVRÀ VARARE UNA MANOVRA CORRETTIVA E STRINGERE LA CINGHIA (DEGLI ITALIANI) – AFFAMATO DI CONSENSI, SALVINI NON VEDE L’ORA DI VEDERE FRATELLI D’ITALIA CHE APPROVA IL MES, PER INCHIODARE IL CAMALEONTE GIORGIA ALLA SUA INCOERENZA E URLARE AL “TRADIMENTO” – MA LA PREOCCUPAZIONE PIÙ GRANDE DELLA PREMIER È “LAGGENTE”: QUANDO GLI ITALIANI SI ACCORGERANNO DI AVERE LE TASCHE VUOTE, LA VOTERANNO ANCORA ALLE EUROPEE 2024? – IL RITARDO NELL’APPROVAZIONE DELLA MANOVRA DI BILANCIO È ANCHE IL RISULTATO DELL'INCAPACITA' DI MANTOVANO DI RAPPORTARSI CON IL DEEP STATE ED È FINITO INTRUPPATO AL “FASCIO TUTTO IO!” DELL'EVITA PERON DER COLLE OPPIO…

DAGOREPORT

GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES

Giorgia Meloni è atterrata a Bruxelles ieri sera e ha subito iniziato a guardarsi intorno. “Con il favore delle tenebre” e di qualche bicchiere di vino, ha incontrato Emmanuel Macron e Olaf Scholz all’Hotel Amigo.

 

I faccia a faccia e le chiacchere a margine del vertice serviranno alla Ducetta anche a capire quali e quanti alleati avrà al suo fianco nella discussione finale sul Patto di Stabilità (a decidere sarà l'Ecofin della prossima settimana).

 

Un vago accordo tra i paesi c’è già, ovvero la proposta della Commissione europea annacquata dalla presidenza di turno della spagnola Calvino. Per il governo italiano, comunque, i negoziati sarebbero "chiusi al 90%".

 

 

GIORGIA MELONI MARIO MONTI

La premier vuole però strappare ancora qualcosa agli altri leader: non è un mistero che l'Italia voglia far scorporare le spese militari e quelle legate alla transizione ecologica dal calcolo del deficit.

 

Una proposta che però fa venire l’itterizia a Germania e ai Paesi Bassi, cosiddetti "frugali". Come consigliatole da quel volpino di Mario Monti, Meloni potrebbe opporre il veto alla riforma.

 

Ma sarebbe la classica vittoria di Pirro, o di pirla, da sventolare in casa e da scontare amaramente in Europa.

 

meloni orban

Una decisione di questo tipo, infatti, spingerebbe l’Italia nel ruolo di Euro-puzzone al pari dell’Ungheria di Viktor Orban.

 

Non solo: dovesse tornare in vigore il vecchio Patto al 3% sui conti, sospeso durante la pandemia, servirà una manovra correttiva, da varare a inizio anno: non proprio una scatola di cioccolatini in regalo agli elettori a pochi mesi dalle elezioni europee. (Ricordiamo che saranno con il sistema proporzionale, quindi ogni partito conterà i propri voti, di qui il duello col coltello tra i denti tra i partiti della maggiorana e dell'opposizione).

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI - MEME BY OSHO

La strategia del Camaleonte Giorgia è quella di mostrare solidarietà con l’Unione europea e la Nato all’estero per avere mano libera nel proprio paese.

 

Così, messa in guardaroba la maschera truce della sovranista incazzata (un mese prima di vincere le elezioni aveva detto: “L’Europa è preoccupata? È finita la pacchia”), oggi fa gli occhioni dolci alle cancellerie europee, mentre in Italia pensa ancora di essere all'opposizione, vive nella lotta, e quando non va in buca la sua strategia di assorbire o emarginare i suoi alleati di governo, dà di matto e le parte l'embolo della “sindrome di accerchiamento”.

 

Infatti, i suoi nemici più temibili non sono i partiti all'opposizione: di giorno in giorno si agita sempre più Matteo Salvini perchè ha capito che deve inventarsi un'alternativa o finirà assorbito o emarginato dal melonismo contundente, quindi non vede l’ora di vedere "Io so' Giorgia e voi non siete un cazzo"  approvare il famigerato Mes, così da sbandierare il vessillo della coerenza politica della Lega di fronte al “tradimento” della multitasking .

 

giorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato

Lei, che sputava sul Mes come “cappio al collo” e “anticamera della Troika”, potrà essere descritta dalla propaganda salviniana come l’ennesima “schiava" agli europoteri.

 

L’altra gamba, traballante, del governo, Forza Italia, dopo aver spernacchiato e vanificato la tassa sugli extra-profitti bancari che andava a colpire la Mediolanum della famiglia Berlusconi, ora per guadagnare consensi spinge per una proroga del Superbonus 110%, che per Fratelli d’Italia è una bestemmia in chiesa, come il piede di porco in grado di scassare la cassaforte già scassata dei conti pubblici.

 

Di qui, gli incubi che agitano il sonno solitario della signorina Giorgia sono legati al consenso popolare. “Laggente”, quella gente a cui vuole affidare il potere di eleggere il Presidente del Consiglio, a cui chiederà un plebiscito per il premierato (“la madre di tutte le riforme”), la stessa gente che l’ha incoronata Regina d’Italia alle ultime politiche, può cambiare umore e il segno sul partito della scheda elettorale molto facilmente, come abbiamo visto con i precedenti leader, da Renzi a Salvini per finire a Conte. Soprattutto se colpita nelle tasche.

 

GIORGIA MELONI - LA MARGARET THATCHER DELLA GARBATELLA - MEME

Le teste d'uovo del Mef e di Palazzo Chigi, infatti, attendono con ansia i dati dalla Confcommercio e della Confesercenti sui consumi natalizi.

 

L’inflazione morde, gli stipendi esigui degli italiani perdono potere d’acquisto, le privazioni per la nuova povertà possono creare insofferenza sociale e disaffezione politica, e se oggi le critiche al Governo arrivano principalmente dalle élite (intellighenzia, mondo finanziario ed economico, Deep state, pezzi dell’editoria), domani il malumore potrebbe contagiare anche l’elettorato.

 

Nei tempi di magra, la disaffezione colpisce in primo luogo i partiti di governo e il terrore della Thatcher della Garbatella è che alle europee non riesca a portare a casa almeno quel 26% raggiunto alle politiche del 25 settembre 2023. Per contenere il malcontento popolare Meloni proverà a usare l’unica arma che ha in mano: mettere più soldi nelle tasche degli italiani, attraverso un taglio del ''cuneo fiscale'' (cioè, la differenza tra il salario lordo e quello netto percepito in busta paga).

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

L’esecutivo immagina di sforbiciare il cuneo di circa 15 miliardi per il 2024, troppo poco per avere un effetto incisivo nella vita quotidiana degli italiani.

 

Un timore confermato dall’andamento dell’economia italiana, che negli ultimi due trimestri ha registrato una crescita più bassa rispetto alle previsioni, e che nel nuovo anno potrebbe inciampare in una recessione.

 

Ps. Giorgia Meloni sperava, per dimostrare il valore del Governo di destra-centro, di presentarsi al Consiglio europeo con il trofeo di una legge di bilancio già chiusa al 15 dicembre.

 

giorgia meloni urla alla camera contro conte 5

Tale era l’ambizione da prima della classe da aver vietato ducescamente gli emendamenti di maggioranza.

 

Ma visto che la politica è sangue, merda e trattativa, Lega e Forza Italia hanno opposto resistenze e l'emendamento anche unico è arrivato, ora il Governo si troverà a dover chiedere la fiducia la prossima settimana al Senato e quella successiva alla Camera, con il rischio di trovare un bel pacco di Natale.

 

Ps/2. Se la manovra non è stata chiusa anzitempo è anche perché chi avrebbe dovuto mettere l’olio negli ingranaggi della macchina dello Stato, cioè Alfredo Mantovano, si è smarrito nella sua incapacità di rapportarsi con gli apparati dello Stato, e invece il sottosegretario a Palazzo Chigi si è intruppato al “Fascio tutto io” della Ducetta.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

E infatti, gli alti burocrati dello Stato non hanno teso la mano: non chiaro ostruzionismo, ma di certo “non stanno favorendo il Governo”.

meme andrea giambruno matteo salvini giorgia meloniGIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - PONTE SULLO STRETTO E LEGGE FORNERO - VIGNETTA BY OSHO

MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI giorgia meloni urla alla camera contro conte 6GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...