vaccino

DAL VACCINO ALL'ANTIVIRUS - GLI USA ACCUSANO LA CINA DI SPIARE I SEGRETI DELLE CASE FARMACEUTICHE CHE STANNO SVILUPPANDO IL VACCINO CONTRO IL CORONAVIRUS: CHI ARRIVA PRIMO AVRÀ IL MONDO IN PUGNO - MA IN MEZZO CI SONO ANCHE PIRATI INFORMATICI IRANIANI, COREANI E VIETNAMITI - PECHINO: ''IMMORALE COLPIRCI CON QUESTE CALUNNIE IN ASSENZA DI PROVE''

Federico Rampini per “la Repubblica

 

studi per il vaccino del coronavirus

Fbi e Homeland Security - il superministero degli Interni - stanno per lanciare un allarme: lo spionaggio cinese è a caccia dei vaccini americani contro il coronavirus. La notizia, anticipata dal New York Times , ha ricevuto conferme dalla comunità dell' intelligence.

Brian Ware, che dirige le operazioni di cyber-sicurezza al Dipartimento di Homeland Security, ha detto: «La nostra priorità in questo momento è proteggere il settore medico e tutto ciò che riguarda il Covid 19».

 

La corsa alla produzione dei vaccini fa irruzione nel clima da guerra fredda tra Stati Uniti e Cina. Tra le multinazionali farmaceutiche americane è la Pfizer la prima ad aver avviato i test del vaccino anti- coronavirus su esseri umani. La somministrazione sperimentale a pazienti sani avviene alle facoltà di medicina della New York University e della University of Maryland.

 

Tra gli altri gruppi in gara negli Stati Uniti c' è la Johnson&Johnson.

moderna pharma

Nello scenario più favorevole un vaccino potrebbe essere utilizzabile in autunno. A proteggere la segretezza del lavoro di scienziati e ricercatori nei laboratori universitari o nelle multinazionali Usa, si mobilitano tutte le centrali del contro- spionaggio, dalla National Security Agency allo United States Cyber Command. Come nella gara per la conquista dello spazio che oppose Stati Uniti e Unione sovietica negli anni Cinquanta e Sessanta, la scienza diventa un terreno di battaglia strategico.

 

Oltre alle due superpotenze, spuntano altri attori: dall' Iran, che non è nuovo a queste attività, fino a paesi meno ovvii come Corea del Sud e Vietnam. Per quanto riguarda gli hacker iraniani, in America hanno provato di recente a espugnare i siti della Gilead Sciences, azienda farmaceutica che fabbrica una cura anti-coronavirus approvata di recente ed entrata nella sperimentazione clinica.

 

La reazione da Pechino alle nuove accuse americane è stata sdegnata: «Stiamo guidando il mondo - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese - nella ricerca su cura e vaccini. È immorale colpire la Cina con voci e calunnie in assenza di prove». La denuncia su hacker e spie in arrivo dall' Fbi s' inserisce nel clima arroventato da un' altra accusa, relativa all' origine del coronavirus. Il segretario di Stato Mike Pompeo, in parte riecheggiato da Donald Trump, ha ribadito più volte che il virus potrebbe essere nato in laboratorio; non come risultato di un esperimento bensì per un incidente o negligenza nel maneggiare animali infettati. La Cina ha continuato a negare quella pista.

la cina e gli hacker 1

 

La minaccia dello spionaggio sui centri di ricerca americani si aggiunge anche ad un clima di sospetto che si era aggravato molto prima della pandemia. Le attività di spionaggio nelle università americane da parte di cinesi - ricercatori e scienziati - cominciarono ad essere oggetto di una vigilanza accentuata già sul finire della presidenza Obama. La dimensione accademica si aggiungeva ai casi di spionaggio già documentati da tempo nel settore privato, per esempio ai danni delle aziende tecnologiche della Silicon Valley.

 

la cina e gli hacker 2

In una dichiarazione al New York Times , il direttore della Cybersecurity and Infrastructure Agency, Christopher Kerb, ha detto che «la lunga storia antecedente della Cina è ben documentata per i suoi attacchi nel cyber-spazio, non c' è da stupirsi che ora prenda di mira le organizzazioni più coinvolte nella battaglia alla pandemia».

 

Nel testo dell' allarme che verrà lanciato da Fbi e Homeland Security sarà specificato che la Cina «cerca di procurarsi con mezzi illeciti conoscenze e proprietà intellettuali ad alto valore, informazioni sulla salute pubblica relative a vaccini, medicinali e test». Il furto della proprietà intellettuale è un problema annoso che avvelena le relazioni tra Washington e Pechino. Nell' ultima guerra commerciale tra le superpotenze - che si è fermata a gennaio con la tregua sui dazi - la delegazione americana aveva cercato di strappare maggiori tutele per i brevetti e i copyright delle sue aziende.

 

Il settore privato si è mobilitato quanto le forze di polizia e i servizi d' intelligence: gli esperti di sicurezza di Google avrebbero individuato gruppi di hacker che usano email collegate al coronavirus per penetrare nei network aziendali.

DONALD TRUMP MIKE POMPEO

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...